robert downey jr robert downey sr

“A SEI ANNI MIO PADRE MI MISE LA DROGA IN MANO” – DAGLI ABISSI DELLA TOSSICODIPENDENZA AD ATTORE TRA I PIÙ PAGATI DI HOLLYWOOD: ROBERT DOWNEY JR RACCONTA NEL DOCUMENTARIO NETFLIX “SR.” IL FOLLE RAPPORTO CON IL PADRE, REGISTA ANTICONFOMISTA, CHE GLI PASSAVA STUPEFACENTI –  “ERA COME SE CERCASSE DI ESPRIMERE IL SUO AMORE PER ME NELL'UNICO MODO CHE CONOSCEVA” – IL GIORNO IN CUI SI ADDORMENTÒ STRAFATTO SUL LETTO DEL FIGLIO DEI VICINI, L’ARRESTO NEL 1996 E… - VIDEO

 

DAGONEWS

 

robert downey jr 1

Robert Downey Jr aveva solo sei anni quando fece il suo primo passo verso la tossicodipendenza e la prigione.

 

Suo padre lo aveva visto sorseggiare un bicchiere di vino bianco durante una serata di poker nella casa di famiglia a New York. Ma invece di allontanare rapidamente il bicchiere dalle mani del figlio piccolo, gli passò uno spinello. Era questo l’approccio educativo che il regista Robert Downey Sr conosceva.

 

robert downey jr e il padre

Molto meno noto di suo figlio, che ha vinto i suoi demoni per diventare l'attore più pagato del mondo, Robert Downey Sr è stato un regista anticonformista e un tossicodipendente senza speranza per gran parte della sua vita.

 

Anni dopo, ha ammesso di aver commesso "un terribile, stupido errore" nel dare droghe al figlio di sei anni. Tuttavia - come rivela il nuovo documentario "Sr" in onda su Netflix - era in linea con uno stile genitoriale caotico e irresponsabile.

robert downey jr 2

 

Quando non distribuiva narcotici a suo figlio, Downey Sr portava il piccolo Robert a guardare film vietati ai minori. C’è da meravigliarsi se il figlio ha perso la testa?

 

Nel luglio 2021, Downey Sr è morto all'età di 85 anni a causa del morbo di Parkinson. Sebbene nel documentario sia palpabile un profondo affetto l’uno per l’altro, Downey Jr sa che suo padre ha avuto un ruolo devastante nella sua crescita: «Penso che saremmo negligenti a non discuterne l'effetto che hai avuto su di me». E il padre imbarazzato risponde: «ragazzo, preferirei non avere questa discussione».

 

«Quando io e mio padre facevamo uso di droghe insieme - ha spiegato in un'intervista del 1988 - Era come se cercasse di esprimere il suo amore per me nell'unico modo che conosceva». Nel 1996 Downey Jr venne arrestato per eccesso di velocità mentre guidava ubriaco e in possesso di eroina, cocaina, crack e una pistola scarica. Il mese successivo, in attesa del processo, i suoi vicini hanno chiamato la polizia dopo aver scoperto che Downey Jr era entrato nella loro casa sotto effetto di droghe ed era svenuto sul letto del figlio di 11 anni. Negli anni successivi ha continuato a mettersi nei guai, facendosi cacciare anche dal set di Ally McBeal.

robert downey jr charlot

 

Nel 2003, ha incontrato la produttrice Susan Levin sul set di un film. Gli disse che lo avrebbe sposato - cosa che fece nel 2005 - solo se avesse smesso definitivamente con la droga. Da allora ha iniziato un percorso riabilitativo e oggi sostiene che la droga più forte che consuma è la caffeina. Nel 2008, dopo essere stato scelto per “Iron Man”, è arrivato a guadagnare 355 milioni di sterline.

 

robert downey jr.hemsworth e robert downey jriron mandowney jr e susan levinrobert downey jr 1997sarah jessica parker e robert downey jrROBERT DOWNEY JR IN IRON MAN TRE robert downey jrrobert downey jr aka iron mandowney jr 2001segnaletica downey jr 2001sherlock holmesrobert downey jr.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)