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AMARO CALICE – IN CALABRIA C’È IL RISCHIO DI UN FOCOLAIO ENORME: UN PRETE POSITIVO AL CORONAVIRUS HA FATTO BERE I FEDELI DAL SUO CALICE DURANTE LA MESSA, SVOLTA SECONDO IL RITUALE BIZANTINO, IN BARBA A OGNI REGOLA ANTI-CONTAGIO. UN FEDELE È GIÀ RISULTATO POSITIVO - È STATO LO STESSO PRETE, DI ORIGINE LIBANESE, A PUBBLICARE SUI SOCIAL IL VIDEO DELLA CELEBRAZIONE (E POI A CANCELLARLO)

 

prete positivo fa bere i fedeli dal suo calice in calabria 3

Da https://www.secoloditalia.it/

 

A Lungro, in provincia di Cosenza, un prete positivo al Covid ha fatto bere i fedeli dal suo stesso calice durante la messa. Il risultato? Un rischio di un focolaio enorme. La documentazione video del gesto irresponsabile circola da alcune ore sui Social.

 

Il video da Lungro del gesto irresponsabile

Come riportano i siti locali, decine di fedeli hanno bevuto dal suo calice durante una messa svolta secondo il rituale bizantino. Il sacerdote, un religioso di origine libanese, è risultato oggi positivo al coronavirus. Oggi la Cattedrale di San Nicola di Mira, di Lungro (CS), capitale religiosa degli italo-albanesi continentali, sede dell’Eparchia bizantina, è stata chiusa per essere sanificata.

 

Il sindaco ha chiuso la cattedrale

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Il sindaco di Lungro, Giuseppe Santoianni, ha firmato l’ordinanza dopo aver appreso della positività al Coronavirus di uno dei fedeli presenti in chiesa nei giorni scorsi. A preoccupare è stata l’assoluta mancanza di osservanza dei protocolli anti Covid. Infatti, secondo la liturgia del rituale bizantino, quanto fatto dai fedeli sarebbe la regola. Prevede, infatti, che tutti bevano dallo stesso calice durante l’eucaristia. Tuttavia, la Cei ha modificato la liturgia per la pandemia. Non a caso, i fedeli non scambiano più il segno di pace durante la messa.

 

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Invece, come emerge in un video pubblicato e poi rimosso sul profilo social del sacerdote, i fedeli – con la mascherina abbassata – hanno appoggiato tutti le labbra sullo stesso calice Si temono, inevitabilmente, altri casi.

 

Uno degli aspetti tradizionali più gelosamente custoditi dagli albanesi in Italia è quello religioso. Ancora oggi in buona parte delle comunità italo-albanesi si mantiene vivo il rito greco-bizantino.

 

Il precedente di ottobre: chiusa la cattedrale dopo un battesimo

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A ottobre c’era stato un altro focolaio. Chiusi per due giorni gli uffici comunali e la Cattedrale “San Nicola di Mira” di Lungro. Entrambe le strutture sono state sanificate. Uno dei partecipanti ad un battesimo era risultato positivo al Covid- 19. Lo stesso sindaco Santoianni, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, aveva, altresì, invitato tutti coloro che avevano partecipato al successivo “ricevimento”, tenutosi in un castello di Serragiumenta, a essere responsabili e a evitare altri contatti fino agli esiti dei relativi tamponi.

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