tav torino lione salvini di maio conte

LA BOMBA TAV SUL GOVERNO! IL 28 MAGGIO SCADONO I BANDI PER GLI APPALTI DA 2,3 MILIARDI - M5S-LEGA HANNO TRE MESI PER DECIDERE MA IL SOTTOSEGRETARIO GIORGETTI SCALPITA: "SI STA ANDANDO AVANTI PIANO PIANO..." - L’OPERA ATTRAE 90 AZIENDE DA 16 PAESI - IN FRANCIA LA TALPA CONTINUA A LAVORARE E L'UE HA PAGATO UNA TRANCHE DI CONTRIBUTI...

Maurizio Tropeano per “la Stampa”

 

TAV TORINO LIONE

Scomparsa dai radar della politica la Torino-Lione nel giro di una settimana tornerà al centro del confronto-scontro della maggioranza giallo-verde. A partire dal 23 maggio, infatti, iniziano a scadere i bandi per la presentazione delle manifestazioni di interesse per realizzare i lavori del tunnel di base.

 

I tre avvisi più importanti, che valgono complessivamente 2,3 miliardi, scadranno il 28 maggio, due giorni dopo le elezioni europee e le regionali del Piemonte i cui risultati saranno determinanti per disegnare eventuali nuovi equilibri tra Lega e M5S e il «peso» delle forze di opposizione.

 

Tav - Salvini Di Maio

In queste settimane, però, la macchina Tav non si è mai fermata. Per dirla con Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio, «il trattato è in vigore e procede, si sta andando avanti piano piano», ha spiegato durante la trasmissione tv Porta a Porta. E proprio in virtù di quel trattato, nei giorni scorsi l' Inea, l' Agenzia esecutiva per l' innovazioni e le reti, ha già messo a disposizione di Telt la tranche dei fondi europei, si tratta del 40% della spesa del 2019.

 

In Francia, poi, stanno andando avanti i lavori della galleria geognostica tra Saint Martin La Porte e La Praz dove, quando sarà realizzata la Tav, correranno i treni della nuova linea ferroviaria. La talpa Federica nell' ultimo mesi ha scavato circa 10 metri al giorno arrivando a quota 7800 metri sui 9000 previsti.

 

scontri con i no tav al corteo del primo maggio a torino 1

Costruttori italiani e francesi E poi Telt, su richiesta delle associazioni di categoria ha organizzato una serie di incontri che si sono svolti a Roma, il 15 aprile nella sede dell' associazione dei costruttori; a Parigi, il 24 aprile con la Federazione delle imprese dei lavori pubblici, e poi a Napoli, l' 8 maggio nell' ambito del World Tunnel Congress. Fonti dell' azienda fanno sapere che la pubblicazione degli avvisi di gara sulla Gazzetta ufficiale dell' Ue ha suscitato grande interesse. E infatti 93 imprese di costruzione, produttori di macchinari e fornitori provenienti da 16 nazioni hanno partecipato agli incontri informativi.

 

Ma chi sono queste aziende? All' incontro romano c' erano tra gli altri Pizzarotti, il gruppo De Eccher, Ghella e Cmc di Ravenna che stanno già lavorando a Saint Martin La Porte in un' associazione temporanea di imprese con i francesi di Spie Batignole (capofila) Sotrabas ed Eiffage. E poi Itinera, Costruzioni linee ferroviarie che ha come socio gli olandesi di Strukton Rail, il gruppo Mattioda.

giuseppe conte 2

 

Europei, asiatici e americani A Parigi, tra gli altri, oltre alle società che già lavorano nei cantieri della Torino-Lione hanno partecipato anche Vinci e Bouygues. A Napoli, invece, sono arrivate aziende da Spagna, Olanda, Svizzera, Gran Bretagna , 'Australia e Asia (Hong Kong, Malesia, Giappone, Corea).

LUIGI DI MAIO E LA TAV

 

Adesso resta da capire quante di queste imprese formalizzeranno il loro interesse anche se è probabile che si presentino raggruppamenti di imprese, in particolare italo-francesi.

Si vedrà. Quel che è certo è che dal 28 maggio La Torino-Lione tornerà ad essere al centro del confronto politico e il governo Conte dovrà prendere una decisione definitiva sulla Tav. La pubblicazione dei bandi di gara, infatti, non comporta automaticamente l' avvio dell' iter per l' assegnazione degli appalti. Roma e Parigi, infatti, dovranno autorizzare l' invio dei capitolati di gara.

 

La Francia vuole andare avanti con l' opposizione di Verdi, France Insoumise et Debout la France (neogollisti). Lega e M5S, se continueranno la loro esperienza di governo, dovranno trovare una sintesi, anche sulla Tav. In questo caso hanno almeno tre mesi di tempo per farlo. Telt, infatti, ha 90 giorni per verificare le manifestazione di interesse e fare la prima scrematura e poi chiedere il via libera dei governi.

scontri con i no tav al corteo del primo maggio a torino 9salvini tavsalvini giorgetti

 

DI MAIO NO TAVbeppe grillo no tavsalvini visita il cantiere tav di chiomonte 16salvini visita il cantiere tav di chiomonte 17SALVINI TAVsalvini tav

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…