proteste dei no vax

IL 7% DEGLI ITALIANI NON INTENDE ASSOLUTAMENTE VACCINARSI E UN 10% ESPRIME MOLTI DUBBI - IL 24% E’ CONTRARIO AL GREEN PASS  - L’OPPOSIZIONE A VACCINO E LASCIAPASSARE AUMENTA AL CRESCERE DELL'ETÀ, È PIÙ ELEVATA TRA LE PERSONE MENO ISTRUITE, TRA I CETI MENO ABBIENTI ED E’ MOLTO DIFFUSA SOPRATTUTTO TRA COMMERCIANTI E ARTIGIANI, DISOCCUPATI E LAVORATORI PRECARI…

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

cartello contro no vax ristorante milano

La diffusione della variante Delta del Covid fa risalire la percezione di minaccia del contagio, sia a livello personale (il 33% si dice preoccupato, in crescita del 2% rispetto a giugno), sia nella propria comunità (43%, +5%) e nell'intero Paese (59%, +10%). La preoccupazione cresce nonostante il costante aumento delle persone vaccinate, infatti il 71% della popolazione maggiorenne ha ricevuto almeno una dose. Tra chi non si è ancora vaccinato il 6% intende farlo non appena possibile, mentre il 10% esprime dubbi, il 7% dichiara di non volersi assolutamente vaccinare e il restante 6% non prende posizione.

 

no vax 3

La decisione del Consiglio dei ministri che ha approvato l'introduzione del cosiddetto green pass ottiene il consenso di due italiani su tre: infatti il 39% si dichiara molto favorevole e il 27% lo è abbastanza; uno su quattro è piuttosto (12%) o molto (12%) contrario e il 10% sospende il giudizio.

 

I favorevoli prevalgono tra tutti i segmenti sociali e tra gli elettorati di tutti i partiti, sia pure con una quota di oppositori e di persone che non si esprimono che varia in relazione all'età (aumenta al crescere dell'età), del livello di istruzione (è più elevata tra le persone meno istruite), situazione economica (aumenta tra i ceti meno abbienti) e condizione professionale (soprattutto tra commercianti e artigiani, disoccupati e lavoratori precari).

 

no vax 1

Quanto agli elettorati, i più contrari sono in FdI (41%) e nella Lega (34%), dal che si comprende la strategia comunicativa adottata dai leader di queste due forze politiche. Le motivazioni contro il green pass da parte dei non favorevoli (gli oppositori e chi non si esprime) si dividono tra coloro che ritengono che il provvedimento rappresenti una grave violazione della libertà individuale (10%), coloro che paventano un danno per le attività economiche (10%) e infine coloro che lo reputano inutile per contenere i contagi e potenzialmente dannoso per chi si sentirà costretto a vaccinarsi, pur considerandolo un rischio per la propria salute (8%).

 

no vax

Il green pass ha suscitato molte reazioni: nelle città si sono tenute manifestazioni di protesta, condivise dal 24% degli italiani (40% tra gli elettori di FdI, 31% tra i leghisti e 33% tra gli altri elettori di centrodestra), mentre la maggioranza assoluta (58%) le ha considerate sbagliate. Indubbiamente la vicenda induce un'approfondita riflessione sul rapporto tra diritti e doveri. Il direttore del Corriere Luciano Fontana su queste pagine ricordava che non esiste la libertà assoluta dell'individuo, la cui libertà ha un limite nei diritti degli altri e dell'intera comunità.

 

IL VACCINO RENDE LIBERI sulle magliette dei no vax

E il diritto alla salute è un diritto collettivo, sancito dalla Costituzione. Non a caso il presidente della Repubblica ha ammonito che vaccinarsi è un dovere, ricordando che è il virus a limitare la nostra libertà. Anche il premier Draghi ha dichiarato in conferenza stampa che l'appello a non vaccinarsi è sostanzialmente un appello a morire.

 

Sono affermazioni che incontrano la condivisione piena del 35% a cui si aggiunge il 26% che le condivide nella sostanza pur ritenendole un po' eccessive. Viceversa, l'11% le condivide poco e il 17% si dichiara del tutto contrario. Le opinioni in proposito sono diametralmente opposte tra favorevoli e contrari al green pass, mentre tra gli elettori del centrodestra, pur prevalendo l'accordo per le frasi di Draghi, risulta più elevata la quota di contrari (42% tra gli elettori di FdI e 38% tra i leghisti).

 

PROTESTE DEI NO VAX

Nella maggioranza degli italiani sembra quindi riaffiorare quella indignazione che aveva caratterizzato i primi mesi della pandemia, quando si mettevano all'indice le persone che non rispettavano le regole. Tuttavia la riprovazione sociale è intermittente, potremmo definirla «carsica». Chissà quali reazioni avremmo se venisse introdotto un «passaporto fiscale» che precluda l'accesso ad ospedali, scuole pubbliche, ecc. agli evasori fiscali, molti dei quali, peraltro, hanno l'ardire di lamentarsi per la qualità dei servizi pubblici. Il rapporto tra diritti e doveri è il baricentro della democrazia e l'adozione del green pass ha il merito di ricordarcelo.

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...