beppe grillo chiesa dell'altrove

GRILLO NON SA PIU’ COME ATTIRARE L'ATTENZIONE: ORA VA IN CERCA DI “APOSTOLI” – BEPPE-MAO HA MESSO IN RETE IL SITO DELLA  FANTOMATICA “CHIESA DELL’ALTROVE”, HA PUBBLICATO L’ATTO FONDATIVO DEL SUO NUOVO CREDO E UN VOLUME CON I RITUALI, GLI ESORCISMI, I SIMBOLI DELLA NUOVA RELIGIONE – UN TESTO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE E FUMOSO: “GLI ATTI DI REDENZIONE DEVONO ESSERE IMPRONTATI ALLA RIMOZIONE DEI MALI CHE INTOSSICANO GLI ANTIVATAR...”

Estratto dell'articolo di Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”

 

beppe grillo durante il suo spettacolo io sono il peggiore

«Il nostro universo potrebbe non essere l’unico, ma solo uno fra molti universi paralleli. Tutto questo ci porta a pensare che l’umanità sia davvero poca cosa rispetto alla Realtà delle ultime rappresentazioni di scienza. Dunque la Realtà religiosa deve per forza trovarsi Altrove». Scrive così Beppe Grillo per spiegare di cosa si è messo alla ricerca fondando la Chiesa dell’Altrove.

 

Prima ha messo in rete il sito, poi ha pubblicato l’atto fondativo del suo nuovo credo che ha lanciato durante il suo nuovo tour che stasera fa tappa al teatro Brancaccio di Roma (dove potrebbero spuntare Giuseppe Conte e Alessandro Di Battista).

Ora ecco dispiegati, in un agile volumetto intitolato appunto «L’Altrove», i rituali, gli esorcismi, i simboli della nuova religione.

 

Il marchio è una A stilizzata come fosse il traliccio di un’antenna. Ma c’è anche, con un rimando a scherno dell’iconografia cristiana, una «corona di spinotti che l’Elevato indossa per testimoniare le sue Connessioni».

 

i simboli della chiesa dell'altrove di beppe grillo

[…] Grillo si esprime come un santone (o un guru). Un esempio? «Altrove tutte le domande “sbagliate” sono “giuste” e tutte le risposte “giuste” sono “sbagliate”». È il classico paradosso grillino a cui è chiamato a conformarsi il fedele della neoreligione. «L’approccio migliore per intraprendere questo viaggio è quello dei dilettanti e degli stravaganti, non quello dei sedicenti esperti e ottimati». […]«Un Elevato fra gli architetti disse che “meno” è “più”. Ma “meno” è anche “cura”. Per vivere meglio, dunque, dobbiamo smettere di chiederci cosa vogliamo e iniziare a chiederci cosa non vogliamo».

 

[…] La risposta, secondo il padre del M5S, non può che essere la Chiesa dell’Altrove fondata «a mezzogiorno del solstizio d’inverno dell’anno 2022 dell’Era Volgare» (anche se è precisato che non vi è incompatibilità con «le Chiese delle altre religioni»).

 

La guida l’Elevato e si fonda su un ministero dell’Altrove che è costituito dagli Altrovatar che «presiedono le leggi, l’apostolato e l’amministrazione della Chiesa dell’Altrove in Terra». Si può aderire in via volontaria (sottoponendosi ad almeno tre rituali) o involontaria (subendo tre esorcismi). Tra i primi ci sono il «bendaggio», la «rottura dello specchio», la «lapidazione» e la «resurrezione».

 

BEPPE GRILLO - CERCASI GESU

Quanto ai secondi, «gli atti di redenzione devono essere improntati alla rimozione dei Mali che intossicano gli Antivatar». Chi supera gli uni o gli altri ottiene la «patente» (con un meccanismo a punti, come fosse quella di guida...). Dopodiché dovrà perseguire i progetti della Chiesa che sono «delle comunità e non degli individui».

 

beppe grillo durante il suo spettacolo io sono il peggiore al teatro nazionale a milano 3

[…] Resta da chiedersi chi potrà aderire alla nuova Chiesa, quali le qualità che devono avere i fedeli. Anche in questo caso Grillo gioca su cosa bisogna «non essere». E via con un lungo elenco di aggettivi negativi: «Avidi, ostentati e volgari», ma anche «bugiardi, furbi e traditori» così come «poveri miserabili e vili».

beppe grillo durante il suo spettacolo io sono il peggiore al teatro nazionale a milano 4beppe grillo durante il suo spettacolo io sono il peggiore al teatro nazionale a milano 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...