evaldas rimasauskas

QUEST’UOMO HA FREGATO 120 MILIONI DI DOLLARI A FACEBOOK E GOOGLE – SEMBRA UNA BUFALA MA NON LO È: UN 50ENNE LITUANO SI È INVENTATO UNA MEGA FRODE TELEMATICA ED È RIUSCITO A FARSI PAGARE FATTURE E NOTE MILIONARIE DAI COLOSSI DELLA SILICON VALLEY – EVALDAS RIMASAUSKAS SI È SPACCIATO PER UN MANAGER DELLA TAIWANESE “QUANTA COMPUTER” ED È RIUSCITO A LANCIARE UN ATTACCO PHISHING IN CUI LE ULTRA TECNOLOGICHE AZIENDE SONO CADUTE COME PESCI…

Simone Cosimi per www.repubblica.it

 

Evaldas Rimasauskas

Lavori e forniture mai effettuate. Che tuttavia Google e Facebook hanno diligentemente saldato. Peccato che abbiano versato i soldi a chi non spettavano. Cioè a tale Evaldas Rimasauskas, un 50enne lituano che nel corso di un processo negli Stati Uniti si è appena dichiarato colpevole di frode telematica. Spacciandosi per un manager della taiwanese Quanta Computer, azienda informatica produttrice di laptop, ha lanciato un clamoroso attacco di phishing ai danni del management dei due colossi. Riuscendo a farsi pagare fatture e note per 23 milioni di dollari da Google nel 2013 e ben 99 da Facebook due anni più tardi. Un inganno colossale in cui sembra assurdo possano essere caduti i due big della Silicon Valley.

 

FACEBOOK

In particolare, i procuratori della corte distrettuale newyorkese di Manhattan sono convinti che l’uomo sia l’artefice del neanche troppo complesso schema alle spalle dell’operazione. E in particolare responsabile di aver creato l’infrastruttura attraverso la quale sono transitati i soldi, che venivano versati su istituti di credito in Lettonia e a Cipro su conti intestati allo stesso cervello della maxifrode. Ma l’architrave dell’inganno era un’altra Quanta Computer, società fake registrata in Lettonia, dai cui indirizzi email sono partite decine di richieste di pagamento a rappresentanti di Big G e del social network che di solito gestivano i rapporti con la vera Quanta Computer.

 

La frode del "bec": ecco di cosa si tratta

Evaldas Rimasauskas 1

Si tratta di una specifica tipologia di frode a base di phishing, ribattezzata 'bec', business email compromise. In sostanza, gli attaccanti chiedono denaro usando email credibili e mettendo nel mirino dipendenti di compagnie che lavorano con aziende estere alle quali effettuano pagamenti regolari. Magari attive nell’import-export. Ma non solo. Uno dei casi più celebri avvenne proprio in Europa, un paio di anni fa, quando il direttore della delegazione della Confindustria italiana presso l’Unione Europea effettuò un bonifico da più di mezzo milione di euro su un misterioso conto estero, dopo aver ricevuto una mail fasulla nella quale la sua superiore, nello specifico la direttrice generale, gli chiedeva di effettuare questo pagamento. Tutto, come detto, falso. Addio ai quattrini e anche al posto di lavoro dello sprovveduto dirigente.

 

Se l'email è contraffatta

GOOGLE

Un dramma, l’email spoofing (la contraffazione dell’indirizzo del mittente che trae in inganno il destinatario), che secondo l’Fbi sarebbe già costato diversi miliardi di dollari alle compagnie statunitensi. Fino allo scorso luglio, si parla di 12 miliardi solo a partire dal 2013, con un’impennata di fondi andati in fumo 2.200% tra il 2015 e il 2017. D’altronde ogni giorno circa 400 aziende sono vittime di questo tipo di tranelli: nella maggior parte dei casi a essere presi di mira sono gli addetti all’interno dello staff finanziario dell’azienda. A conferma della tesi che uno degli elementi più semplici da penetrare, anche nell’ambito del crimine informatico, è appunto il cosiddetto wetware, la parte umida della relazione uomo-macchina: cioè l’uomo e la sua psicologia.

 

MARK ZUCKERBERG FACEBOOK - VIGNETTA DI FARLEY KATZ SUL NEW YORKER

Tornando al caso di Google e Facebook, che sostengono di essere riuscite a recuperare una buona fetta di quei fondi, un’indagine di Fortune aveva provato come il cybercriminale oggi accusato di frode, riciclaggio di denaro e furto d’identità aggravato, fosse riuscito a costruire questo castello di false fatturazioni. A partire però, questo il dato essenziale, dalla banale operazione di phishing vista poco sopra. Ai danni di chi, in teoria, quegli argomenti dovrebbe conoscerli molto bene, visto che lavora ogni giorno per proteggere miliardi di utenti in tutto il mondo.

 

MARK ZUCKERBERG OCULUS

“Come Evaldas Rimasauskas ha ammesso oggi, ha messo in piedi uno sfacciato schema per derubare i gruppi statunitensi di oltre 100 milioni per poi stornare questi fondi in una serie di conti bancari in giro per il mondo – ha spiegato Geoffrey S. Berman, procuratore generale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York – Rimasauskas credeva di potersi nascondere dietro lo schermo di un computer dall’altra parte del pianeta mentre portava avanti questo sistema fraudolento ma, come ha imparato a sue spese, le braccia della giustizia statunitense sono lunghe e adesso lo attende un lungo periodo di tempo in prigione”. L’uomo, originario di Vilnius, venne infatti estradato negli Stati Uniti nell’agosto del 2017 e ora aspetta la sentenza che arriverà il prossimo 24 luglio. Come ha preventivato Berman, potrebbe costargli fino a trent’anni di galera.

googlegoogle evasione fiscale

Ultimi Dagoreport

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…