colin hall holland park school

BULLI IN CATTEDRA – BUFERA SUL PRESIDE DELLA "HOLLAND PARK", LA SCUOLA SECONDARIA DI LONDRA CONOSCIUTA NEGLI ANNI SETTANTA COME LA ETON SOCIALISTA: UN CENTINAIO DI EX STUDENTI HANNO DENUNCIATO IL CLIMA “TOSSICO E OFFENSIVO” DOVE LE UMILIAZIONI ERANO ALL’ORDINE DEL GIORNO. C’È CHI HA RACCONTATO DI MANIFESTI AFFISSI PER I CORRIDOI CON LE FOTO DEGLI STUDENTI CHE AVEVANO BRUTTI VOTI E DI URLA ECCESSIVE DEI PROF CHE VENIVANO COSTRETTI A USARE IL PUGNO DURO. ALCUNI INSEGNANTI SONO FINITI IN TERAPIA MENTRE I RAGAZZI…

Chiara Bruschi per "il Messaggero"

 

colin hall 3

Bullismo a scuola ma non dai compagni di classe. Bensì dagli insegnanti e dal preside Colin Hall, che ora è stato costretto a lasciare il suo ruolo. È questa l'accusa durissima di un gruppo di alunni ed ex professori della Holland Park, una scuola secondaria di Londra conosciuta negli anni Settanta come la Eton socialista per il numero elevato di famiglie di sinistra che iscrivevano qui i loro figli. In tempi più recenti è stata scelta anche dai conservatori come Michael Gove, ministro del governo Johnson, e John Bercow, ex speaker della Camera dei Comuni oggi laburista.

 

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Sotto la guida ventennale di Hall l'istituto era passato da Mediocre a Eccezionale nei giudizi di Ofted (l'agenzia governativa che vigila sulla qualità dei servizi educativi del Regno Unito). Un successo che lo aveva reso uno dei dirigenti scolastici più pagati del paese (280mila sterline l'anno) ma ora il suo sistema di leadership è finito nel mirino degli ispettori della Independent Schools Inspectorate che condurranno un'indagine interna.

 

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L'ALLARME A lanciare l'allarme un centinaio di ex studenti che con una lettera inviata al ministero dell'Istruzione hanno denunciato un clima «tossico e offensivo», dove le umiliazioni erano all'ordine del giorno in aula così come nelle sale insegnanti. Star Gaze, 21 anni, ha raccontato la sua esperienza

 

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Per lei tutto è cambiato quando a 16 anni ha cambiato scuola: «In quel momento ho capito che i miei anni formativi erano stati rovinati dai bulli ha raccontato al Times - Ho sofferto di attacchi di ansia e il mio rendimento ne ha risentito. Conosco molti altri studenti che non hanno finito la scuola a causa di problemi mentali». Anche Zahra Enver è rimasta scioccata quando, all'età di 15 anni, è entrata a scuola e ha trovato dei manifesti affissi alle pareti con la sua foto e la scritta Wanted (ovvero ricercata) per i voti bassi che aveva in quel momento.

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La punizione per chi non aveva ottimi risultati era crudele, essere derisi, «un mix di vergogna e umiliazione». «Ti facevano sentire la paura di sbagliare ha raccontato al quotidiano e perfino quella di chiedere aiuto». In alcuni file audio registrati durante le lezioni si sentono urla eccessive dei professori, che a quanto pare venivano costretti a comportarsi in questo modo e molti di loro sono ancora in terapia per superare il trauma subito sul luogo di lavoro.

 

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Le lezioni venivano interrotte da improvvise urla di Hall e del suo gruppo di fedelissimi che «avevano tutti lo stesso taglio di capelli e indossavano abito scuro e cravatta». «Trova un alunno che non è nella tua classe e grida contro di lui, questa era l'indicazione che veniva data», ha raccontato un ex professore. E chi nello staff lo faceva con sufficiente veemenza, veniva rimproverato duramente. «Era orribile ha raccontato un altro una studentessa mi disse che pensava di essere odiata da tutti i professori. Le spiegai che anche noi eravamo dispiaciuti per la situazione. L'ansia era indescrivibile. Costante. E ho cominciato ad avere attacchi di panico».

 

CULTURA DELLA PAURA Ad alcune riunioni gli insegnanti dovevano sedersi in un ordine assegnato in base ai loro stipendi. «Una volta disse che l'abito che aveva indosso costava più dello stipendio di un insegnante qualificato ha raccontato un professore Ed è stato oltremodo inappropriato». Una cultura della paura per la quale «il preside Hall non doveva rispondere a nessuno».

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Almeno fino a oggi. Stando a quanto precisato dall'istituto, tuttavia, l'ex dirigente ha deciso «volontariamente di andare in pensione». Un referente, inoltre, ha definito gli audio resi noti dagli studenti come un'eccezione rispetto all'ambiente calmo che ha sempre caratterizzato la Holland Park School.

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