giulia jasmine schiff

QUESTE FORZE ARMATE FANNO SCHIFF - IL 5 NOVEMBRE A LATINA VANNO A PROCESSO OTTO COMMILITONI DELL’AERONAUTICA PER IL CASO DI NONNISMO CONTRO IL SERGENTE ESPULSO DALL’ACCADEMIA GIULIA SCHIFF: LA RAGAZZA HA ACCUSATO I COLLEGHI DI AVER USATO LA MANO PESANTE DURANTE IL RITO DEL TUFFO IN PISCINA - LE FRUSTATE SULLE CHIAPPE, I PUGNI, LA TESTA CHE VA A SBATTERE: C’È ANCHE UNA CHAT IN CUI SI VEDE LA FOTO DEI SEGNI SUI GLUTEI - MA SECONDO IL CONSIGLIO DI STATO GIULIA NON VA REINTEGRATA…

Michele Galvani per www.ilmessaggero.it

 

La chat delle accuse, le foto scioccanti delle frustate, la violenza privata, le lesioni. Quel rito diventato improvvisamente più violento dal momento dell'ingresso delle donne nelle Forze Armate.

Giulia Jasmine Schiff 1

 

Il 5 novembre a Latina si terrà il processo sul caso Giulia Schiff, il sergente espulso dall'Accademia Aeronautica dopo aver denunciato 8 colleghi, rei di aver usato la mano pesante durante il rito del tuffo in piscina.

 

Il Consiglio di Stato però, il 21 ottobre ha rigettato l'appello di reintegro confermando così l'espulsione della Schiff dall'Aeronautica. Tra le motivazioni: «L'espulsione del sergente Schiff è conseguenza diretta dell'insufficiente voto in attitudine militare e professionale».

 

Giulia Jasmine Schiff

A giudizio sono citati Andrea Angelelli, Leonardo Facchetti, Joseph Garzisi, Luca Mignanti, Matteo Pagliari, Ida Picone, Andrea Farulli, Gabriele Onori. Schiff, tramite il suo legale - l'avvocato Massimiliano Strampelli - ha chiesto un risarcimento dei danni morali e materiali «in misura non inferiore ad euro 70.000».

 

Negli atti si legge che tutti imputati sono accusati del reato «di cui agli artt. 110,610 co.2 in relazione all'art. 339 c.p. perché in concorso e riuniti tra loro, tutti all'epoca dei fatti Sergenti Allievi Ufficiali frequentatori del 124 Corso AUPC presso l'Accademia Aeronautica in Pozzuoli, trovandosi temporaneamente aggregati al 70 Stormo in Latina, in data 04.04.2018, nel contesto di una celebrazione denominata goliardicamente tuffo nella piscina del pingue sollevavano da terra e trasportavano in posizione orizzontale con il volto rivolto verso il basso la paricorso Sergente Allievo Ufficiale Giulia Jasmine Schiff e, tenendola ferma per le gambe e le braccia, con dei fustelli di legno le infliggevano violenti colpi sul fondoschiena e pugni, quindi, le facevano urtare la testa contro la semiala in mostra statica in prossimità di una piscina dove infine, la gettavano e, pertanto, così facendo la costringevano, nonostante la stessa Schiff avesse espresso più volte il suo dissenso, a compiere tale pratica, cagionandole altresì lesioni personali. Con le aggravanti dell'aver commesso il fatto riuniti tra loro e facendo uso di fustelli in legno usati come frusta».

 

La chat

Giulia Jasmine Schiff

Ora è spuntata una chat tra il comandante Vincenzo Nuzzo e il padre della Schiff in cui emergono alcuni particolari. Il padre scrive: «Quanto al nonnismo, le foto di fondoschiena massacrati io le ho viste, niente di edificante per le Forze Armate. Quelli che ti ho riportato sono fatti reali».

 

La risposta del generale: «Lei ha avuto un po' di problemi di adattamento e un po' di punizioni, per i soliti motivi accademici. Perché si muoveva in adunata, perché la testa non la teneva alta o la teneva troppo alta».

 

Poi un altro passaggio: «Ai nostri tempi ci si buttava in vasca, ora scopro che si viene frustati a sangue con decine di frustate e presi a pugni cattivi sul petto. Sembra che questa nuova prassi sia in auge da qualche anno» (nelle foto si vedono i segni sui glutei). Il padre accusa il comandante anche riguardo a mancati permessi e all'impossibilità della figlia di recarsi dal dentista per sistemare l'apparecchio.

 

Giulia Jasmine Schiff

Ma il caso su Schiff non è l'unico: c'è un'altra ragazza che aveva provato a denunciare, ma è finito tutto in archiviazione. Si tratta di Annalucia Rombolà cui - stando alla sua denuncia - le avevano riservato «lo stesso trattamento di Giulia Schiff».

 

E qui arriva la sorpresa. Secondo il gip Elisabetta Tizzani la ragazza «non ha presentato opposizione», anzi «la Rombolà durante il rito ha pianto per la gioia e l'emozione di aver raggiunto un traguardo così ambito».

 

Giulia Jasmine Schiff

La Schiff fa sapere di essersi «sentita lasciata sola dalle istituzioni» nonostante le dichiarazioni dell'allora ministro della Difesa Lorenzo Guerini: «Qualsiasi comportamento lesivo della dignità personale non può e non deve essere tollerato, chiunque abbia sbagliato ne risponderà».

 

L'accusa ha citato come «responsabile civile il ministero della Difesa». Lo scorso maggio alcuni allievi si sono riuniti nel Comitato battesimo del Pingue, dove da una parte viene ammesso il cambiamento di rituale dall'ingresso delle donne nel 2000 (pacche sul fondoschiena sostituite con bacchetta con frustino), dall'altro viene istituito un fondo raccolta a sostegno degli 8 imputati. Gli imputati, se condannati, rischiano il licenziamento.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…