rapina pistola puntata

LATINA DI SANGUE - UN AVVOCATO DI 47 ANNI SPARA E AMMAZZA UN LADRO NEL GIARDINO DI CASA - “HO VISTO UNO DEI BANDITI INFILARE LA MANO IN TASCA E HO AVUTO PAURA. HO SPARATO MOLTI COLPI MA NON VOLEVO UCCIDERE” - LA VITTIMA, UN NAPOLETANO 41ENNE, COLPITO ALLA SCHIENA FORSE DA 8 COLPI DI PISTOLA

Michele Marangon per il Corriere della Sera

 

ladri

Un avvocato di 47 anni sorprende i ladri a casa del padre spara con la pistola regolarmente detenuta e uccide uno dei rapinatori. È successo ieri in via Palermo a Latina, zona residenziale del capoluogo pontino con palazzi signorili, poco trafficata, posto ideale per tentare il colpo da parte di un qualsiasi topo d'appartamento.

 

Stavolta, però, l' allarme in casa ha innescato la reazione che ha portato alla morte di uno dei rapinatori in un contesto che ha molti aspetti ancora tutti da chiarire. Domenica pomeriggio alle 16,30 il proprietario di un appartamento al civico 60 riceve la segnalazione di una possibile intrusione dal dispositivo installato a casa: chiede al figlio di andare a vedere cosa sta succedendo.

 

PALAZZINA DEL FURTO LATINA 2

In un attimo Francesco Palumbo arriva sul posto trovandosi davanti tre ladri, uno a fare da palo nel giardino condominiale, gli altri due a tentare il colpo. C' è una scala appoggiata al balcone, è quella che hanno usato i rapinatori per raggiungere la finestra dell' appartamento preso di mira.

 

Palumbo è armato e, secondo quanto avrebbe riferito alla polizia, ha pensato che anche i ladri lo fossero: uno di loro infatti mette mano alla tasca come per estrarre un' arma. Gesto accompagnato da una minaccia verso l' uomo accorso per difendere l' appartamento del padre, anche lui avvocato.

 

Da qui la reazione del 47enne: alcuni colpi sparati alla cieca -- forse otto - due dei quali colpiscono uno dei ladri che non fa in tempo a scappare. Era proprio la «sentinella», un quarantunenne napoletano - jeans, maglioncino leggero e scarpe da ginnastica - che è spirato in pochi attimi.

PALAZZINA DEL FURTO LATINA

 

Non pare che i ladri abbiano a loro volta sparato, e non vi sono tracce che possano fare pensare al ferimento di altri individui oltre alla vittima. Nella zona di via Palermo risiedono molti avvocati (tanti proprio della famiglia Palumbo).

 

Nel via vai di fronte casa si apprende che nell' ultimo periodo le visite dei ladri in zona sono state frequenti. Anche la villa in cui risiede Francesco, dicono alcuni amici, era stata «visitata» di recente e così anche lui l' aveva difesa con allarmi e grate.

 

LADRI IN CASA

Dopo circa due ore Francesco Palumbo è stato portato in questura, affrontando la stampa e qualche curioso, con il cappuccio della felpa a coprire il viso. «Ho visto uno dei ladri infilare la mano in tasca ed ho avuto paura, preso dal panico ho sparato molti colpi, ma non volevo uccidere nessuno», ha spiegato l' avvocato.

 

Mentre il medico legale Tommaso Cipriani offre una prima ricostruzione: la vittima è stata raggiunta da due colpi all' emitorace sinistro, mentre era di schiena. Un foro di uscita si trova all' altezza dell' ascella, i colpi sarebbero stati sparati da una distanza di circa dieci metri.

 

PISTOLA

Dettagli che disegnano un altro scenario rispetto alla versione fornita da Palumbo. Una vicenda destinata a riaccendere le polemiche sulla legittima difesa che «in casa propria va sempre garantita», affermano la vicepresidente dei deputati della Lega, Barbara Saltamartini, e Francesco Zicchieri, coordinatore regionale di «Noi con Salvini».

 

«Se lo Stato non garantisce la sicurezza ai cittadini è giusto che almeno tra le mura di casa propria ci si possa difendere. Non è accettabile che i cittadini siano ostaggio di criminali e delinquenti».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...