ponte di via stalingrado

LA VERITA' FA MALE, UNA MENZOGNA DI PIU' - A BOLOGNA UNO STUDENTE SI È SUICIDATO GETTANDOSI NEL FIUME RENO: AVEVA FATTO CREDERE ALLA PROPRIA FAMIGLIA CHE VENERDÌ AVREBBE DISCUSSO LA SUA TESI DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA MA IN REALTÀ NON DAVA UN ESAME DA TEMPO - NON È LA PRIMA VOLTA: NELLO STESSO PUNTO UN ANNO FA UN ALTRO RAGAZZO SI ERA AMMAZZATO PER LO STESSO MOTIVO...

R. Em. Per “il Messaggero”

 

POLIZIA VIA STALINGRADO

La laurea in Giurisprudenza, tanto attesa in famiglia, era un punto vuoto in quel libretto degli studi. Davanti a tutte quelle caselle senza esami dati, un ragazzo di Pescara di 23 anni non avrebbe retto. Il suo corpo senza vita è stato trovato nel fiume Reno, sotto al Pontelungo, a Bologna, verso le 7 di mattina dell'altro ieri.

 

PONTE DI VIA STALINGRADO 1

Una dramma spaventoso, con la famiglia pronta per la festa di laurea, ora distrutta dal dolore davanti alla morte improvvisa e inaccettabile di un giovane studente universitario, pieno di sogni e aspettative.

 

Il cadavere è stato ritrovato da alcuni operai di un cantiere aperto da tempo per una ristrutturazione. Sul ponte, che è una delle principali vie di comunicazione della città, sono in corso lavori di consolidamento e quando il corpo è stato scoperto sono immediatamente intervenuti polizia, scientifica, vigili del fuoco e un'ambulanza del 118, ma per il ragazzo non c'era più nulla da fare.

PONTE DI VIA STALINGRADO

 

LE INDAGINI

Le forze dell'ordine hanno indagato a fondo su un punto del tratto del fiume dove c'erano un materasso abbandonato, con un lenzuolo bagnato, un masso e una macchia di sangue. Tutti elementi che hanno fatto agire con molta cautela, per ore, gli investigatori. Poi però dagli accertamenti è emerso altro, l'ipotesi di un suicidio.

 

Gli investigatori hanno sentito gli amici del ragazzo, i compagni di università e alcuni familiari, tutti avrebbero raccontato di un giovane buono e sempre disponibile, che aveva annunciato a parenti e amici di aver terminato il corso degli studi in Legge con successo e che stava per laurearsi, questo sarebbe emerso anche dall'analisi del cellulare scorrendo il contenuto dei messaggi.

Ponte di via Stalingrado

 

Pare avesse anche organizzato la festa di laurea. La discussione della tesi era prevista per venerdì e la famiglia aveva raggiunto il ragazzo a Bologna per assistere a un traguardo così importante. Gli accertamenti, effettuati anche presso gli uffici del corso di laurea, hanno fatto emerge altro sulla sua carriera universitaria, pare che il ragazzo non avesse dato tutti gli esami e che fosse ancora lontano dal conseguire la laurea. C'è chi dice che da tempo non dava un esame. L'arrivo del giorno della tesi, il dover raccontare la verità quando aveva annunciato la laurea e la sua fragilità potrebbero aver alzato nella sua mente un ostacolo insormontabile.

BOLOGNA UNIVERSITA'

 

IL PRECEDENTE

La procura ha comunque disposto nei prossimi giorni l'autopsia che stabilirà con certezza la causa del decesso. Il 9 ottobre di un anno fa, sempre a Bologna, aveva perso la vita un altro studente abruzzese di 29 anni, che si uccise gettandosi dal ponte di via Stalingrado: il giovane era iscritto a Economia al campus di Forlì e anche lui aveva invitato i genitori di Pescara alla discussione della tesi di laurea, ma in realtà aveva dato pochissimi esami. Prima l'invio di messaggi ad alcuni amici, poi il gesto estremo.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…