salvatore ferrigno

ARRESTATO SALVATORE FERRIGNO, 62 ANNI, CANDIDATO AL PARLAMENTO REGIONALE SICILIANO ALLE PROSSIME ELEZIONI NEI POPOLARI AUTONOMISTI DI RAFFAELE LOMBARDO, LISTA DELLA COALIZIONE CHE SOSTIENE L'EX PRESIDENTE DEL SENATO RENATO SCHIFANI NELLA CORSA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIANA: È ACCUSATO DI SCAMBIO ELETTORALE POLITICO-MAFIOSO…

SALVATORE FERRIGNO

(ANSA) - I carabinieri di Palermo hanno arrestato Salvatore Ferrigno, 62 anni, candidato al Parlamento regionale siciliano alle prossime elezioni nei Popolari Autonomisti di Raffaele Lombardo, lista della coalizione che sostiene l'ex presidente del Senato Renato Schifani nella corsa alla presidenza della Regione siciliana.

 

L'aspirante deputato è accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Insieme a lui sono finiti in carcere il boss Giuseppe Lo Duca e Piera Lo Iacono, che avrebbe fatto da intermediaria tra il politico e la mafia. L'indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

SALVATORE FERRIGNO

 

Secondo gli inquirenti, Ferrigno avrebbe promesso favori e denaro all'esponente di Cosa nostra in cambio di voti. A sostegno dell'accusa ci sono diverse intercettazioni ambientali, alcune di pochissimi giorni fa. L'inchiesta, coordinata dalla Dda, nasce da un'indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo, guidati dal tenente colonnello Salvatore Di Gesare, sui clan mafiosi della provincia di Palermo.

 

Alle scorse amministrative di giugno finirono in carcere, sempre con l'accusa di scambio elettorale politico mafioso, i candidati al Consiglio Comunale di Palermo Francesco Lombardo e Pietro Polizzi, entrambi del centrodestra. Anche a loro la Procura contestò di aver stretto un patto con la mafia che prevedeva appoggio ai clan in cambio del sostegno elettorale.

 

MAFIA: VOTO DI SCAMBIO, CHI È IL CANDIDATO ARRESTATO 

(ANSA) - Ha 62 anni e un passato di militanza in Forza Italia Salvatore Ferrigno, arrestato oggi con l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Candidato dei Popolari e Autonomisti all'Ars nella coalizione di centrodestra che sostiene l'aspirante governatore Renato Schifani, è originario di Carini, centro del palermitano, ed è stato parlamentare azzurro nel 2006, eletto nella circoscrizione estera per il Nord e Centro America.

SALVATORE FERRIGNO

 

"Le sue convinzioni politiche e l'assoluta dedizione all'Italia in una visione di progresso civile e di lealtà agli Stati Uniti hanno motivato la sua discesa in campo - diceva di lui il Giornale degli Italiani all'Estero - Persona capace, preparata e generosa, piace agli italiani d'America per il suo parlare schietto e senza virtuosismi dialettici e le ambiguità che hanno contraddistinto altri personaggi che hanno calcato gli stessi scenari lasciando dietro di sé qualche perplessità e molta indifferenza".

 

SALVATORE FERRIGNO

Tra i fondatori dell'associazione Azzurri nel mondo of California, ha vissuto molti anni a Filadelfia e ha fatto il broker assicurativo. Durante la legislatura in cui è stato deputato nazionale è stato componente della commissione Difesa. Nel 2008 l'allora presidente della Regione Raffaele Lombardo lo nominò consulente per i rapporti tra la Regione e i siciliani all'estero. Slogan della sua campagna per le regionali: "il cambiamento è adesso. Coraggio, cominciamo".

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…