ladri porro

LA CAPITALE DEI FURTI – COLPITE 80 CASE IN UN MESE A ROMA. LADRI IN CASA ANCHE DEL GIORNALISTA NICOLA PORRO ALL’AVENTINO. PRESI DI MIRA SONO IL CENTRO E I QUARTIERI RESIDENZIALI A RIDOSSO, COME APPIO E SAN GIOVANNI, MA ANCHE MONTEVERDE ED EUR – IN CENTRO, TRA VIA DEL BABUINO E VIA DELLA VITE, IN UN SOLO GIORNO DUE BANDE DISTINTE DI MALVIVENTI SONO RIUSCITE A TIRAR SU UN BOTTINO QUASI MILIONARIO…

Da www.ilmessaggero.it

 

porro

Attenti ai furti in casa, ora che si torna al lavoro, le abitazioni restano più sguarnite. I numeri post lockdown parlano chiaro. E solo ad agosto sono state 80 le denunce presentate a carabinieri e polizia, solo a ferragosto sono stati tre gli episodi registrati e sei gli arresti.

 

Ma molto spesso i malviventi riescono a farla franca, l'ultima vittima è stato Nicola Porro vice direttore vicario de Il Giornale che ha subito un furto nella sua abitazione in zona Aventino.

 

LE ZONE

ladri

Presi di mira sono il centro e i quartieri residenziali a ridosso, come Appio e San Giovanni, ma anche Monteverde ed Eur. Più di due colpi messi a segno in un giorno nell'ultimo mese, anche con le abitazioni piene. Spregiudicati, i malviventi, disorientati e leggeri spesso i padroni di casa. Forse pure a causa di questa parentesi storica che stiamo attraversando hanno dimenticato secondo gli addetti ai lavori alcune abitudini, sia quando girano in strada, sia quando chiudono casa. L'idea tanto a me non succede rischia di mietere vittime, se non si adottano cautele che possono garantire il minor danno.

ladri in casa

 

Sicuramente le ferie, poi la ripresa, il cambio di passo comprese l'aumento della mobilità e di tutte le attività, hanno rimesso in circolo anche il lavoro sporco dei malviventi. Ma capita spesso che dei ragazzi ben vestiti approfittino di un androne sguarnito per aprire una porta non chiusa con la lastra di una radiografia. Leggerezze che si pagano, come altre: allarmi non inseriti, sensori non riparati da mesi. Pochi conoscono e pochi usano il collegamento degli allarmi al 112.

 

ladri in casa

Inoltre specie nelle case del centro o comunque benestanti, al momento di fare la conta delle chiavi di casa, gli investigatori scoprono che in giro ci sono una decina di mazzi tra quello della badante del nonno, quello della signora delle pulizie, l'altro dell'uomo di fiducia che ripara tutto e innaffia le piante, e pure l'ex badante quella che si conosce da trenta anni. Insomma una maggiore accortezza non guasta.

 

 

I COLPI

Via del Babuino e via della Vite. In un solo giorno due bande distinte di malviventi sono riuscite a tirar su un bottino quasi milionario: 600 mila euro rubati in due appartamenti del centro storico. Due colpi diversi, ma puliti e riuscitissimi, tanto che la polizia ancora indaga per cercare di sbrogliare la matassa nella speranza di risalire agli autori, mentre le vittime ne avranno ancora per riprendersi dallo choc. I furti risalgono a qualche giorno fa.

ladri in casaladri in casa

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…