ciasa vervei la locanda del cantoniere 1

CASA DOLCE CASA CANTONIERA - FINISCONO ALL'ASTA ALTRI 100 IMMOBILI DEL PATRIMONIO ANAS CHE VENIVANO USATI COME ALLOGGIO DAI LAVORATORI DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE - RISTORAZIONE, BAR, PUNTI DI RISTORO O ANCHE CENTRI INFORMATIVI E DIDATTICI: COSÌ I NUOVI GESTORI PRENDONO GRATIS DAL DEMANIO QUESTE STRUTTURE DALL'INCONFONDIBILE ROSSO POMPEIANO PER PROVARE A INVENTARSI UN NUOVO FUTURO, SPECIE IN TEMPO DI COVID...

Carlotta Lombardo per il “Corriere della Sera

 

ciasa vervei la locanda del cantoniere

«Questa era una casa cantoniera, vero? Perché è evidente, con quel rosso dell'esterno. Entrano così, poi ti chiedono i particolari». Sono sette anni che Mara Alverà gestisce con il marito Ivano la panoramicissima "Ciasa Vervei. La Locanda del Cantoniere", sopra Cortina d'Ampezzo.

 

ciasa vervei la locanda del cantoniere 2

Col tempo non è ancora riuscita a smettere di stupirsi del potere immaginifico che questo tipo di edificio riesce a esercitare sui clienti. Nate come alloggio del cantoniere - figura istituita nel 1830 e incaricata di occuparsi della manutenzione delle strade con l'obbligo di risiedere sul luogo di servizio - le case dall'inconfondibile rosso pompeiano puntellano le statali italiane da Nord a Sud: 1.280, su tutto il territorio. E ora, grazie a un nuovo bando Anas, sono in cerca di futuro.

 

ciasa vervei la locanda del cantoniere 1

L'Azienda nazionale delle strade ne mette a disposizione altre 100, a patto che chi le prende in gestione le riconverta in strutture ricettive con ristorazione, bar o punti di ristoro; o centri informativi e didattici.

 

«Certo, perché non è che ti prendi una casa e basta. L'impegno è riqualificare un patrimonio storico-culturale creando occupazione - continua Mara -. Noi ci abbiamo fatto otto camere (anche in bioedilizia) e un ristorante con cucina del territorio. Siamo a metà strada tra Cortina e il passo Falzarego, nel Parco delle Dolomiti e in una ex casa cantoniera. Cosa volere di più? Ma il bello è che continuiamo a conoscere persone che con la casa hanno avuto un legame».

 

la cantoniera a luzzara

Succede anche a Marco Soliani, 33 anni, chef gestore de La Cantoniera, a Luzzara, ora ristorante. «Spesso vengono i figli dell'ultimo cantoniere. Raccontano di quanto fossero solidali tra loro, di quanto fosse importante fare comunità. Mi emoziono ogni volta».

 

la cantoniera a luzzara 1

Se Borgo Grappa, in Lazio, sta risorgendo, il merito va anche a Vincenzo Ferrandes, 36 anni, perito agrario. «Il borgo era dimenticato da Dio. Perché non provarci?», dice.

 

casa cantoniera a borgo grappa

Oggi, da casa rossa in degrado, La Stazione del sole è un luogo di animazione sociale e culturale. «Abbiamo un infopoint, una ciclo officina, organizziamo attività per bimbi. Il Demanio ce l'ha data per 18 anni gratuitamente con l'impegno di sistemarla, la gente del borgo ci ha aiutato. Chi imbiancava e chi sistemava l'impianto elettrico. Insieme. Felici di costruirci un futuro».

 

casa cantoniera

E chissà se ad aggiudicarsi la casa di Monte Marino, a Berceto, sarà Giuseppe Gasparini, 58 anni, che ha presentato domanda per lo splendido edificio con tanto di torretta, tra quelli all'asta.

 

una casa cantoniera

«Vorrei farci un ostello con prodotti tipici e una officina per motociclisti - racconta -. È sulla Cisa, la statale 62, quella dove Enzo Ferrari ha vinto la sua prima gara e dove si aggancia alla via Francigena. E poi è già ristrutturata. Il progetto? Bellissimo. Vediamo come va a finire».

casa cantoniera a borgo grappa 1

Ultimi Dagoreport

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DEL DIRETTORE MARIO PARENTE AD ATTIVARE LA PROCEDURA DI SPIONAGGIO...

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…