TRA APPALTO E REALTÀ – SUL FOGLIO DI CANTIERE ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI BARGI SI LEGGE CHE IL “NUMERO MASSIMO PRESUNTO DEI LAVORATORI IN CANTIERE” È DI CINQUE. SETTE QUELLO PREVISTO PER “IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI”. ALLORA COME MAI C’ERANO 15 OPERAI A 40 METRI SOTT’ACQUA? – IL PROCURATORE CAPO DI BOLOGNA, GIUSEPPE AMATO, “SCAGIONA” LA PRATICA DEL SUBAPPALTO: “DI PER SE STESSO NON È UN PROBLEMA…”
1. STRAGE BARGI, AL LAVORO ERANO 15 MA NE POTEVANO ENTRARE SOLO 5
Estratto dell’articolo di Natascia Ronchetti e Sarah Buono per “il Fatto quotidiano”
LE VITTIME DELL ESPLOSIONE DELLA CENTRALE IDROELETTRICA ALLA DIGA DI SUVIANA
Sul foglio di cantiere […] si legge che il “numero massimo presunto di lavoratori in cantiere” è 5. Nella riga successiva si legge: “Numero previsto di imprese e di lavoratori autonomi in cantiere” è invece 7. E purtroppo i conti non tornano: erano 15 i lavoratori impegnati martedì scorso a 40 metri sotto il livello dell’acqua della diga di Suviana quando è avvenuta l’esplosione.
Tutti alle dipendenze delle varie aziende coinvolte. Dalla multinazionale tedesca Voith, capo contractor, ad Abb. Per arrivare alla stessa Enel Green Power e alle imprese della filiera del subappalto, a partire da Engineering Automation.
LE RICERCHE DEI SOMMOZZATORI - CENTRALE IDROELETTRICA DI BARGI - DIGA DI SUVIANA
La conferma che fossero 15 i lavoratori coinvolti – 6 morti, 1 disperso, 5 feriti e 3 rimasti illesi – era già arrivata dal comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici. In 15 sparsi su due piani, il meno 8 e il meno 9. Che tipo di contratti legavano Voith, Siemens Energy e Abb alle aziende in subappalto? […] quanti tecnici e operai potevano stare all ’interno della centrale nello stesso momento? Quante ne può ospitare una stanza d’emergenza all’interno della centrale, in caso di pericolo?
Secondo un ex lavoratore della centrale, oggi in pensione, una decina. Secondo lui c’è un’altra domanda da porsi: tutte le centrali hanno sistemi di protezione automatica, come un salvavita per intenderci, ma qui è chiaro che qualcosa non abbia funzionato.
il cartello dei lavori alla diga di suviana
“Abbiamo delle persone che sono riuscite a scappare, ci sono stati eventi che hanno dato alle persone possibilità di movimento, non c’è stato un evento istantaneo che ha impedito loro di tentare una via di fuga se no non avremmo neanche gli ustionati all’esterno” ha spiegato ieri Turturici.
Al momento sono 6 le vittime accertate con Paolo Casiraghi, tecnico specializzato della Abb di Sesto San Giovanni, e Adriano Scandellari, dipendente di Enel GP e Alessandro D’Andrea. “Que sto sciopero lo avevamo deciso prima, l’ennesima conferma. […]
2. LABIRINTO SUBAPPALTI GIUSEPPE AMATO PROCURATORE CAPO
Estratto dell’articolo di Grazia Longo per “La Stampa”
C'è una delega ad hoc, da parte della procura di Bologna, per far luce sul sistema di subappalto in corso alla centrale idroelettrica di Bargi. Due i piani sostanziali di verifica: uno amministrativo, l'altro sul rispetto dei protocolli di sicurezza e del documento di valutazione dei rischi.
LA DINAMICA DELL INCIDENTE ALLA DIGA DI SUVIANA
Enel Green Power aveva affidato i lavori in appalto a quattro società: Siemens, Abb, Voith Hydro e Lab Engineering. La Siemens, poi, aveva a sua volta subappaltato ad altre due aziende, e cioè l'Engineering automations con sede a Mele, in provincia di Genova, e Impel System di Noventa Padovana, in provincia di Padova.
Il passaggio di consegne, e il conseguente coinvolgimento di operai e tecnici è avvenuto nel rispetto delle regole? O qualcosa non ha funzionato? Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, nel corso dello sciopero generale di ieri per dire basta alle morti sul lavoro accusa: «Alla centrale di Bargi sono morti di appalto. Oggi è il giorno della rabbia: assistiamo alla deresponsabilizzazione della filiera degli appalti».
ricerche dei vigili del fuoco diga di suviana
I magistrati e il pool investigativo lavorano per verificare se le norme sono state rispettate, ma il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, precisa che non bisogna demonizzare la pratica del subappalto che «di per se stesso non è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto». […]
3. MARCO REVELLI DA BRANDIZZO A SUVIANA I LAVORATORI PAGANO IL VELENO DEI SUBAPPALTI
Estratto dell’articolo di Marco Revelli per "La Stampa"
esplosione alla centrale elettrica di bargi lago di suviana 3
A due giorni dall'incidente, la tragedia di Suviana si conferma, in tutta la sua terribile dimensione, peggiore di quelle pur feroci di Firenze e di Brandizzo, a cui tuttavia l'associa un denominatore comune che dovrebbe farci riflettere. In tutti e tre i casi la stessa pietosa opera di ricostruzione dei nomi e delle posizioni lavorative delle vittime è stata resa difficile dall'intrico di appalti e subappalti che frantumava i cantieri e rendeva difficilmente decifrabile la catena delle responsabilità.
Addirittura, a Suviana, si è dovuto aspettare a lungo prima di sapere da quale ditta dipendessero i lavoratori travolti dall'esplosione. Ha ragione il segretario della Cgil di Bologna quando, nel corso dello sciopero generale per dire basta a queste morti, urla che «questi sono morti di appalto». Sono morti annunciate, figlie di un sistema di organizzazione del lavoro dissennato, costruito consapevolmente per comprimere i costi […].
centrale idroelettrica di bargi diga di suviana
E qualcosa va spesso male, quando […] intervengono […] imprese diverse, a volte sconosciute l'una all'altra, dentro processi di lavoro frammentati, ognuna preoccupata soltanto di rispettare tempi imposti […] e improbi, rosicchiando margini di profitto minimali a scapito di formazione e sicurezza.
esplosione alla centrale elettrica di bargi lago di suviana 8
[…] Fino a qualche giorno fa il governo Meloni si era duramente opposto alla richiesta di estendere al settore privato «le tutele degli articoli 41 e 119 del Codice degli appalti pubblici» avanzata dalla Fillea-Cgil, il sindacato degli edili. E cioè il divieto di subappalto a cascata, e il riconoscimento della parità tra lavoratori in appalto e in subappalto (ovvero contratti simili, minimi retributivi comuni, identica formazione, patentini obbligatori…)
Solo l'emozione sollevata nel Paese da questa ennesima strage l'ha costretto ad allargare un po' le maglie della propria strenua difesa dell'indifendibile. Si dice […] che nel nuovo decreto Pnrr verrà riconosciuta, oltre alla parità economica anche quella normativa, e verranno applicati solo i contratti siglati «dalle organizzazioni sindacali più rappresentative» mettendo fine (si spera) alla ignobile pratica […] dei contratti pirata, firmati da pseudo organizzazioni costituite ad hoc […]
Dovrebbe anche essere richiesto sia nel pubblico che nel privato alla ditta incaricata dell'appalto un documento attestante una quantità minima di dipendenti «congrua con l'entità dell'appalto» (il cosiddetto Durc di congruità), per scoraggiare ulteriori subappalti a scendere. […] Infine, per quanto riguarda la patente a punti in materia di sicurezza sul lavoro, sarebbe […] elevata la soglia minima delle sanzioni per le aziende che violano le norme, che fino ad ora è davvero ridicola (tra i 6000 e i 12000 euro) e che salirebbe al 10% del valore dell'appalto. […]
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