pescara sparatoria

C’E’ UNA QUESTIONE DI DROGA DIETRO LA SPARATORIA “DA FILM” IN CENTRO A PESCARA? LE INDAGINI DELLA POLIZIA SI STANNO CONCENTRANDO SULLA CRIMINALITA’ LOCALE - IL SINDACO CARLO MASCI: “UN FATTO ANGOSCIANTE E DRAMMATICO, CHE FA RIFLETTERE. DALLE MODALITÀ DI ESECUZIONE SEMBRA UN REGOLAMENTO DI CONTI. TUTTO QUESTO FA PENSARE A UN SALTO DI QUALITÀ DELLA CRIMINALITÀ…”

Ludovica Di Ridolfi per open.online

 

sparatoria a pescara 6

Luca Cavallito, il 48enne che ieri sera è stato vittima di una sparatoria in un bar del centro a Pescara, resta in gravissime condizioni. Dopo le profonde lesioni riportate a diversi organi, nonché agli arti e al volto, sarebbe stato sottoposto a due interventi chirurgici nella notte, andati avanti fino all’alba. Ora è ricoverato in rianimazione in prognosi riservata. L’altro uomo coinvolto, il 66enne Walter Albi, è invece morto sul colpo. Le ragioni dell’attentato rimangono ignote, anche se si ipotizza un regolamento di conti. Quel che è certo e confermato dalle videocamere di sorveglianza della zona, è che a sparare è stato solo un uomo, con il volto coperto, arrivato e fuggito in moto.

 

 

 

Colpiti mentre stavano per cenare

sparatoria a pescara 4

Le due vittime sarebbero state sorprese mentre erano seduti a un tavolo, in attesa delle pizze. Tutto sarebbe avvenuto in pochi attimi, la sera di ieri, nella zona residenziale vicino la Strada Parco, a due passi dalla riviera e dal centro cittadino. Una strada tranquilla, aperta solo a pedoni e biciclette, sconvolta da quella che sembra essere una vera e propria esecuzione. «Non siamo abituati a queste cose. Le vediamo nei film», ha commentato la titolare del Bar del Parco, teatro dell’agguato. Per poi aggiungere: «Personalmente non ho visto nulla e non posso dire nulla. Non è stata un’esperienza bella. Siamo in un posto in cui c’è sempre tranquillità assoluta».

 

 

L’omicidio a sangue freddo

sparatoria a pescara 3

Secondo le prime ricostruzioni, il killer avrebbe parcheggiato il suo motorino in via Ravasco, senza però togliersi il casco. A piedi, lentamente, avrebbe poi fatto il suo ingresso nel locale. Si sarebbe diretto verso il tavolo di Cavallito e Albi, e dopo aver scaricato almeno sei colpi di pistola sarebbe scappato, approfittando della confusione. In un locale vicino al luogo del delitto, infatti, era in corso una festa per bambini: il suono delle esplosioni avrebbe terrorizzato i piccoli e i loro genitori, scatenando il panico. Attimi di terrore anche nel Bar del Parco, dove due corpi insanguinati rimangono sul pavimento.

 

Il primo, esanime, appartiene ad Albi. L’uomo è un noto architetto di Francavilla al Mare, definito da chi lo conosceva «una persona stimata». Aveva «trovato l’amore della sua vita in Brasile», ed era diventato papà di una bambina. Cavallito, invece, sarebbe «il figlio di un vecchio calciatore del Pescara calcio». Lui stesso calciatore nei campionati Promozione ed Eccellenza, avrebbe dei precedenti penali. Proprio sulla criminalità locale si stanno concentrando adesso le indagini.

 

La pista della droga

sparatoria a pescara 7

La Polizia sta raccogliendo testimonianze ed eseguendo perquisizioni senza sosta. Al momento sono solo supposizioni, ma investigatori e politici sostengono che dietro ci sia una «questione di droga». Teoria che risuona anche nelle parole del sindaco Carlo Masci, secondo quanto riportato da Il Messaggero: «Un fatto angosciante e drammatico, che fa riflettere. Dalle modalità di esecuzione sembra un regolamento di conti. È raccapricciante quanto accaduto e impone un livello di allerta e di guardia più alto. Tutto questo fa pensare a un salto di qualità della criminalità».

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…