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"AIUTATEMI, STO BRUCIANDO" – UN 52ENNE DI BRINDISI È STATO AGGREDITO CON L’ACIDO MURIATICO DALLA MOGLIE CON PROBLEMI PSICHIATRICI: DOPO UNA LITE FURIBONDA IN AUTO LA DONNA È SCESA, SI È AFFACCIATA AL FINESTRINO DEL GUIDATORE E HA VERSATO UN LITRO DI ACIDO SUL MARITO, PROVOCANDOGLI USTIONI SULL’80% DEL CORPO – LA VITTIMA È STATA SOCCORSA IN STRADA DA ALCUNI PASSANTI CHE...

 

Simona Pletto per "Libero Quotidiano"

 

aggredisce marito con acido muriatico 1

Ha comprato giorni prima il micidiale acido, un disgorgante per scarichi e tubature. Lo ha tenuto lì, in un flacone nascosto nella sua borsetta. Lunedì sera, poco dopo le 19, al culmine di una lite scoppiata con il marito all'interno dell'auto parcheggiata in via Pace Brindisina, di fronte a negozi e passanti, la donna è scesa dalla vettura, mentre il coniuge è rimasto ad attenderla nella loro Fiat 500.

 

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Poi è tornata, si è affacciata dal finestrino al lato del guidatore, ha estratto il prodotto e lo ha gettato sul corpo del coniuge, provocandogli ustioni all'80%. L'uomo, R.A., 52enne, in preda a dolori lancinanti, ha cercato riparo all'interno di un negozio di casalinghi che si trovava di fronte all'automobile, invocando aiuto: «Aiutatemi sto bruciando», «datemi l'acqua», avrebbe urlato stando ad alcune testimonianze raccolte dalla polizia.

 

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Lo stesso, inoltre, in presenza di numerose persone, fra i clienti del negozio di casalinghi, avventori e dipendenti di un supermercato limitrofo, avrebbe accusato la moglie. Lei, nel frattempo, senza opporre resistenza, era stata bloccata, a pochi passi dall'auto, da un ispettore fuori servizio della Digos di Brindisi.

 

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DELICATO INTERVENTO Sono stati in molti a soccorrerlo, gettandogli acqua minerale per cercare di lenire il dolore delle ustioni. La vittima, rimasta cosciente, si è seduta su un marciapiede prima dell'arrivo dell'ambulanza. Ieri mattina l'uomo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. La moglie, una paziente con problemi psichiatrici in cura in un centro di Brindisi, pochi minuti dopo l'aggressione è rimasta quasi immobile, non ha detto una parola.

 

All'arrivo degli agenti, ha riferito che avrebbe parlato solo in presenza del suo avvocato. Il 52enne, responsabile della sicurezza in una ditta di Bari che si occupa di manutenzioni industriali, ora lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale Perrino di Brindisi. Le sue condizioni sono stazionarie ma gravissime. La moglie, C.L., 53enne brindisina come il marito, senza una occupazione stabile, è stata arrestata per il reato di lesioni gravissime.

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È piantonata nella stanza numero 100 dello stesso ospedale, per curare le ustioni alle mani che si è procurata durante l'aggressione. Tutta la scena dell'aggressione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Secondo una prima ricostruzione affidata agli agenti della Squadra mobile di Brindisi sotto la guida del vice questore Rita Sverdigliozzi, la coppia era uscita per andare a fare la spesa quando è scoppiato il litigio in auto. Non è ancora chiara la causa scatenante dell'aggressione.

 

I familiari, sentiti dagli inquirenti, descrivono la vittima come una persona tranquilla, un bravo padre, un uomo che non ha mai mostrato atteggiamenti violenti contro la moglie e tantomeno contro i figli. Anche se i due non andavano d'accordo. Lo stato mentale della donna, affetta da turbe psichiche da tempo, evidentemente ha inciso sulla reazione violenta. Nonostante il disagio, nel passato della coppia non ci sono episodi gravi. Lo testimonia il fatto che alle stesse forze dell'ordine non risultano vicende di maltrattamenti o episodi di violenza nei trascorsi dei coniugi.

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Anche se non sono mancate testimonianze che descrivono disaccordi all'interno della famiglia. condizioni di salute Dalla loro unione sono nati due figli oggi maggiorenni, uno di loro è già stato ascoltato dagli investigatori impegnati in queste ore a ricostruire l'humus in cui è salita la rabbia della donna e a focalizzare dunque il contesto in cui è maturata questa aggressione. Ieri mattina gli atti sono stati depositati in Procura.

 

acido muriatico

Il fascicolo è stato affidato al pubblico ministero Francesco Carluccio, che dunque procede per il reato di lesioni gravissime. Non è da escludere che l'accusa nei confronti della donna possa alleggerirsi. La difesa potrebbe avvalersi di una perizia psichiatrica per dimostrare la sua infermità mentale al momento dell'aggressione.

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