I NOMI DEL GIORNO DOP…ING – ARMSTRONG HA FINALMENTE ‘CANTATO’: A FORNIRGLI LE SOSTANZE ILLEGALI I MEDICI MORAL E FERRARI – L’EX DS BRUYNEEL SAPEVA TUTTO

Stefano Semeraro per ‘La Stampa'

Il grande bugiardo stavolta non ha voluto spergiurare. E ha fatto i nomi. Interrogato sotto giuramento nella causa che gli ha intentato la società americana di assicurazioni «Acceptance», Lance Armstrong per la prima volta da quando nel gennaio del 2013 confessò in diretta tv a Oprah Winfrey di essersi dopato per anni (ammissione che gli è costata la perdita dei sette titoli vinti al Tour de France) ha finalmente «cantato»: a fornirgli le sostanze illegali erano il trainer Pepi Marti e i medici Pedro Celaya, Luis Garcia Del Moral e Michele Ferrari.

I corrieri dell'Epo erano la fisioterapista Emma O'Reilly, i meccanici Julien de Vriese e Philippe «motoman» Marie, mentre lo storico team manager del texano, Johan Bruyneel, secondo quanto riportato da USA Today, «partecipava all'assunzione delle sostanze illecite, o addirittura assisteva Armstrong nelle operazioni, ed era comunque a conoscenza delle abitudini del suo corridore».

Quasi tutti personaggi noti agli investigatori e che si erano sempre dichiarati innocenti. USA Today sostiene di essere venuto in possesso delle dichiarazioni di Armstrong, che risalgono a novembre ma non erano mai state rese pubbliche, dopo che l'avvocato di Floyd Landis, l'ex compagno di squadra di Armstrong alla US Postal, anche lui vincitore del Tour de France (nel 2006) ma poi privato del titolo proprio come il collega, le ha depositate presso la Corte Federale come prove in un altro processo che riguarda la sua ex squadra.

Insomma, un po' come Al Capone, a sua volta incastrato dal fisco, a costringere definitivamente nell'angolo Armstrong è stato a quanto pare un effetto collaterale delle sue malefatte. «Acceptance» infatti intende recuperare i tre milioni di dollari di sponsorizzazione che ha versato all'imbroglione fra il 1999 e il 2001, e negli States scherzare sui soldi costa sempre carissimo.

Nella deposizione, che Armstrong a quanto pare ha ottenuto di secretare in cambio di una forma di patteggiamento, il texano ha inoltre ammesso di essersi dopato nel 1995, ma non dopo il suo secondo rientro alle gare con l'Astana nel 2009-2010, e di «aver eseguito donazioni a persone e istituzioni, ma mai con l'intenzione di comprarne il silenzio».

Armstrong, che ha coinvolto anche il finanziatore della US Postal, Thomas Weisel, e il general manager Mark Gorski, ha dichiarato di essersi sempre pagato di tasca propria il doping, e di aver quasi sempre provveduto di persona a somministrarselo, «anche se in alcune occasioni sotto la supervisione dei dottori Celaya, Ferrari e Del Moral».

È una conferma della pista spagnola - Del Moral è stato collegato ad ambienti calcistici e tennistici di Barcellona e Valencia - e dello stretto legame con l'italiano Michele Ferrari, il «dottor Epo» condannato nel 2004 ad un anno di prigione per aver esercitato illecitamente la professione di farmacista, e che nel suo portfolio clienti vantava legioni di ciclisti illustri, compreso quel Filippo Simeoni che lo inguaiò con le sue deposizioni.

 

 

LANCE ARMSTRONG OSPITE DI OPRAH WINFREYLance Armstrong le vittorie di lance armstrong filippo simeoni lance armstrong x LANCE ARMSTRONG CON SPONSOR US POSTAL SERVICE jpeg

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…