joe biden xi jinping navi militari portaerei cavour nave morosini

BIDEN USA LE NAVI ITALIANE PER LANCIARE UN MESSAGGIO A XI – IL CAPO DI STATO MAGGIORE AMERICANO, MARK MILLEY, HA CHIESTO AIUTO ALL’ITALIA PER DISSUADERE LA CINA DA UNA POSSIBILE  INVASIONE DI TAIWAN E PER FRENARE L’ESPANSIONISMO DI PECHINO. E ROMA HA RISPOSTO AVVIANDO NUOVI PATTUGLIAMENTI NAVALI E MISSIONI MILITARI NELLA REGIONE INDO-PACIFICA – LA “MOROSINI” È GIA’ IN VIAGGIO, MENTRE LA PORTAEREI “CAVOUR” SALPERA’ A FINE ANNO

Estratto dell'articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

MARK MILLEY

Gli Stati Uniti chiedono aiuto all’Italia per dissuadere la Cina dalle velleità di invadere Taiwan e in generale per frenare l’espansionismo di Pechino, e Roma risponde avviando nuovi pattugliamenti navali e missioni militari nella regione indo-pacifica. Sommata alle sollecitazioni per non rinnovare l’accordo sulla Nuova Via della Seta, recapitate al ministro dell’Economia Giorgetti durante i vertici di primavera di Fmi e Banca Mondiale, la richiesta conferma come la sfida geopolitica epocale lanciata dalla Repubblica popolare all’Occidente sia la priorità di Washington, sul piano politico, economico, tecnologico e militare. L’obiettivo non è ripetere l’Ucraina, ma convincere Xi Jinping a evitare avventure simili a quelle dell’alleato Putin.

 

pattugliatore morosini

Quando nei giorni scorsi il capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone è andato a Washington per incontrare l’omologo Mark Milley, ovviamente si è parlato della riunione di Ramstein del gruppo di contatto per aiutare Kiev, dove l’Italia dà un supporto significativo alle difese aeree.

 

Guardando più lontano, però, il capo delle forze armate americane ha detto di essere molto preoccupato dalle manovre a Taiwan, anche perché Xi ha ordinato ai suoi militari di essere pronti a invadere l’isola entro il 2027.

 

la portaerei cavour

Milley, forse preoccupato anche dalle recenti uscite del presidente francese Macron dopo la sua visita a Pechino, ha sottolineato che per prevenire un’escalation è necessario mandare un messaggio unitario da parte di tutti gli alleati, sul piano politico e militare.

 

[…] Questo perché ce lo chiedono alleati come Giappone, Corea del Sud, Filippine, Australia; ma la stessa India non è felice di vedere l’espansionismo cinese, come hanno sperimentato di recente la premier Meloni durante l’incontro a Nuova Delhi col collega Modi, e il ministro della Difesa Crosetto in Giappone.

[…]

 

la nave militare Morosini

All’inizio di aprile la Morosini, imbarcazione della classe Pattugliatori Polivalenti d’Altura, è salpata da La Spezia per un una campagna di cinque mesi in Estremo oriente. Toccherà 15 porti in 14 paesi diversi […]

 

La nave solcherà il Mar Cinese Meridionale, dove Pechino sta costruendo da tempo basi, per riaffermare il principio della libertà di navigazione nelle acque internazionali, ma farà da avanguardia per una missione più ampia.

 

la portaerei cavour

Infatti è stato il sottocapo di Stato Maggiore della Marina italiana, Giuseppe Berutti Bergotto, ad annunciare il 14 marzo da Milano che «tra fine 2023 e inizio del 2024, la nostra Marina invierà una squadra portaerei nella regione dell’Indo-Pacifico per operare con gli alleati. Navigherà fino al Giappone. La formazione comprenderà la portaerei Cavour e il suo naviglio di scorta, cioè un cacciatorpediniere, una fregata e un rifornitore di squadra».

IL GENERALE MARK MILLEY

 

Ovviamente queste missioni, oltre al valore strategico, ne hanno anche uno industriale, per mostrare ai vari Paesi i prodotti italiani che potrebbero comprare. L’impegno però è complessivo, perché la Nato ci chiede di andare oltre il “Mediterraneo allargato”. Perciò il Comando Operativo di Vertice Interforze ha già inviato una missione esplorativa a Seul e Tokyo, per definire la possibile partecipazione ad esercitazioni terrestri con nuclei delle forze speciali, ma anche un tour dei nostri F35 da condurre entro la fine dell’anno in Giappone, Corea e Singapore. […]

xi jinping esercitazioni militari cinesi taiwan joe biden esercitazioni militari taiwan esercitazioni caccia cinesi

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…