fiorello palazzo bernardo venezia

IL BALLO DEL MATTONE DI FIORELLO: PIU’ CHE A SANREMO MEGLIO CHE LO SHOWMAN PENSI A VENEZIA E ALLE BEGHE CONDOMINIALI DI CA’ BERNARDO IN CUI HA CASA - UNA GUERRA INTESTINA È SCOPPIATA DUE ANNI FA TRA GLI INQUILINI DEL PALAZZO PER UN ASCENSORE – COME SE NON BASTASSE, L’EDIFICIO ACCANTO, PALAZZETTO FAVARO, E’ A RISCHIO CROLLO - IL COMUNE DI VENEZIA IN QUESTI GIORNI METTERÀ IN PIEDI NUOVAMENTE UN CANTIERE PER…

Giorgia Zanierato per corrieredelveneto.corriere.it - Estratti

 

FIORELLO VENEZIA

Due palazzi affacciati sul Canal Grande, legati dalla stessa storia secolare e dalle stesse mura che li rendono un unico «super condominio», ma separati dalle beghe tra inquilini per la loro salvaguardia. Palazzo Bernardo, un edificio quattrocentesco a due passi da campo San Polo a Venezia, con due porte d’acqua e un prezioso cortile neogotico, in cui hanno trovato casa modelle, designer, fotografi, avvocati originari di ogni parte del mondo, oltre al noto showman Rosario Fiorello.

 

 E il suo «vicino difficile», Palazzetto Favaro, di proprietà di alcuni nobili francesi, il cui solaio è già crollato, le cui capriate del tetto stanno cadendo a pezzi così come le pareti interne e la facciata, tant’è che venerdì 19 aprile il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha ordinato agli inquilini dei palazzi a fianco e di fronte di lasciare le loro case fino a che il Comune non avrà completato i lavori di messa in sicurezza del palazzo pericolante.

 

 

ca'bernardo venezia fiorello

La convivenza tra i due palazzi in uno stesso maxi-spazio non è mai stata delle più facili, e a complicare la situazione restano i rancori legati ad un’aspra guerra intestina scoppiata due anni fa tra gli inquilini di Palazzo Bernardo per un ascensore. 

 

(...)

Dopo un’assemblea di condominio infuocata, a gennaio del 2022 i proprietari degli appartamenti di Palazzo Bernardo avevano scelto di mettere in cantiere l’ascensore, concorde anche Fiorello, ma la designer Gaby Wagner assieme al marito, l’avvocato Jean Marie de Gueldre, avevano impugnato quel via libera a procedere bloccandone di fatto la realizzazione.

 

Qualche mese più tardi un nuovo imprevisto ha fatto esplodere la guerra legale contro i proprietari negligenti del vicino palazzetto Favaro. I nobili francesi a cui appartiene non si sono mai preoccupati di fare quelle manutenzioni indispensabili per far sì che l'edificio resti in piedi, e infatti ha iniziato a cedere

 

 

fiorello palazzo bernardo

 Il Comune di Venezia è dovuto intervenire con puntelli provvisori per evitare crollasse, inviando poi «il conto» dei cantieri in Francia a quei proprietari che per questo hanno deciso di rivolgersi al Tar del Veneto. Secondo loro sostenere le spese spettava anche agli abitanti del palazzo confinante, dato che assieme formano un solo, grande condominio.

 

Della stessa opinione non è stato il Tribunale che ha dato loro torto, respingendo il loro ricorso e costringendoli a pagare da sé gli interventi di salvaguardia avviati dal Comune.

 

Da allora la situazione non ha fatto che aggravarsi, dato che manutenzioni non ne sono state più fatte. Il Comune di Venezia in questi giorni metterà in piedi nuovamente un cantiere per salvare il palazzetto dal tracollo, ma questa volta non basteranno delle semplici puntellature: gli interventi si protrarranno dai 30 ai 60 giorni. Con il rischio che la cifra da presentare ai proprietari sia più salata,

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO