totti

ABUSI EDILIZI A CASA TOTTI - BLITZ DEI VIGILI NELLA VILLA DEI GENITORI DEL PUPONE: “SIGILLI ALLO SPOGLIATOIO DELLA PISCINA” - IL PROVVEDIMENTO SAREBBE STATO ADOTTATO DOPO LE SEGNALAZIONI PER PRESUNTI ABUSI DEL SOLITO, CARO VICINO DI CASA

Mirko Polisano per “Il Messaggero - Roma”

 

IL CASO

TOTTITOTTI

Sono arrivati ieri pomeriggio, poco prima che facesse buio. E hanno chiesto di vedere la piscina. È cominciato così il piccolo blitz della Polizia Municipale nella villa all' Axa in cui vivono i genitori di Francesco Totti. Nei documenti che dovevano notificare c' era la contestazione di un presunto abuso edilizio commesso in quella residenza a ridosso di via dei Pescatori, che risulta comunque intestata al numero 10 della Roma.
 

IL VERBALE

Stando al verbale della squadra di polizia giudiziaria, diretta dal capitano Antonello Strino, a risultare fuori regola sarebbe una manufatto adibito a spogliatoio costruito accanto alla piscina della villa. Sarebbe bastata una segnalazione di un vicino e pochi scatti dall' alto per evidenziare le anomalie edilizie. In Procura a Roma è stato aperto un fascicolo e le indagini sono state affidate alla polizia giudiziaria che proseguirà nei prossimi giorni con gli accertamenti per appurare ogni responsabilità.
 

IL BLITZ

È stata una piccola task force composta oltre che da vigili anche dai tecnici del IX dipartimento anti-abusivismo supportati da altri del X Municipio a bussare alle porte dell' abitazione dove vivono da tempo i genitori del Capitano, Enzo e Fiorella. Dalla strada, si vede poco o nulla.

TOTTITOTTI

 

Un muro perimetrale rafforzato separa il villino dall' esterno, con un cane che fa buona guardia, proprio per evitare le intrusioni non solo dei ladri ma anche dei tanti tifosi che alla fine di ogni partita si recano nel quartiere residenziale per esaltare il loro idolo. L' attività della polizia municipale del X Gruppo Mare, guidata dal comandante Antonio Di Maggio, non si è fermata alle verifiche in piscina, ma si è estesa anche al resto della residenza.
 

Solo la zona relax della villa, però, da quanto si è appreso risulterebbe non a norma a differenza del resto dell' immobile che secondo i verbali «ha tutta la documentazione in ordine con permesso di costruire del 1970 e successivi condoni edilizi già ritirati».


La casa è di proprietà della famiglia da diversi anni e solo da qualche tempo è intestata al capitano. Circostanza, questa che non esclude che il calciatore possa comunque essere stato all' oscuro delle irregolarità commesse prima che l' immobile entrasse a far parte del suo patrimonio.

TOTTITOTTI


CONDONO

Per il Capitano giallorosso, non sarebbe la prima volta trovarsi alle prese con problemi di abusivismo edilizio; anche se in passato ha sempre mostrato la massima attenzione al rispetto della legalità. Nel novembre di due anni fa, ad esempio, avrebbe tempestivamente chiesto il condono per una irregolarità edilizia - non addebitabile a lui - riscontrata nella villa che ha comprato nel comune di Sabaudia, sulle dune di Torre Paola. Il giocatore, per evitare l' abbattimento della cubatura irregolare aveva chiesto e ottenuto un condono aggiuntivo per una veranda esterna.

 

Quei lavori - accertarono i tecnici - erano datati nel tempo e il Comune di Sabaudia ha dato al capitano l' ok perché sanabili in base al vecchio condono. La posizione del giocatore della Roma sulle presunte irregolarità dello spogliatoio nella villa dei genitori sarà analizzata dai tecnici del municipio e - secondo indiscrezioni - qualora dovesse emergere che anche in questo caso si tratta di lavori che risalgono a molti anni fa, non è escluso che la sanatoria già utilizzata a Sabaudia possa essere la stessa applicabile anche per il comune di Roma.

totti striscioni 4totti striscioni 4

 

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…