BRUTTE NOTIZIE PER I RADICAL CHIC DI CAPALBIO: LA REGIONE TOSCANA HA DECISO DI PROIBIRE L'USO DI ACQUA POTABILE DELL'ACQUEDOTTO DEL FIORA PER RIEMPIRE LE PISCINE - LA PROTESTA DEGLI AGRITURISMI: "QUESTA ORDINANZA È IN CONTRADDIZIONE CON LA LEGGE CHE CI OBBLIGA AL RICAMBIO D'ACQUA PERIODICO, PER QUESTIONI D'IGIENE. LE PISCINE DELLE VILLE POSSONO ESSERE CONSIDERATE UNO SFIZIO, MA NOI CON LA NOSTRA CI LAVORIAMO" - LO STOP SARÀ VALIDO A PARTIRE DA…
Estratto dell'articolo di Filippo Fiorini per “la Stampa”
[…] La regione Toscana, attraverso l'Acquedotto del Fiora, ha deciso di proibire l'uso di acqua potabile per rabboccare le piscine, da giugno a ottobre di quest'anno. La misura interessa ville, villette e agriturismi, di cui le province di Siena e Grosseto […], sono piene […]
Per questo, l'associazione Cia Agricoltura ha chiesto di rivedere la norma, mentre i gestori delle strutture ricettive che si associano al reclamo, pensano anche al che fare: chi ricorrerà alle autobotti fornite dai privati, chi può attingere da un pozzo, chi valuta di costruire cisterne e chi non sa che pesci prendere, perché col sole e senz'acqua, la piscina a metà estate sarà secca.
[…] Dalla sezione senese della Cia, questa settimana il presidente Federico Taddei ha detto che: «C'è grande preoccupazione, perché a oggi non sarà possibile utilizzare l'acqua per le tante strutture in tutto il territorio. Considerato che ogni giorno il ricambio di acqua è dell'1-2%, in 4 mesi, il ricambio è pari a una vasca e mezzo. Questo è il minimo indispensabile per tenere una piscina con acqua pulita e fruibile. […]».
Davanti a questa prospettiva, Luca Savelli dell'agriturismo Bonello, spiega che i requisiti da rispettare per approvvigionare una piscina privata ad uso pubblico come la loro, sono tanti. «Esiste per esempio una legge che ci obbliga al ricambio d'acqua periodico, per questioni d'igiene e mi sembra che questa ordinanza ci entri in contraddizione». […]«Le piscine delle ville possono essere considerate uno sfizio, ma noi con la nostra ci lavoriamo».
L'opzione delle autobotti «è certamente impensabile, perché troppo costosa», mentre quella del pozzo «non garantirebbe gli standard di qualità dell'acqua che vogliamo offrire ai nostri clienti e che riceviamo invece dall'acquedotto», considera d'altra parte Diana Grandi, dell'agriturismo Villa Podernovo. Loro non hanno ancora ricevuto comunicazione ufficiale del divieto, ma stanno valutando di procedere così: «Riempire la piscina prima che entrino in vigore le restrizioni come abbiamo sempre fatto e poi cercare una soluzione che sia sostenibile», dal punto di vista dell'ambiente e degli affari, come per esempio installare delle cisterne. […]