smart working stress

LA PANDEMIA HA FREGATO LE DONNE: LAVORANO O FANNO LE MAMME? SONO MOLTISSIME LE “EQUILIBRISTE” CHE TRA SMART WORKING E DAD DEVONO FARE I SALTI MORTALI PER CONCILIARE GLI IMPEGNI - SU 249MILA DONNE CHE NEL CORSO DEL 2020 IN ITALIA HANNO PERSO IL LAVORO, BEN 96 MILA HANNO FIGLI MINORENNI - LE DONNE PIÙ IN DIFFICOLTÀ SONO QUELLE DEL MERIDIONE, CON CAMPANIA E CALABRIA AGLI ULTIMI POSTI…

Valentina Arcovio per “il Messaggero”

 

Tutti abbiamo e stiamo soffrendo a causa di questa pandemia. Ma le mamme hanno sofferto e soffrono ancor di più. Specialmente le mamme con figli piccoli che lavorano o che per colpa di questa emergenza hanno perso il proprio lavoro. Sono un esercito di «eroine», vere e proprie «maghe» del multitasking, che cucinano mentre rispondono al capo al telefono, che lavano i piatti mentre aiutano i figli con la didattica a distanza...

 

smart working 3

Equilibriste, quindi, per vocazione e necessità. Nonostante questo spesso - anzi troppo spesso - questi sacrifici non sono stati ripagati. Basta pensare che su 249mila donne che nel corso del 2020 in Italia hanno perso il lavoro, ben 96 mila sono mamme con figli minori. Tra di loro, 4 su 5 hanno figli con meno di cinque anni e, per questo, hanno rinunciato al lavoro o sono state esonerate.

 

A presentare questo sconfortante quadro, in vista della Festa della Mamma che si celebra domani, è il sesto rapporto di Save The Children intitolato emblematicamente «Le Equilibriste: la maternità in Italia 2021». Stando ai dati diffusi, le mamme con figli minorenni in Italia sono poco più di 6 milioni e nell' anno della pandemia molte di loro sono state significativamente penalizzate nel mercato del lavoro. Il rapporto fa luce, ancora una volta, del gap tra Nord e Sud del Paese.

 

smart working con i figli

QUESTIONE MERIDIONALE

Le mamme più in difficoltà sono quelle del Meridione, con Campania e Calabria agli ultimi posti. Mentre la situazione va meglio al Nord, dove al vertice, come avviene dal 2012, ci sono ancora una volta le Province Autonome di Bolzano e Trento, seguite quest' anno dalla Valle d' Aosta. Per le mamme non si tratta solo di non perdere il lavoro, ma di mantenere a tutti i costi l' intera famiglia in equilibrio. Una ricerca condotta dall' Eurodap (Associazione Europea per il Disturbo da Attacchi di Panico) ha concluso che per più di 7 donne su 10 l' emergenza Covid-19 ha complicato la vita, aumentando gli impegni e lo stress.

smart working 6

 

Quello che ha inciso di più è stato il maggiore carico lavorativo: se da un lato lo smartworking può essere ritenuto utile e funzionale, dall' altro la mancata interazione con i colleghi, la continua reperibilità e le maggiori distrazioni dalle necessità familiari non aiutano a mantenere i livelli di stress sotto soglia. Il 63% delle donne, inoltre, lamenta l' impossibilità di trovare del tempo per sé stessa e, per il 45%, risulta impossibile riuscire a far fronte a tutti gli impegni giornalieri.

 

«La necessità di gestire - spiega Eleonora Iacobelli, psicoterapeuta e presidente Eurodap e direttore Bioequilibrium - le nuove dinamiche relazionali e familiari che si sono presentate, dal lavoro alla cura dei figli e della casa, ha portato le donne ad accumulare stati di stress e ansia. Inoltre lo smartworking e, in alcuni casi, la perdita del lavoro, hanno contribuito ad aumentare il tempo che le donne passano in casa. Se già in passato gestire tutti i differenti aspetti della vita costituiva una delle problematiche principali della donna, ora è diventato ancor più complicato».

donne lavoro covid

 

La verità, infatti, è che le donne italiane sul lavoro sono penalizzate da sempre. La pandemia, secondo gli esperti, ha fatto solo da amplificatore. Non a caso la scelta della genitorialità, soprattutto per le donne, viene ritardata o non praticata spesso a causa dell' impossibilità di conciliare vita familiare e lavorativa.

 

Stando ai dati, nel solo 2019 le dimissioni o risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro di lavoratori padri e lavoratrici madri hanno riguardato 51.558 persone, ma oltre 7 provvedimenti su 10 (37.611, il 72,9 per cento) riguardavano lavoratrici madri e nella maggior parte dei casi la motivazione alla base di questa scelta era proprio la difficoltà di conciliare l' occupazione lavorativa con le esigenze dei figli: assenza di parenti di supporto, elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato (asilo nido o baby sitter), mancato accoglimento al nido sono le giustificazioni più ricorrenti.

 

donne lavoro o casa

Un percorso a ostacoli all' orizzonte delle donne che scelgono di diventare madri, che detengono anche il primato delle più anziane d' Europa alla nascita del primo figlio. Non ci si dovrebbe stupire se quindi si fanno sempre meno figli: le nascite hanno registrato una ulteriore flessione, meno 16mila nel 2020.

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…