ponte genova

SONO 39 LE VITTIME FINORA ACCERTATE DEL CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA - I VIGILI DEL FUOCO STANNO SCAVANDO ALLA RICERCA DEI NUMEROSI DISPERSI - UNDICI GLI EDIFICI EVACUATI: CI ABITAVANO 311 UNDICI FAMIGLIE PER OLTRE 600 PERSONE - PER I FERITI, CI SONO BUONE SPERANZE DI SALVEZZA-  SABATO I FUNERALI DI STATO

Elena Masuelli e Noemi Penna per www.lastampa.it

 

Genova, le case di via Walter Fillak, sotto il ponte crollato

Trentanove vittime finora identificate, sedici feriti di cui nove in gravi condizioni e il timore di altre persone rimaste sotto le macerie del ponte Morandi a Genova. «Il bilancio delle vittime è sensibilmente superiore alle cifre fornite. Quello definitivo sarà dato quando i numeri saranno certi», ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine della visita all’ospedale San Martino assieme al premier Giuseppe Conte. Dato confermato dai soccorritori, che non si sbilanciano sul numero delle persone disperse affermando però che alcune automobili sotto le macerie non sono state ancora raggiunte.

Crolla il ponte Morandi a Genova

 

«Per la maggior parte dei feriti - ha aggiunto - secondo i medici ci sono buone speranze di salvezza. Nel frattempo si sta ancora scavando sotto il ponte, non tutte le zone sono state raggiunte, siamo al lavoro per trovare gli ancora numerosi dispersi». Giornate di angoscia stanno seguendo al disastro del viadotto sulla A10, anche per i residenti della zona che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, forse per sempre. Sono undici gli edifici evacuati, ci abitavano 311 undici famiglie, oltre 600 persone che hanno potuto portare via poche cose: «Difficile poter mantenere le case sotto un ponte pericolante che ha buone possibilità di eventuali crolli, o addirittura di essere abbattuto» ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci. 

 

Crolla il ponte Morandi a Genova

«Il governo dichiarerà lo stato di emergenza per 12 mesi - ha annunciato il premier Conte - sono stati stanziati cinque milioni di euro per i primi interventi urgenti e sarà nominato un commissario straordinario per la ricostruzione». Sabato, nel giorno dei funerali di Stato delle vittime sarà proclamato il lutto nazionale. «La concessione ad Autostrade per l’Italia sarà revocata indipendentemente dall’inchiesta penale» ha aggiunto, la procedura è già stata avviata. La Società intanto annuncia di stare lavorando a un progetto di ricostruzione, da completare in cinque mesi. 

 

LE RICERCHE PROSEGUONO, LA PAURA DELLE PIOGGE 

Una intera notte continuando a scavare e cercare alla luce delle torri-faro ma da parte delle squadre dei vigili del fuoco nessun recupero di corpi tra i blocchi di cemento della campata centrale del ponte. Le ricerche di eventuali superstiti non si sono fermate nonostante il rischio crolli: si lavora sui due lati del Polcevera in cui ci concentrano le macerie e anche nel letto del torrente.

 

Crolla il ponte Morandi a Genova

La Regione Liguria ha avviato un controllo meteo in tempo reale per scongiurare il rischio che le piogge impediscano i soccorsi nella parte del ponte crollata nel torrente e che le macerie si trasformino in un tappo per il deflusso delle acque. Due delle tre aree di ricerca sono state bonificate: si tratta di quella che si trova sul lato sinistro del fiume, dove ci sono i depositi dell’Amiu - l’azienda ambientale del Comune di Genova -, e di quella al centro del Polcevera, dove ci sono i resti di diversi mezzi pesanti e di auto schiacciate da un enorme pezzo di ponte conficcato nel terreno. 

 

DISPERSA UNA FAMIGLIA NOVARESE 

Crolla il ponte Morandi a Genova

I funerali di Stato saranno celebrati sabato. E mentre un uomo inserito inizialmente nell’elenco dei defunti si trova in terapia intensiva, molte persone risultano disperse, «decine» secondo i soccorritori. Fra chi si teme sia rimasto sotto le macerie una famiglia di Oleggio: Cristian Cecala con la moglie Dawna, di origini giamaicane, e la figlia Kristal. I parenti si sono precipitati a Genova, hanno raccontato che dovevano passare di lì per imbarcarsi da Livorno per l’isola d’Elba dove li aspettava una zia, ma che il traghetto non lo hanno mai preso, nessuno da ieri risponde al telefono. 

 

LA PROCURA: È UN ERRORE UMANO, NON UNA FATALITÀ 

«Non è stata una fatalità». Lo ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, a margine del sopralluogo di questa mattina nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. «Noi dobbiamo rispondere a un sola domanda: perché è successo? Questo è il nostro compito e per farlo faremo tutto quello che è necessario». 

Crolla il ponte Morandi a Genova

 

TONINELLI E DI MAIO: «ATTIVATO PROCEDURE PER LA REVOCA DELLE CONCESSIONI» 

- Nei confronti della società avviate le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni e multe fino a 150 milioni di euro. Lo hanno annunciato il ministro delle Infrastrutture Toninelli e i vice premier Di Maio e Salvini. «I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l’Italia», dice Di Maio. «Se non sono capaci di gestire le nostre autostrade, lo farà lo Stato», aggiunge Toninelli. 

 

Crolla il ponte Morandi a Genova

La società si difende: «Il viadotto era monitorato dalla Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche» e anche attraverso «società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni». L’esito ha sempre fornito «adeguate rassicurazioni». «Autostrade è stata coperta da governi precedenti» , rilancia Di Maio e il M5s parla di chiare responsabilità degli esecutivi del passato

Crolla il ponte Morandi a Genova

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…