cecile kyenge

A 57 ANNI CECILE KYENGE OTTIENE L’INCARICO DA MEDICO DI BASE DALL’USL 6 DI PADOVA MA I COLLEGHI S’INCAZZANO - IL SEGRETARIO DELLA FEDERAZIONE MEDICI DI BASE, DOMENICO CRISARÀ: “FARÒ UNA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI. LA DOTTORESSA KYENGE È UN'OCULISTA, NON UN MEDICO DI BASE: NON HA FATTO IL TIROCINIO DEI MEDICI DI FAMIGLIA” - BISOGNERÀ ACCERTARE SE L' EX MINISTRO AVEVA I TITOLI IN REGOLA E SE HA “SALTATO LA FILA” SFILANDO IL POSTO A UN COLLEGA…

C. Mel. per “la Verità”

CECILE KYENGE

 

L' avevamo lasciata mentre nel 2018 muoveva i suoi primi passi da attrice, ovviamente nel ruolo di sé stessa, in un cortometraggio sui figli dei migranti. E oggi ce la ritroviamo medico di base. Stiamo parlando di Cécile Kyenge, il primo ministro di colore della storia della Repubblica italiana (titolare del dicastero dell' Integrazione nel governo Letta).

 

Il cinema poteva essere la svolta, visto che la giostra della politica aveva smesso di girare per il verso giusto da un pezzo (tanto è vero che nel 2019 sarebbe arrivato il flop alle europee), ma la recitazione non è per tutti. E così la democratica originaria del Congo ha provato a far fruttare la sua laurea in medicina.

 

CECILE KYENGE

E, all' età di 57 anni, ha ottenuto l' incarico per un anno dall' Usl 6 di Padova.

Anche questa volta, però, non sono mancate le polemiche. «Niente di personale ma farò una richiesta di accesso agli atti», ha dichiarato infatti Domenico Crisarà, segretario della Federazione dei medici di medicina generale. «La dottoressa Cècile Kyenge è un' oculista, non un medico di base: non ha fatto il tirocinio dei medici di famiglia».

 

Per paura di essere frainteso e magari accusato di condurre una campagna politica (o addirittura di odio), Crisarà ha precisato fino allo sfinimento che il problema non è la professionista incaricata, ma la procedura che ha portato alla nomina. In parole povere, bisognerà accertare se l' ex ministro aveva i titoli in regola e se, per caso, ha saltato la fila, rubando il posto a un collega.

 

DOMENICO GRISPINO CECILE KYENGE

Dalle prime ricostruzioni, risulta che nell' ospedale padovano si fosse avviata una procedura d' urgenza, innescata dal pensionamento della dottoressa Maria Teresa Guiotto a dicembre 2020, e dall' esigenza di non lasciare scoperto un ruolo che assiste i circa 1.500 abitanti del quartiere.

 

La Kyenge, a quanto pare regolarmente iscritta alla graduatoria, dovrebbe andare in ambulatorio quattro giorni a settimana. Ovviamente con scorta al seguito, uno degli ultimi lasciti della sua breve carriera politica, che già le era costata una pioggia di insulti quando la sua incursione nelle vie dello shopping di lusso della Capitale incrociò un corteo di artigiani e commercianti che protestavano contro tasse e burocrazia.

 

cecile kyenge film

«Il caso doveva essere valutato dal Comitato aziendale a cui sediamo anche noi come associazione di categoria, invece la delibera dell' Usl è stata firmata in tutta fretta, il giorno prima che ci riunissimo», ha sottolineato il responsabile dei medici di famiglia.

 

«In questo modo non abbiamo avuto la possibilità di verificare né il rispetto delle graduatorie, né che il medico scelto avesse le competenze necessarie. Infatti la dottoressa Kyenge non ha mai svolto il ruolo di medico di famiglia. Non significa non sia in grado di farlo, ma che sono stati saltati dei passaggi importanti».

cecile kyenge film 1

 

Non resta che fare chiarezza e correggere le graduatorie se il salto di fila c' è stato.

In ogni caso, con la penuria di medici di base che c' è in Italia, per la Kyenge (a cui va dato atto di essersi messa al servizio durante la pandemia, indossando il camice) non sarà difficile trovare un' altra Usl in cui dare una mano.

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…