naldini

“ASSASSINA, MERITI L’ERGASTOLO” - IL TRIBUNALE DI FACEBOOK HA GIA’ CONDANNATO LA MAMMA DELLA BIMBA MORTA DOPO ESSERE STATA DIMENTICATA IN AUTO - LEI ORA E’ INDAGATA PER OMICIDIO COLPOSO – “È UNA BRAVA MAMMA ATTENTA E PREMUROSA”, GIURANO GLI AMICI…

Simona Bertuzzi per Libero Quotidiano

 

I commentatori del web, chi sono loro per giudicare. Non lo diciamo per un improvviso anelito cristiano ma perché siamo stanchi delle loro facce tronfie, delle loro scritte ignoranti e del loro malanimo che vomita sentenze e sputa veleno ad ogni clic. Contano nulla e si sentono giudici delle nostre vite. Entrano nelle loro stanzette sicure, si nascondono dietro lo schermo rassicurante di un pc, e poiché hanno quasi sempre esistenze sbiadite e nulla di interessante da raccontare prendono a prestito le tragedie degli altri e le imbavagliano in giudizi che pesano come macigni.

 

ILARIA NALDINIILARIA NALDINI

Ieri si sono intrufolati impunemente, pavidamente e immoralmente nella vita di Ilaria, la mamma di Arezzo di 38 anni che l' altro giorno ha dimenticato la sua piccola Tatiana in auto e la piccola Tatiana è morta sotto il sole cocente di primavera dopo ore di agonia e pianti strazianti. Non si muore a primavera quando si è così piccini. Ci volevano silenzio, rispetto, tempo per riflettere, mettere insieme tutti quanti i cocci di esistenze che sono un groviglio di impegni, un saltimbanco tra i doveri e le responsabilità, il lavoro d' ufficio e l' impegno meraviglioso di mamma.

 

È morta una bimba di 16 mesi, zitti tutti voi che guardate. Invece facebook è impazzito, ha sentito l' odore del sangue e di tre vite triturate.

 

Il più moderato ha scritto che «30 anni fa non succedevano queste cose, c' è troppa frenesia, troppe cose per la testa, i giovani vogliono fare le mamme senza rinunciare al lavoro, alla palestra, al botulino (ma che c' entra il botulino?), devi rinunciare a qualcosa altrimenti la testa scoppia». Una sua degna comare invece si è spinta un po' più in là: «Le mamme di un tempo non ci avrebbero mai abbandonato, perché loro vivevano per noi, basta con questa assoluzione indiscriminata Ma di chi c...zo è la responsabilità? Meno male che la legge non fa sconti per nessuno».

 

Una donna si indigna: «Ma stiamo scherzando, come si fa a dimenticare un essere umano in macchina, non è un oggetto.. fate tanta merda quando si maltrattano gli animali e poi si dimenticano gli esseri umani in auto».

 

Verrebbe voglia di pubblicarli tutti i nomi degli assalitori, le loro facce, i loro profili insulsi, magari postano benevolenza e amore cristiano a Natale e poi sputano vendetta sulla mamma perduta e distrutta di Terranuova.

 

Fateci caso voi che leggete il web. Mentre qualcuno tenta di tamponare la falla - «siete proprio cattivi, basta insultare questa giovane donna, è una mamma distrutta, capite il dolore, è una patologia, è il vuoto della mente» - c' è sempre la rabbia degli altri che si autoalimenta: «Ha ucciso e tanto basta per essere condannabile», «perchè difendete questa assassina?», «devono darti l' ergastolo», «puoi dimenticare il cellulare, una borsa, ma non un figlio».

 

Chi sono loro per giudicare, lo diciamo d' un fiato e senza cedimenti. Sapete tutti come è andata. La donna era convinta di averla lasciata all' asilo la sua bella bimba. E invece la stava lasciando sul sedile posteriore di una Lancia Ypsilon. Poteva piangere Tatiana, fare un versetto dei suoi, ché le mamme vivono col pianto dei figli nelle orecchie, invece c' era un silenzio assordante nell' auto.

 

Dunque è scesa senza pensare, ha girato la chiave, è andata a passi svelti nel suo lindo ufficio di segretaria comunale di Castelfranco Pianisco. Poi ha parlato col sindaco, smistato le telefonate. La mente che incastrava gli impegni della giornata e l' unica informazione importante sedata, congelata, precipitata nel buio dell' abisso.

 

CASTELFRANCO DI SOPRA - AREZZO MAMMA CHE DIMENTICA FIGLIA IN AUTOCASTELFRANCO DI SOPRA - AREZZO MAMMA CHE DIMENTICA FIGLIA IN AUTO

«È una brava mamma», raccontano gli amici, «attenta e premurosa». «È una lavoratrice affidabile», raccontano i colleghi. Eppure mercoledì ha smesso di essere affidabile per la persona più importante. E quando è tornata in sé era già tardi. Ilaria è stata sentita fino alle 21 di sera dagli inquirenti.

Il pm l' ha indagata per omicidio colposo, oggi ci sarà l' autopsia della piccola, ma l' ipotesi dell' abbandono di minore è stata archiviata perché non è stato intravisto il dolo. Vergava la sua sentenza il popolo del web, mentre la mamma di 38 anni, finita e perduta insieme alla sua unica figlia, stava nell' ufficio del pm a raccontare una realtà cui lei stessa non credeva.

 

Poi Ilaria è tornata nella sua casa vuota, che certe stanze sono solo lande deserte appena manca un bambino, ha preso in mano il pupazzo rosa che le faceva ridere di notte, ha visto il pigiamino bianco sul fasciatoio.

Ha guardato in faccia il marito Adriano, a pezzi e perduto come lei, e poi la sua faccia straziata nello specchio.

Sarà l' esame psichiatrico a dire se è stata colpita da amnesia dissociativa mentre dimenticava Tatiana.

 

Lo ripetiamo: il mondo avrebbe dovuto levarsi di torno. Sarebbero dovuti restare solo gli amici, i parenti, la gente per bene di Castelfranco. Fanno 1952 anime, sapete, sotto la magnifica Torre del 300 che accoglie gli aretini e i turisti che vengono da lontano. E si sono tutte strette attorno a una famiglia straziata.

 

Anche il comune di Terranuova, dove vive la famiglia, ha pianto tutte le sue lacrime e il sindaco ha annullato la notte bianca. Una signora ha messo insieme i ricordi: «Stavo lavorando», ha raccontato, «mi hanno detto di chiamare il 118 perché c' era una bimba che stava male e sua madre che gridava. I soccorsi sono arrivati ma non c' è stato nulla da fare».

 

Già i soccorsi. Qualche solone del web se l' è presa anche con quelli: «La gente sentiva le lacrime e non interveniva», dice un post. Ma vi par vero? Basta non andiamo oltre, chiudete facebook e andatevene tutti.

 

MORTA LA BIMBA DIMENTICATA IN AUTOMORTA LA BIMBA DIMENTICATA IN AUTO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...