L’OCCIDENTE SI RISVEGLIA DAL TORPORE E SPEDISCE ARMI A ZELENSKY – LA CASA BIANCA ANNUNCIA CHE TUTTI I NUOVI MISSILI INTERCETTORI CHE SARANNO PRODOTTI DAGLI USA ANDRANNO A KIEV, A DISCAPITO DI ISRAELE E TAIWAN – LA ROMANIA È PRONTA ALL'INVIO DI UN SISTEMA DI DIFESA PATRIOT. ED ENTRO L'ESTATE ZELENSKY AVRÀ I TANTO ATTESI CACCIA F-16 – NELLA NOTTE GLI UCRAINI HANNO COLPITO RAFFINERIE DI PETROLIO E CENTRI DI INTELLIGENCE ELETTRONICA SUL TERRITORIO RUSSO, NELLA REGIONE DI BRYANSK E IN CRIMEA...
1 - KIEV, COLPITI RADAR E CENTRI DI INTELLIGENCE IN RUSSIA
(ANSA) - Lo stato maggiore ucraino ha confermato che nella notte sono state attaccate sul territorio russo le raffinerie di petrolio Afip, Ilya, Krasnodar e Astrakhan e le stazioni radar e i centri di intelligence elettronica nella regione di Bryansk e in Crimea. Lo riferisce Rbc-Ucraina. L'esercito di Kiev inoltre ha dichiarato di avere colpito siti di stoccaggio e di preparazione per l'uso di droni, edifici di addestramento, punti di controllo e di comunicazione per i droni che vengono lanciati da Krasnodar. In seguito all'attacco cè stata una serie di esplosioni e un incendio.
2 - “PRIORITÀ PATRIOT A KIEV”: L’AMERICA STOPPA LE COMMESSE E NELL'ESTATE ARRIVERANNO GLI OTTANTA CACCIA F-16 PROMESSI
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
Gli alleati dell'Ucraina rafforzano la difesa antiaerea di fronte all'intensificarsi degli attacchi su infrastrutture energetiche e bersagli civili da parte della Russia. Il primo passo concreto lo compie la Romania che ha annunciato l'invio di un sistema di difesa Patriot – di fabbricazione statunitense – e incassa il plauso di Volodymir Zelensky: «Un contributo cruciale che rafforzerà il nostro scudo aereo e ci aiuterà a proteggere meglio la nostra popolazione e le infrastrutture critiche», ha commentato il leader ucraino su X. […]
volodymyr zelensky e joe biden bilaterale al g7 di borgo egnazia 2
Il governo di Bucarest, nel frattempo, sta trattando con i partner della Nato per ottenere un sistema simile in grado di garantire la protezione del suo spazio aereo. Per questo, Bucarest potrebbe essere fra gli Stati esentati dal nuovo provvedimento preso ieri dagli Stati Uniti che hanno avvertito acquirenti e alleati che le consegne di missili intercettori dei sistemi Patriot e Nasams subiranno uno slittamento per dirottare i prodotti verso l'Ucraina.
In un briefing con i reporter, il responsabile della Comunicazione del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby, ha spiegato che Israele e Taiwan non sono toccati da questa decisione. A una domanda se i Paesi del fronte orientale europeo abbiano ottenuto simili garanzie, Kirby è stato vago senza tuttavia smentire.
Il piano di riassegnazione delle priorità a breve termine coinvolge «centinaia di missili» e l'operazione andrà avanti per l'anno fiscale 2025. Al Wall Street Journal una fonte dell'Amministrazione ha detto che per prossimi 16 mesi Kiev godrà di una corsia preferenziale. Appena i missili usciranno dalle catene di produzioni saranno spediti sul campo di battaglia. Kirby ha detto che le prime consegne avverranno entro la fine dell'estate.
[…] La mossa Usa è il riflesso della difficoltà del sistema militare industriale occidentale di intensificare la produzione di proiettili e sistemi d'arma. Durante il G7 di Borgo Egnazia Biden aveva anticipato ai leader che ci sarebbero stati dei ritardi nelle consegne per poter dirottare ogni sforzo verso l'Ucraina.
Lo scudo sull'Ucraina sarà rafforzato nei prossimi mesi dagli F16. Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia si sono impegnati a fornire a Kiev 80 apparecchi. Secondo Arnoud Stallmann, comandante dell'Aeronautica olandese, citato dal Guardian «quest'estate tutto si allineerà». Kiev chiede da oltre un anno gli F16. L'addestramento dei piloti è in fase avanzata e finalmente fra poche settimane uno squadrone potrebbe così essere operativo.
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