vladimir putin lago di como

CHI SI MAGNA IL MAGNATE? – C’ENTRA QUALCOSA MOSCA CON L’ARRESTO DELL’UOMO D’AFFARI RUSSO E OPPOSITORE DI PUTIN, ANDREY SMYSHLYAEV NELLA SUA VILLA SUL LAGO DI COMO?  – SU DI LUI PENDEVA UN ORDINE DI CATTURA INTERNAZIONALE, DOVUTA ALLA VIOLAZIONE DELL’ARTICOLO 196 DEL CODICE PENALE RUSSO E AL PRESUNTO AMMANCO DI UNA CIFRA MODESTA

1 – ARRESTATO MAGNATE RUSSO, "È OPPOSITORE"

 

lago di como

(ANSA) - Un magnate russo, Andrey Smyshlyaev, è stato arrestato dalla Polizia di Stato in provincia di Como dove possiede una villa sul lago. L'uomo, ricercato nel Paese d'origine, sarebbe un oppositore di Vladimir Putin e la vicenda, riportata oggi dal Corriere della Sera, appare quindi particolarmente delicata.

 

L'imprenditore, che è un milionario, da quando ha lasciato la Russia si occupa di affari tra Londra e l'Italia, e su di lui grava un ordine di cattura internazionale "per una sottrazione da 40 mila euro". "E' come smuovere l'Interpol per arrestare un italiano autore di uno scippo in vacanza all'estero", ha detto il suo legale, l'avvocato Alexandro Maria Tirelli che si oppone a un'estradizione "che ha l'odore della persecuzione politica".

 

vladimir putin 1

2 – IL GIALLO DEL MAGNATE ARRESTATO

Andrea Galli per www.corriere.it

 

Ai poliziotti della squadra Mobile di Como che l’hanno arrestato nel primo pomeriggio di ieri, Andrey Smyshlyaev ha dichiarato soltanto una cosa: di non conoscere la lingua italiana. Ammesso che sia vero, non c’è stato bisogno della traduttrice perché comprendesse la ragione della cattura, spiccata in ambito internazionale dal governo russo. Da tempo, spiega al Corriere una fonte investigativa, il magnate 47enne, prelevato nella villa milionaria nella parte settentrionale del lago di Como, manager e uomo d’affari, figlio d’arte (il padre è un influente «boiardo»), sapeva di non essere «gradito». Anzi, di rischiare. Molto.

 

lago di como 1

E come puntualmente succede nelle grandi storie russe, anche in quella di Smyshlyaev, che dalla originaria città di Ufa si era trasferito a Londra aprendo un canale privilegiato con l’Italia — l’aereo privato sosta con frequenza a Linate —, è una storia di lotta di potere. Da una parte, aggiunge la fonte del Corriere, c’è il presidente Putin; dall’altra, ci sono quelli che non stanno con lui. A leggere i verbali depositati in Questura, la cattura di Smyshlyaev è dovuta alla violazione dell’articolo 196 del codice penale russo e al presunto ammanco di una cifra modesta — modesta se paragonata al suo impero —, risalente al 2015 e relativa a obbligazioni non pagate. Quasi che si cercasse un pretesto. Da allora, il magnate ha aumentato le precauzioni per sé e i parenti.

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 15

 

La famiglia Smyshlyaev ha seguito l’identico percorso di altri russi passati dall’anonimato a ricchezze infinite. Un esempio noto è quello di Roman Abramovich, il presidente del Chelsea: l’accumulo di ingenti fortune con la privatizzazione dei sistemi produttivi e industriali dell’ex Unione sovietica. La cattura di Smyshlyaev, va da sé, innesca conseguenze che toccheranno il già delicato rapporto tra Italia e Russia, sul quale una parte pesante del governo Lega-Cinque Stelle ha investito parecchio, ma che non può dimenticare le problematiche in Russia del mancato rispetto dei diritti umani con i detenuti (e questo è solo un esempio).

 

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 17

L’avvocato del magnate, Alexandro Maria Tirelli, vuol parlare da difensore, senza addentrarsi in analisi geopolitiche. Dal punto di vista della giurisprudenza, dice: «Richiedere un mandato internazionale contro un multi-milionario per una “distrazione” di 40 mila euro, è come smuovere l’Interpol per arrestare un italiano autore di uno scippo in vacanza all’estero». Dunque no tassativo all’estradizione, che «ha l’odore della persecuzione politica». Sul caso dovrà pronunciarsi il ministro della Giustizia Bonafede. Quale sarà il futuro di Smyshlyaev? Fin qui ha girato il mondo. Ma sempre evitando la sua Russia.

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 13vladimir putin giuseppe conte 2lago di como 2la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 2il calendario 2019 di vladimir putin vladimir putin giuseppe conte 1la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 18la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 11

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - A 53 GIORNI DAL RINNOVO DELLA GOVERNANCE DI GENERALI, A CHE PUNTO È IL RISIKO BANCARIO? NEL SUO SOGNO DI CONQUISTARE IL LEONE DI TRIESTE, EVITANDO PERO' IL LANCIO DI UNA COSTOSISSIMA OPA, PARE CHE NELLA TESTA DI CALTA FRULLI UN PIANO IN DUE TEMPI: INTANTO CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEL CDA DELLA COMPAGNIA, DOPODICHÉ PAPPARSI MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI (SEMPRE CHE NON ARRIVI A PIAZZETTA CUCCIA UN CAVALIERE BIANCO) – ALL’OFFENSIVA DI CALTA, L’ASSO NELLA MANICA DI DONNET SI CHIAMA UNICREDIT. ORCEL AVREBBE PERSO L’ENTUSIASMO PER BPM E SAREBBE BEN FELICE DI PORTARSI A CASA BANCA GENERALI - TANTO PER SURRISCALDARE IL CLIMA GIÀ TOSSICO È ARRIVATA IERI “LA STAMPA” CHE LANCIAVA ‘’L’IPOTESI DEL CONCERTO CALTAGIRONE-MILLERI” (SMENTITA)…

luca richeldi papa francesco bergoglio sergio alfieri

DAGOREPORT - I MEDICI DEL GEMELLI CHE CURANO IL PAPA (SERGIO ALFIERI E LUCA RICHELDI) SONO STATI CHIARI CON FRANCESCO: SE E QUANDO VERRÀ DIMESSO, BERGOGLIO DOVRÀ DIMENTICARE LA VITA MOVIMENTATA CHE HA CONDOTTO FINORA, E DARSI UNA REGOLATA. IL FISICO DEL PONTEFICE 88ENNE È MOLTO PROVATO E NON POTRÀ REGGERE AD ALTRI VIAGGI, OMELIE AL GELO E MARATONE DI INCONTRI CON I FEDELI – IL FUMANTINO CAPO DELLA CHIESA CATTOLICA ACCETTERÀ LA “CAMICIA DI FORZA” DI UNA CONVALESCENZA "PROTETTA" A SANTA MARTA?

angela merkel friedrich merz

DAGOREPORT – IL MURO DI BERLINO NON E' MAI CADUTO: MERZ E MERKEL SONO LE DUE FACCE DI UN PAESE CHE NON HA SANATO LE STORICHE DISEGUAGLIANZA TRA IL RICCO OVEST E IL POVERO EST – FIGLIOCCIO DI SCHAUBLE LUI, COCCA DI KOHL LEI, MERZ E MERKEL SI SFIDARONO NEL 2000 PER LA LEADERSHIP DELLA CDU. MA LA DEFLAGRAZIONE DEI LORO RAPPORTI SI È AVUTA CON LA POLITICA MIGRATORIA DI ANGELONA, FALLIMENTARE AGLI OCCHI DI MERZ (CHE RITENEVA NECESSARIO INTEGRARE I TEDESCHI DELL’EST, PRIMA DI ACCOGLIERE SIRIANI E TURCHI) - SE LA MERKEL L’AVESSE ASCOLTATO, OGGI L’AFD NON SAREBBE AL 20%...

beppe sala elly schlein

DAGOREPORT - TE LO DO IO IL CENTROTAVOLA! - L'IDEONA DI ELLY SCHLEIN PER NEUTRALIZZARE CHI SOGNA LA NASCITA DI UN PARTITO CENTRISTA ALLEATO DEL PD: CREARE LISTE CIVICHE PER LE REGIONALI E, SE FUNZIONANO, RIPROPORLE IN CHIAVE NAZIONALE ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 COL NOME DI "ALLEANZA PER L'ITALIA" - LEADER DEL PROGETTO DOVREBBE ESSERE BEPPE SALA, CHE PERÒ HA PERSO SMALTO (LE INCHIESTE SULL’URBANISTICA MILANESE) - L'ISOLAMENTO DI SCHLEIN NEL PD SUL PIANO DI RIARMO DI URSULA E LA SUA MANCANZA SI CARISMA: I SUOI GIORNI AL NAZARENO SONO CONTATI...

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER