"URLAVANO: 'BASSETTI SEI UNA MERDA, TI SPACCHIAMO LA FACCIA'" - LA MOGLIE DELL’INFETTIVOLOGO RACCONTA L’AGGRESSIONE SUBITA DAI NO VAX SABATO SERA A GENOVA DURANTE L’APERITIVO: “ERO TERRORIZZATA, ERANO UNA VENTINA, SETTE LI HANNO IDENTIFICATI. HO TIMORI PER I NOSTRI FIGLI”. PERCHE’ IN QUEL MOMENTO LA SCORTA NON C’ERA? “PENSAVAMO DI STARE VIA POCO. CI SIAMO DETTI, NON L’AVVERTIAMO. È STATA UNA LEGGEREZZA”
Riccardo Bruno per corriere.it
Signora, ha avuto paura?
«Ero terrorizzata. Erano a una decina di metri da noi, ci insultano, facevano cori, gridavano contro mio marito: “Bassetti sei una m...”, “Vattene da Genova”, “Ora veniamo e ti spacchiamo la faccia”. Poi hanno minacciato di avventarsi su di noi, e altri facevano la scena a tenerli. Tremavo, ho avuto paura che volessero picchiarci veramente».
Chiara Milano-Vieusseux è la moglie di Matteo Bassetti , infettivologo e primario all’Ospedale San Martino di Genova. Sabato sera erano in centro città, stavano prendendo un aperitivo a un bar quando si sono trovati davanti quella ventina di persone. «Eravamo andati a prendere del sushi per nostro figlio Dante che era in ospedale ricoverato. Dovevamo aspettare venti minuti, così abbiamo pensato di sederci ad un bar e prendere un aperitivo».
Suo marito ha la scorta per le minacce ricevute in passato. In quel momento non c’era?
«Pensavamo di stare via poco. Ci siamo detti, non l’avvertiamo. È stata una leggerezza».
Avete capito chi erano?
«Matteo ha chiamato subito la polizia. Sono stati identificati in 7, sono no vax, probabilmente uno strascico della manifestazione che c’era stata prima, come ogni sabato, da 43 settimane».
I no vax sono particolarmente attivi a Genova.
«Io credo che ognuno possa avere le proprie idee, può essere contrario al vaccino o al green pass, ma deve manifestarlo in modo civile. Capisco se si chiede l’autorizzazione a farlo durante un convegno o la presentazione di un libro, ma non si possono aggredire le persone così al bar, ledere la loro libertà. Non capisco questo odio gratuito contro la scienza e chi la rappresenta. E poi non è mio marito a decidere le leggi, dà solo dei consigli».
Com’è cambiata la vostra vita in questi ultimi due anni?
«È assurdo che un medico, solo perché si è esposto a parlare del Covid, debba andare in giro con agenti armati. Come un pentito di mafia oppure un magistrato che rischia per le sue indagini. È incredibile la situazione che si è creata in Italia. E devo dire che la Digos sta facendo un lavoro esemplare, ha identificato centinaia di persone, fatto perquisizioni e sequestri. Poi però tutte queste denunce non portano a nulla».
Avete due figli. Ha paura per loro?
«Sì. Il piccolo ha 13 anni, va in giro con gli amici con lo skate, e io sto in apprensione. Una volta si è impaurito, si è trovato in mezzo a una manifestazione in cui gridavano di tutto contro il padre. Si è avvicinato ai poliziotti e ha cercato protezione: “Io sono il figlio di Bassetti” gli ha detto. Al grande una supplente a scuola ha iniziato a insultare il padre. Una volta mi ha detto che forse era meglio cambiare cognome e prendere il mio, non sono cose che fanno stare bene».
A suo marito ha mai rimproverato la tanta visibilità?
«A lui piace andare in tv, lo ha riconosciuto. Gli piace fare divulgazione, spiegare cosa sta succedendo, e quando sei disponibile poi ti chiamano tutti. Però sta pagando uno scotto altissimo. Per esempio dicono che ha fatto i soldi, e invece a tutte le trasmissioni ha sempre partecipato gratuitamente».
Mi raccomando, evitate in questo periodo di comprare una villa come ha fatto Crisanti.
(Sorride) «Questo è poco ma sicuro. Lo sa che a Natale abbiamo messo le lucine in giardino e sui social hanno scritto che avevamo le luminarie perché eravamo diventati ricchi?».