olimpiadi invernali in cina

AVETE MAI SENTITO PARLARE DI OLIMPIADI INVERNALI ORGANIZZATE IN UN LUOGO CHE NON HA LA NEVE? PREPARATEVI A VEDERLE TRA MENO DI TRE SETTIMANE IN CINA – SU YANQING, CHE OSPITA LO SCI ALPINO, IL BOB, LO SLITTINO E LO SKELETON, L’ANNO SCORSO SONO CADUTI DUE CENTIMETRI DI NEVE E QUEST’ANNO SERVIRANNO 300 CANNONI SPARANEVE E UNA QUANTITÀ D’ACQUA IMPRESSIONANTE PER RICOPRIRE DI BIANCO LE PISTE...

DAGONEWS

 

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Avete mai sentito parlare di Olimpiadi invernali che non avevano neve? Se qualcosa riassume lo sconcerto per i controversi Giochi cinesi che iniziano tra meno di tre settimane, forse è l'assenza dell'unico elemento centrale dell'evento.

 

Una statistica significativa è che tra gennaio e marzo dello scorso anno, la sede della competizione presso il National Alpine Ski Center di Yanqing, a circa 80 chilometri a nord-ovest della capitale, Pechino, aveva solo 2 cm di neve, meno di Londra o Madrid.

 

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E le immagini dei luoghi raccontano la storia. Il nuovo centro nazionale per il salto con gli sci è sicuramente impressionante e si trova incongruamente in un paesaggio arido di colline marroni. Non di certo un paesaggio alpino.

Per quanto riguarda la pista da snowboard, è stata costruita nel cuore della zona industriale rivestita di cemento della città, su cui si affacciano le imponenti torri di raffreddamento di un'antica acciaieria.

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Le discutibili decisioni del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nell'assegnazione dei Giochi non sono una novità. Né lo è la neve artificiale, che è stata spesso utilizzata per il rabbocco delle piste sin dalle Olimpiadi invernali del 1980 a Lake Placid, nello Stato di New York. Per i Giochi del 2014 nella località russa di Sochi, l'80% della neve era finta.

 

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Ma Yanqing, che ospita lo sci alpino, il bob, lo slittino e lo skeleton, porterà la quantità di neve finta a livelli mai visti prima. Verrà usata un’ingente quantità d’acqua e 300 cannoni sparaneve, nonostante la regolare carenza d’acqua nella zona. E se gli atleti non sembrano preoccupati, c’è chi solleva questioni sui diritti umani violati in Cina e sulle mancate informazioni sulla pandemia.

 

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