CYBER WARS! - MENTRE WASHINGTON CERCA DI ARGINARE TIKTOK E ALTRE AZIENDE TECH CINESI, PECHINO HA IMPOSTO AD APPLE DI RIMUOVERE WHATSAPP E THREADS DAL SUO APP STORE IN CINA PER "MOTIVI SULLA SICUREZZA NAZIONALE" - LE ALTRE APP DI META (FACEBOOK, INSTAGRAM E MESSENGER) SONO ANCORA DISPONIBILI, INSIEME AD ALTRE PIATTAFORME OCCIDENTALI, COME YOUTUBE E X - IL MOTIVO DEL BLOCCO SAREBBE LEGATO ALLE NUOVE REGOLE SU…
(ANSA) - Apple ha rimosso WhatsApp e Threads di Meta Platforms dal suo App Store in Cina dopo aver ricevuto un ordine da Pechino legato a 'motivi sulla sicurezza nazionale', mentre altre app Meta tra cui Facebook, Instagram e Messenger sono ancora disponibili, insieme ad altre popolari app occidentali, tra cui YouTube e X. "La Cyberspace Administration of China ha ordinato la rimozione di queste app dallo store cinese sulla base dei timori per la sicurezza nazionale - ha detto Apple in una nota, a conferma di quanto anticipato dal Wsj -. Siamo obbligati a seguire le leggi dei Paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d'accordo".
La Casa di Cupertino ha affermato che WhatsApp e Threads restano disponibili per il download sugli altri suoi store, con gli utenti cinesi esperti di tecnologia che possono scaricare le app dagli App Store in altri Paesi avendo un locale account iCloud. L'ordine, in assenza di spiegazioni ufficiali, è da collegare alle nuove regole di registrazione dello scorso agosto e alla relativa pulizia disposta dalle autorità di regolamentazione cinesi sulla rimozione di molte app defunte o non registrate in modo corretto dagli store iOS e Android nazionali a partire dal primo aprile 2024.
Il termine ultimo per completare tali registrazioni era previsto per la fine di marzo a causa dell'entrata in vigore delle norme dal primo aprile. Nel 2017, Apple annunciò la rimozione dell'app del New York Times affermando che violava le normative locali, nel contesto della crescente censura sulle notizie gestite dall'esterno. L'anno scorso, Apple ha dovuto ritirare una serie di app simili a ChatGPT, mentre Pechino stava lavorando sulle normative locali per i servizi di intelligenza artificiale generativa (IA).