la china droga messico

1. ASCESA E CADUTA DELLA “REGINA” DEI NARCOS, LA GNOCCA MELISSA “LA CHINA” CALDERON 2. TRADITA DAL FIDANZATO CHE L'HA CONSEGNATA ALLE AUTORITÀ, ERA L’UNICA DONNA A CAPO DI UN’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE MESSICANA. ACCUSATA DI 180 OMICIDI, ERA FAMOSA PER RIPORTARE I CORPI SMEMBRATI DELLE VITTIME DAVANTI ALLE CASE DELLE LORO FAMIGLIE

1. LA CHINA: “IL MIO MESTIERE E’ UCCIDERE E VENDERE DROGA”

Guido Olimpio per http://www.corriere.it/

melissa la china calderonmelissa la china calderon

 

La China è finita in manette. La cercavano da mesi e con molta cautela perché ritenuta pericolosa: per le autorità la sua banda di killer è stata coinvolta nell’ondata di narco-violenza nella zona di La Paz, Bassa California, con dozzine di vittime. La polizia - secondo la versione ufficiale - ha fermato Melissa Calderon Ojeda, detta “La China”, mentre cercava di imbarcarsi su un volo a Cabo San Lucas, Messico.

 

melissa la china calderon 4melissa la china calderon 4

Il personaggio La donna, 31 anni, è considerata la leader di una fazione scissionista delle “Fuerzas Especiales de los Dalmados”, organizzazione attiva nella regione e che si fregia di un simbolo particolare: la sagoma di un gallo con due Kalashnikov. La China ha diretto personalmente molti agguati e sequestri contro gruppi rivali all’interno del Cartello di Sinaloa, i Los Pepillos e i Los Mayitos, in guerra per il controllo del corridoio della droga. Battaglia che a volte ha coinvolto degli innocenti, come una coppia uccisa di recente. Ferito il loro bimbo di pochi mesi. Secondo la stampa locale le bande, avendo bisogno di forze fresche, hanno arruolato giovani criminali, pronti a sparare ma con poca esperienza.

rogelio el tyson francorogelio el tyson franco

 

sergio el scar beltran sergio el scar beltran pedro el chino gomezpedro el chino gomez

Le indagini precedenti Alla metà di giugno i militari sono riusciti a catturare il fidanzato della donna, Pedro Camarena che, con le sue confessioni, ha permesso di individuare i resti di diverse vittime sepolte in fosse comuni. L’uomo ha anche precisato che La China aveva deciso di rafforzare il proprio apparato in contrasto con la gerarchia del cartello acquistando altri armi e veicoli per condurre le operazioni a La Paz, in un’area dove sono stati registrati oltre 170 omicidi. “Melissa - ha raccontato agli agenti - diceva sempre che il suo mestiere era uccidere e vendere droga”.

 

2. TRADITA DAL FIDANZATO

Alasadir Baverstock per http://www.dailymail.co.uk/

 

Melissa “La China” Calderon è stata praticamente consegnata alla polizia dal suo dal suo ex fidanzato e socio in affari, Pedro “El Chino” Camarena. L’uomo dice che la donna, dopo aver deciso di prendere in mano la “Fuerzas Especiales de los Dalmados” era diventata “maniacale” e ossessionata dal potere. La donna sarebbe accusata di 180 omicidi, ed era famosa per riportare i corpi smembrati delle vittime davanti alle case delle loro famiglie, come monito per tutta la comunità.

melissa la china calderon 2melissa la china calderon 2

 

La China aveva avviato una guerra contro le bande rivali per il controllo di La Paz, capitale dello stato messicano della California del Sud, dove gestiva un traffico di droga nel quale erano coinvolte oltre 300 persone tra spacciatori, corrieri e soldati, che la boss si teneva stretti regalando buste di cocaina in cambio di lealtà ed efficienza.

melissa calderonmelissa calderon

 

Nella gerarchia del gruppo, dietro di lei, c’era il suo ex-fidanzato Pedro “El Chino” Camarena, mentre Sergio ‘El Scar’ Beltran rivestiva il ruolo di assassino capo, Rogelio ‘El Tyson’ Franco era al comando della logistica e Pedro ‘El Peter’ Cisneros si occupava di vendere la droga. Forse l’unica donna a capo di un’organizzazione criminale messicana, Melissa “La China” Calderon aveva corroborato la sua fama di leader spietata con una campagna social di fotografie in cui appariva insieme al suo arsenale di armi, tra cui fucili d’assalto, pistole d’oro e armi automatiche.

melissa la china calderon 3melissa la china calderon 3

 

 

la china con guardie del corpola china con guardie del corpopedro el peter cisnerospedro el peter cisneros

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”