frutta secca

SE IN QUESTI GIORNI DI FESTA AVETE CEDUTO ALLE TENTAZIONI E DIVORATO MANDORLE E PISTACCHI, MA ANCHE I FICHI SECCHI E CIOCCOLATO, NON SENTITEVI TROPPO IN COLPA - DOVRESTE FARLO PIÙ SPESSO, ANZI, TUTTI I GIORNI: PERCHÉ ALCUNE DELIZIE DI NATALE CHE ANCORA TRONEGGIANO IN TAVOLA FANNO BENE

Silvia Turin per il “Corriere della Sera”

 

FRUTTA SECCA

Se in questi giorni di festa avete ceduto alle tentazioni e spiluccato mandorle e pistacchi, ma anche i fichi secchi portati dalla zia e un quadratino di cioccolato, non sentitevi troppo in colpa. Dovreste farlo più spesso. Anzi, tutti i giorni: perché alcune delizie di Natale che ancora troneggiano in tavola fanno bene.

 

Non solo non fanno ingrassare (come altre pietanze), ma aiutano anche a tenersi in forma e, addirittura, allungano la vita. Dalle melagrane alle noci, passando per le lenticchie e il cioccolato fondente, come Eliana Liotta spiega in La dieta Smartfood , esistono «cibi straordinari» con virtù eccezionali: proteggono l' organismo e tengono a freno i geni dell' invecchiamento.

 

FRUTTA SECCA

Gli alimenti intelligenti ( smart ) sono 40, divisi in cibi-per-la longevità ( Longevity Smartfood) come cioccolato fondente, fichi secchi e melagrane, e cibi protettivi ( Protective Smartfood ) come lenticchie e frutta a guscio. Ecco le proprietà di quelli che arricchiscono in questo periodo pranzi e cenoni. Noci, mandorle, arachidi e pistacchi aiutano l' organismo a combattere l' insorgenza di diverse malattie croniche tra cui diabete, patologie vascolari, osteoporosi, demenze e tumori e lo fanno senza penalizzare la linea, perché contrastano l' obesità con i grassi «buoni».

FRUTTA SECCA

 

I pistacchi, in particolare, sono i più ricchi di fitosteroli, scudo naturale contro il colesterolo alto; le noci, invece, prevengono le patologie cardiache, danno una mano alla memoria e migliorano l' umore. «Intelligenti», però, devono essere anche le porzioni: in questo caso la quantità giusta è di 30 grammi al giorno (6-8 noci, 20-25 mandorle, 50 pistacchi).

 

Le lenticchie, che sovente si mettono in tavola (ahimè) solo a Capodanno, condividono le stesse proprietà della frutta a guscio: in alternanza con altri legumi (fagioli, ceci, fave) andrebbero gustate almeno tre volte la settimana. Sono alimenti poveri di grassi e ricchi di fibra, saziano e regolano l' assorbimento degli zuccheri (riducendolo) e quindi controllano i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue e contrastano la stipsi.

 

FICHI SECCHI

Se la preferenza cade sul cioccolato non c' è nulla da rimproverarsi: 30 grammi al giorno di fondente al 70% (6-7 quadratini) possono abbassare la pressione, regolare il colesterolo, migliorare l' elasticità dei vasi e la fluidità del sangue. Il cioccolato fa parte dei Longevity Smartfood , gli alimenti che frenano il declino delle cellule, simulando gli effetti benefici del digiuno.

Tutto grazie alla «quercetina», una tra le molecole che si sono dimostrate capaci di attivare i geni della longevità ( Smartmolecules ). Attenzione, però, la percentuale di cacao raccomandata è almeno del 70%: la variante al latte non contiene composti benefici (a sufficienza) e quello bianco non potrebbe nemmeno essere definito «cioccolato», perché è fatto solo con «burro di cacao».

 

FICHI SECCHI

Un' altra molecola di «lunga vita» (ne sono state studiate sette) è la «antocianina», che conferisce il colore rosso a molti ortaggi. È contenuta in abbondanza in un altro classico delle feste: cioè i fichi secchi che, pur essendo anche ricchi di potassio, calcio, fibre e polifenoli, sono penalizzati perché considerati ipercalorici. In realtà contengono 11,2 grammi di zuccheri per etto contro gli 11,3 delle mele rosse, per un totale di 47 kcal per 100 grammi contro i 44 delle mele. La porzione smart è di un fico secco (o due) ogni tanto.

 

Infine, frutto natalizio tipico, anche le melagrane sono ricche di «antocianine» e altri composti che in questo caso aiutano la flora intestinale e hanno capacità antinfiammatorie, anticancro e antimicrobiche. In più, giovano alle mucose della vescica, prevenendo la cistite. Si mangiano al naturale o spremute, purché il succo sia privo di aggiunte. La «dieta Smartfood» consiglia di non superare la dose di un bicchiere al giorno (200 millilitri), in sostituzione di una porzione di frutta fresca.

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