hamza bin laden

AGENZIA HAMZA (BIN LADEN) - IL FIGLIO ED EREDE DI OSAMA ALLA GUIDA DI AL QAEDA E’ MORTO. SECONDO FONTI CITATE DA 'NBC' E 'NEW YORK TIMES' GLI STATI UNITI AVREBBERO AVUTO UN RUOLO (NON SPECIFICATO) NELLA SUA ELIMINAZIONE - TRUMP: "NON VOGLIO COMMENTARE" - LE SEGNALAZIONI, VAGHE, LO COLLOCAVANO IN AFGHANISTAN, NELLE ZONE DI CONFINE PACHISTANE - VIDEO

Guido Olimpio per corriere.it

 

hamza bin laden

Hamza bin Laden sarebbe morto: lo hanno rivelato i media americani. La prima a lanciare la rivelazione la rete Nbc, seguita dal New York Times per il quale gli Stati Uniti avrebbe avuto un ruolo - non specificato - nella sua eliminazione. Evento verificatosi in un periodo non precisato dell’attuale presidenza. I giornalisti hanno cercato di avere maggiori dettagli rivolgendosi direttamente a Donald Trump, ma la sua prima reazione è stata: «Non voglio commentare».

 

Per i funzionari citati dal quotidiano la riservatezza è legata a motivi di sicurezza e alla delicatezza della missione. Ritenuto da molti l’erede di Osama, è finito nel mirino degli apparati di sicurezza ed è stato al centro di molte speculazioni sul suo reale peso all’interno dell’organizzazione, affidata da tempo al medico egiziano, Ayman al Zawahiri, giudicato poco efficace.

 

L'ascesa del giovane leader

osama bin laden

Nato nell 1986, il «giovane»Hamza è sempre stato considerato uno dei favoriti di Osama, raccontano che lo avesse considerato come possibile successore e a tal fine aveva chiesto ai suoi uomini di assisterlo nella crescita. Dovevano trasformarlo in un vero guerriero, passo indispensabile per indossare il pesante mantello di leader. Hamza è stato ben attento a non esporsi.

 

Doveva salire nella gerarchia ed evitare di essere preso o ucciso. Per questo è uscito dalla «grotta» solo per lanciare qualche messaggio, insistendo molto sulla campagna di lotta in Siria, regione dove i qaedisti conservano una buona presenza, pur tra scissioni e la faida con l’Isis. Nel 2018 aveva esortato i connazionali sauditi a ribellarsi, un appello condito di minacce.

 

hamza bin laden

Voci dal Medio Oriente hanno sostenuto che Hamza, dopo il matrimonio con la figlia di Mohammed al Masri, altra figura importante dell’integralismo armato, abbia sposato quella di Mohammed Atta. Un modo per celebrarlo come parte della grande storia della fazione. Ma numerosi fonti hanno negato non solo l’unione ma anche sottolineato come nessuno avesse mai sentito parlare di una figlia di Mohammed Atta, l’egiziano che ha guidato il commando dell’11 settembre 2001.

 

 

 

Le segnalazioni sul nascondiglio

hamza bin laden 4

Le notizie sulle ambizioni di Hamza sono state accompagnate dalle analisi di specialisti e delle intelligence, tutti interessati dalla possibile ascesa a un ruolo ancora più importante. Intanto l’Arabia Saudita gli ha revocato la cittadinanza per marcare la rottura con un passato oscuro, pesante, con rapporti evidenti con la rete estremista. Le segnalazioni, vaghe, lo collocavano in Afghanistan, nelle zone di confine pachistane. Le solite. Indizi di una caccia forse più intensa. Ora le indiscrezioni dell’Nbc sostengono che possa essere morto. È vero oppure è un modo per spingerlo a rischiare per dare la prova che è ancora in vita.

mohammed attamohammed atta 11 settembrehamza bin laden 1hamza bin laden 2

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)