mosul isis

CALIFFO, STIAMO ARRIVANDO - L’ISIS PERDE DABIQ, RITIRANDOSI SENZA COMBATTERE - I RIBELLI SIRIANI AVANZANO CON L’AIUTO DEI TURCHI E NELLA NOTTE È INIZIATA LA BATTAGLIA PER LA LIBERAZIONE DI MOSUL - PER METTERE AL BAGHDADI IN GINOCCHIO BISOGNA RICONQUISTARE RAQQA

1 - IRAQ: TV,CURDI STRAPPANO 7 VILLAGGI A ISIS VICINO MOSUL

(ANSA) - Le forze curde dei Peshmerga hanno strappato all'Isis il controllo di sette villaggi nelle prime quattro ore dell'offensiva per riconquistare Mosul, la 'capitale' irachena dello Stato islamico. Lo riferisce la televisione panaraba Al Jazira.

LA BATTAGLIA DI MOSUL LA BATTAGLIA DI MOSUL

 

2 - IRAQ: CURDI, 'NON ENTREREMO A MOSUL'

(ANSA) - Le forze dei Peshmerga curdi partecipano all'operazione per circondare Mosul, ma non entreranno in questa città multietnica e multiconfessionale, lasciando il compito alle sole forze governative di Baghdad per non fomentare tensioni. Lo ha detto Kifah Mahmud Karim, consigliere per i media di Massud Barzani, presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Karim ha precisato il compito di entrare a Mosul, in mano all'Isis, è affidato alla 16ma divisione dell'esercito e alla polizia federale.

 

3 - L’ISIS PERDE DABIQ, IL «VILLAGGIO DELLA PROFEZIA» E NELLA NOTTE È INIZIATA LA BATTAGLIA PER MOSUL

Davide Frattini per il “Corriere della Sera”

 

LA BATTAGLIA DI MOSULLA BATTAGLIA DI MOSUL

La battaglia epica non c' è stata e la fine del mondo sembra rinviata. I miliziani dello Stato Islamico hanno applicato a Dabiq la stessa tattica usata per gli altri villaggi che hanno perduto: abbandonati quasi senza combattere. Eppure quei cubi di cemento non intonacato raggruppati a dieci chilometri dalla frontiera con la Turchia hanno svolto il ruolo di protagonisti nella telenovela apocalittica diffusa dai predicatori del Califfato.

 

A Mosul, invece, nella notte è partito l'attacco per riconquistare la città irachena. Nella piana attorno a Dabiq - vaticinò Maometto - dovrebbe svolgersi l' ultimo scontro tra i musulmani e i cristiani, una sfida che sancirebbe la vittoria conclusiva dell' Islam sull'Occidente.

LA BATTAGLIA DI MOSUL  LA BATTAGLIA DI MOSUL

 

Per ora le truppe irregolari di Abu Bakr Al Baghdadi sono state cacciate da duemila musulmani come loro, i ribelli siriani appoggiati dall' artiglieria e dall' aviazione turche. Che per dieci giorni hanno bombardato le postazioni degli estremisti: dopo la conquista del villaggio nell' agosto del 2014, l' Isis aveva trasferito almeno 1.200 uomini in questa zona, malgrado la limitata importanza strategica.

 

Perché qui gli strateghi in nero volevano attrarre i crociati in quella «invasione benedetta» agognata da Abu Musab Al Zarqawi, leader di Al Qaeda in Iraq e primo ideologo dello Stato Islamico. Qui Jihadi John, il terrorista di origine britannica, ha decapitato Peter Kassig, l'ex Ranger dell' esercito americano che cercava di portare aiuti e soccorsi ai siriani: «In questa terra seppelliamo il primo crociato e aspettiamo gli altri per lo scontro finale».

LA BATTAGLIA DI MOSUL   LA BATTAGLIA DI MOSUL

 

Per due anni la propaganda del Califfato, con gli slogan dell'orrore e i proclami di rivincita islamica, ha ingigantito lo spazio occupato da Dabiq sulla mappa: il nome del villaggio e quel che simboleggia per i cultori dell'apocalisse è diventato il titolo della rivista mensile usata come spot per reclutare i combattenti anche in Europa.

 

Adesso gli sminatori dell' Esercito siriano libero stanno ripulendo Dabiq casa per casa, gli estremisti sono fuggiti ma si sono lasciati dietro il tritolo e la paura inculcata nei tremila abitanti. Da quest' area i generali turchi vogliono continuare ad avanzare nella fascia che corre lungo il confine con l'idea di creare una zona cuscinetto e per impedire ai curdi di rinsaldare i pezzi della Rojava, la regione autonoma che si stanno ritagliando dentro al caos siriano.

 

LA BATTAGLIA DI MOSUL    LA BATTAGLIA DI MOSUL

Gli americani sostengono i curdi e allo stesso tempo hanno dato il via libera alle operazioni turche. Restano consapevoli che il vero obiettivo è la riconquista di Raqqa, a sud-est dentro il territorio siriano: la città è stata dichiarata da Abu Bakr Al Baghdadi la sua capitale amministrativa, ricopre altrettanta importanza strategica e simbolica di Mosul in Iraq. Barack Obama ha continuato a ripetere che spedire una nuova generazione di soldati in un' offensiva di terra significherebbe cadere nella trappola.

 

La trappola creata con le mine delle profezie: il conto alla rovescia per l' avvento dell' apocalisse comincerebbe nel giorno in cui i «romani» mettono piede a Dabiq, i calzari aggiornati agli anfibi dei militari occidentali. Fra tre mesi, quando il successore del presidente s' insedia alla Casa Bianca, dovrà decidere se mantenere la stessa strategia che si limita al supporto con l' aviazione e al finanziamento dei gruppi ribelli considerati moderati. O - com' è convinta Hillary Clinton - ordinare che gli Stati Uniti sostengano fino in fondo la riconquista di Raqqa.

 

abu bakr albaghdadi 2abu bakr albaghdadi 2

Gli analisti considerano la città più strategica di Mosul, perché il deserto attorno è ricco del petrolio che finanzia le operazioni dei terroristi. Anche il regime di Bashar Assad vorrebbe riprendersi quella che era una delle province più ricche del Paese, da dove sono sempre arrivati il greggio e l' elettricità per Damasco dalle dighe sull' Eufrate. Per ora il dittatore e i suoi alleati russi concentrano i bombardamenti sulla parte orientale di Aleppo.

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)