lavori sulla rete ferroviaria treni ferrovie operai fs

ABBIAMO AVUTO IL PNRR MA NON SAPPIAMO COME GESTIRLO. BASTA VEDERE IL CAOS DEI TRENI – DAL RECOVERY È ARRIVATO UN FIUME DI DENARO PER FERROVIE: 25 MILIARDI DI EURO. E SI È TRADOTTO IN UN AUMENTO DEL 20% DEI CANTIERI SULLA RETE FERROVIARIA NELL’ULTIMO ANNO, ARRIVATI A 1.200, CON EFFETTI NEGATIVI SULLA CIRCOLAZIONE E UN MAGGIOR NUMERO DI INCIDENTI LEGATI ALLA PRESENZA DI OPERAI – PER I RITARDI NELLA MESSA A TERRA DEL PNRR RISCHIANO DI SALTARE 26 MILA NUOVI POSTI NEGLI ASILI NIDO…

1. L’EFFETTO PNRR, SULLA RETE APERTI 1.200 CANTIERI

Estratto dell’articolo di An. Duc. per il “Corriere della Sera”

 

lavori sulla rete ferroviaria

Un piano di interventi da 25 miliardi di euro, destinati a Fs attraverso il Pnrr. Un fiume di risorse che ha generato nell’ultimo anno un aumento del 20% dei cantieri sulla rete ferroviaria: nel 2023 erano 1.000 quelli aperti e nel 2024 sono diventati 1.200. Ma a crescere nel corso degli ultimi anni è stato soprattutto il volume economico delle opere in via di realizzazione, con cantieri sempre più complessi e di maggiore dimensione.

 

[…]

 

matteo salvini giancarlo giorgetti. voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

Nell’elenco delle principali opere strategiche figurano il progetto del Terzo Valico dei Giovi in Liguria, la nuova linea Brescia-Verona-Padova, il potenziamento della linea Fortezza-Verona, il passante alta velocità di Firenze, il raddoppio della tratta Termoli-Lesina, il primo lotto per l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria e il parziale raddoppio del collegamento Palermo-Catania-Messina.

 

Il problema è che i cantieri, come indicato da una nota di Fs, generano «inevitabili effetti sulle performance del servizio di trasporto con riflessi sulla puntualità». I ritardi del traffico dell’alta velocità sono dovuti «per circa il 34% all’affidabilità dell’infrastruttura e per circa il 25% all’affidabilità del materiale rotabile. La restante quota del 41% dei ritardi ha come origine cause esterne al sistema ferroviario (meteo, terremoti, estranei in linea, investimenti di persone)».

 

lavori sulla rete ferroviaria

In particolare, viene spiegato che negli ultimi due anni è in aumento la presenza di persone estranee sui binari e con essa il numero degli incidenti. Ma a condizionare la regolarità della circolazione c’è un secondo fattore chiave: l’incremento del numero di treni.

 

Nel caso dell’alta velocità i volumi di traffico sono passati da 308 convogli giornalieri nel 2017 agli attuali 377, con punte nel fine settimana di 400 (che significa circa il 30% di treni in più rispetto a sette anni fa).

RAFFAELE FITTO MATTEO SALVINI

 

Uno scenario complicato che potrebbe essere risolto diminuendo il numero dei treni. Ad ammetterlo è stato ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, rispondendo al question time alla Camera al posto del vicepremier Matteo Salvini. «Sono in corso approfondimenti per la rimodulazione e razionalizzazione dell’offerta da parte di Rfi, d’intesa con le imprese ferroviarie, gli stakeholder di settore e l’Autorità di regolazione dei trasporti», ha spiegato Ciriani […].

 

2. IL PNRR PERDE PEZZI, A RISCHIO I NUOVI ASILI NIDO

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

PNRR

L’Italia rischia di dire addio a 26 mila nuovi posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia. Colpa dei ritardi nell’attuazione del Pnrr, che tra i suoi obiettivi più importanti ha proprio il potenziamento dell’offerta di servizi educativi per la fascia 0-6 anni. E ora il governo pensa di rivedere il target con la revisione del Piano che sarà inviata a Bruxelles a febbraio. […]

 

È uno studio dell’Ufficio parlamentare di bilancio a certificare le difficoltà del cronoprogramma a un anno e mezzo dalla scadenza: la spesa procede a rilento.

 

«Dei 3,4 miliardi delle risorse, a tutto il 2024 avrebbero dovuto essere spesi 1,7 miliardi», ma al 9 dicembre dell’anno scorso «ne risultano effettivamente utilizzati circa la metà (816,7 milioni)», si legge in un passaggio del documento che fa il tagliando ai 3.199 progetti censiti sulla piattaforma ReGiS, il “cervellone” della Ragioneria che monitora il livello di avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

Pnrr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

[…]  La lentezza nell’impiego delle risorse si ripercuote sui cantieri. Quasi tutti gli interventi avviati nel 2020-2021 sono «in una fase esecutiva», ma solo circa il 3% dei progetti è concluso. Al Centro e nel Nord c’è una leggera prevalenza dei progetti in esecuzione (rispettivamente al 72,7% e 70,9%) rispetto al Mezzogiorno (69%). E poi ci sono i posti a rischio. L’obiettivo indicato nel Piano (150.480 nuovi posti complessivi) non verrebbe raggiunto pienamente «in nessuno dei quattro scenari ipotizzati».

 

In quello più favorevole, lo scostamento sarebbe marginale: circa 500 posti in meno rispetto al target. Il gap si allarga però se si guarda al quadro più avverso: «Si stima la realizzazione di circa 124.302 posti», scrivono i tecnici dell’Upb. A mancare, quindi, sarebbero circa 26.200 posti.

 

[…]

 

FINANZIAMENTI EUROPEI

Non solo. La piena realizzazione degli interventi previsti dal Piano ridurrebbe il divario Nord-Sud, ma «aumenterebbe le disuguaglianze nell’offerta di questi servizi pubblici all’interno delle Regioni stesse», recita un altro passaggio dello studio.

Anche dopo la “cura” del Pnrr, quasi tutti i Comuni con meno di 500 abitanti rischiano di non avere un nuovo nido. E l’81,4% dei territori che oggi non ha una struttura per i bambini fino ai 3 anni continuerebbe a non averne.

lavori sulla rete ferroviaria lavori sulla rete ferroviaria lavori sulla rete ferroviaria

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”