BERGOGLIO, BADA A COME PARLI! – MERCOLEDÌ IL PAPA HA AVUTO LA BELLA IDEA DI CONDANNARE L’ATTACCO IN CUI È MORTA DARYA DUGINA, DEFINENDOLA “POVERA RAGAZZA INNOCENTE VITTIMA DELLA GUERRA” E GLI UCRAINI SI INCAZZANO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI KULEBA: “SIAMO PROFONDAMENTE DELUSI DALLE SUE PAROLE”. KIEV HA CONVOCATO IL NUNZIO APOSTOLICO: “DALL’INIZIO DELL’INVASIONE IL PONTEFICE NON HA MAI PRESTATO PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE VITTIME SPECIFICHE DELLA GUERRA. SPERIAMO CHE IN FUTURO LA SANTA SEDE EVITI DICHIARAZIONI INGIUSTE”
BERGOGLIO IN CANADA CON IL COPRICAPO TRADIZIONALE DEGLI INDIGENI
1 - UCRAINA: KULEBA, PROFONDAMENTE DELUSI DA PAROLE PAPA
(ANSA) - "L'Ucraina è profondamente delusa dalle parole del Pontefice, che confrontano ingiustamente l'aggressore e la vittima. Allo stesso tempo, la decisione di Papa Francesco di menzionare nel contesto della guerra russo-ucraina la morte di una cittadina russa sul territorio della Russia, con la quale l'Ucraina non c'entra niente".
È quanto ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Nunzio a Kiev, mons. Visvaldas Kulbokas. Lo riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede.
Il 25 agosto il Nunzio Apostolico in Ucraina Visvaldas Kulbokas è stato invitato al Ministero degli Affari Esteri d'Ucraina - riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede - riguardo alle parole di Papa Francesco, pronunciate durante l'udienza generale del 24 agosto, Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina e giorno che coincide con sei mesi dall'invasione armata su vasta scala della Russia in Ucraina.
Il Ministero degli Affari Esteri d'Ucraina ha anche richiamato l'attenzione del Nunzio Apostolico sul fatto che, "dall'inizio dell'invasione su vasta scala della federazione russa in Ucraina, il Pontefice non ha mai prestato particolare attenzione alle vittime specifiche della guerra, tra cui 376 bambini ucraini morti per mano degli occupanti russi". "Il Ministero degli Affari Esteri ucraino ha espresso la speranza che in futuro la Santa Sede eviti dichiarazioni ingiuste che causano delusione nella società ucraina", riferisce l'ambasciata.
2 - L'UCRAINA CONVOCA IL NUNZIO APOSTOLICO PER LE FRASI DEL PAPA SU DUGINA
Non sono piaciute a Kiev le parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della morte di Darya Dugina, figlia dell'ideologo della Russia nazionalista Alexander Dugin, rimasta uccisa nell'esplosione della sua auto, episodio sul quale prosegue lo scambio di accuse tra Russia e Ucraina.
Nel commentare la morte di Dugina, Bergoglio aveva parlato di "vittime innocenti" che fanno le spese delle guerre. Espressione poco gradita all'Ucraina, che già aveva avuto modo di manifestare il suo dissenso per la controversa figura della figlia del filosofo della "Grande Russia". Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba: "Profondamente delusi".
"L'Ucraina è profondamente delusa dalle parole del Pontefice, che confrontano ingiustamente l'aggressore e la vittima." Con queste parole il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba ha motivato la decisione di convocare il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Visvaldas Kulbokas, a proposito del recente commento del Pontefice sulla morte di Dugina.
"Abbiamo studiato attentemente le parole di Papa Francesco", ha detto Kuleba, "e la di menzionare nel contesto della guerra la morte di un cittadino russo sul territorio della Russia, con la quale l'Ucraina non ha nulla a che fare, provoca incomprensioni".
"Dall'inizio dell'invasione, il pontefice non ha mai prestato particolare attenzione alle vittime specifiche della guerra, tra cui 376 bambini ucraini morti per mano degli occupanti russi", ha sottolineato il ministro. Che ha concluso: "Spero che in futuro la Santa Sede eviti dichiarazioni ingiuste che causano delusione nella nostra società".
aleksandr dugin al funerale della figlia darya dugina 5
3 - PAPA FRANCESCO SU DARYA DUGINA: "PAGANO GLI INNOCENTI", UN CASO INTERNAZIONALE
Si solleva un caso per le parole commosse di Papa Francesco riguardo alla morte di Darya Dugina, la figlia dell'ideologo putiniano Aleksandr Dugin uccisa da un'autobomba in un attentato nella notte tra sabato e domenica scorse a Mosca.
Al temine dell'udienza generale, Bergoglio rivolge nuovamente il proprio pensiero all'Ucraina, chiedendo "che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il rischio di un disastro nucleare a Zaporizhzhia".
Il Pontefice lancia un appello per "i prigionieri, soprattutto quelli che si trovano in condizioni fragili". "Chiedo alle autorità responsabili di adoperarsi per la loro liberazione", queste le parole di Francesco, che invita a non rassegnarsi "a tanta crudeltà, a tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia - afferma Bergoglio -, e nessuno in guerra può dire 'io no, non sono pazzo'. La pazzia della guerra".
Il Papa parla anche della morte di Darya Dugina in un attentato. "Penso alla povera ragazza volata in aria per una bomba sotto il sedile della macchina a Mosca - continua il Pontefice -, gli innocenti pagano la guerra, gli innocenti. Pensiamo a questa realtà e diciamoci l'un l'altro la guerra è una pazzia. E coloro che guadagnano con la guerra, con il commercio delle armi, sono dei delinquenti che ammazzano l'umanità".
"Il discorso del Papa - il commento a caldo di Andrii Yurash, ambasciatore ucraino presso la Santa Sede - è stato deludente e mi ha fatto pensare a molte cose: non si può mettere nella stessa categoria aggressore e vittima, stupratore e stuprato. Come è possibile chiamare innocente uno degli ideologi dell'imperialismo russo? Lei (Darya Dugina, ndr) è stata uccisa dai russi" che ora ne fanno una "vittima sacra" da usare come "scudo".
Per Kiev, aggiunge l'ambasciatore ucraino a Roma Yaroslav Melnyk, la Dugina "non significava nulla. Credetemi, per la stragrande maggioranza degli ucraini, il suo nome è diventato noto solo dopo la sua morte. Questa persona non ha significato nulla per l'Ucraina, ma le accuse contro l'Ucraina sono abbastanza attese".
rilievi dell esercito sul luogo dell attentato a darya dugina
"In linea di principio - conclude riguardo alla pista della presunta killer, una ragazza ucraina vicina al Battaglione Azov già identificata e scappata all'estero -, non c'è nulla di nuovo per noi in questa situazione: un flusso infinito di bugie, accuse fabbricate e falsificazioni. In due giorni in Russia è stato rivelato l'omicidio di Dugina e, ad esempio, per 16 anni non sono stati in grado di trovare gli assassini di Anna Politkovskaya", la giornalista russa oppositrice del Cremlino uccisa nel 2006.
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