CASE DI RIPOSO? NO, DEGLI ORRORI - IN ITALIA IL 30% DEGLI ANZIANI FRAGILI È VITTIMA DI ABUSI IN RSA E CASE DI RIPOSO: UN FENOMENO ORRENDO CHE, PURTROPPO, È IN CRESCITA - CHI SUBISCE VIOLENZA, SPESSO, NON È NELLE CONDIZIONI DI RIFERIRE AI PARENTI COSA ACCADE. IN ALTRI CASI TACE PER VERGOGNA E PAURA – MA PER I FAMILIARI ESISTONO DEI CAMPANELLI D’ALLARME: DALLA PAURA ALLA RILUTTANZA A PARLARE FINO A…
Estratto dell’articolo di Graziella Melina per "il Messaggero"
Chiedono un bicchiere d'acqua, ma spesso chi li assiste fa finta di non sentire. Per ore o ore sulla sedia a rotelle, o immobili a letto, senza che qualcuno se ne preoccupi. Se si rifiutano di stare fermi oppure non vogliono prendere le medicine, rischiano persino di essere strattonati, senza pietà.
È sempre più lungo l'elenco degli abusi che ogni giorno gli anziani non più autosufficienti subiscono a casa o nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa). Che si tratti di una badante o di un operatore sanitario, non c'è differenza.
[…] secondo la Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) sono vittime di abusi il 30% degli anziani fragili, due terzi nelle Rsa e nelle case di riposo. Tra le mura domestiche, invece, i maltrattamenti sono poco rilevabili e nella maggior parte dei casi avvengono purtroppo da parte dei caregiver e dei familiari.
I SEGNALI […] Esistono dei campanelli di allarme, a cominciare dall'abbigliamento e dall'aspetto trascurato. «Tra i segnali che possono far sospettare un problema di abuso, in generale, ricorrono scarsa igiene o un odore sgradevole, abiti sporchi, malnutrizione e disidratazione non correlate a una patologia», rimarca Andrea Ungar, presidente della Sigg. Le violenze fisiche sono più evidenti.
Basta osservare se l'anziano ha lesioni sul corpo, come graffi o tagli localizzati prevalentemente su testa e viso, compresi occhi, orecchie, area dentale, collo e arti superiori.
«Ma anche cadute e fratture precisa Ungar - con cause indeterminate o ustioni e lividi in luoghi e di tipo insolito. Mostrare, invece, comportamenti caratterizzati da paura di rappresaglie, vergogna, rassegnazione, riluttanza a parlare apertamente possono essere indicativi di abuso psicologico ed emotivo».
[…] La stessa attenzione non deve mancare se la persona cara è ricoverata in un luogo di cura, come avviene ormai sempre di più: stando all'ultimo rapporto dell'Istat, al 1° gennaio del 2022, i presidi residenziali attivi sono 12.576; 414mila i posti letto, sette ogni mille persone residenti; 356.556 gli ospiti.
Individuare gli abusi, però, a questo punto è ancora più difficile, spesso infatti le visite per i familiari non sono possibili senza un appuntamento.
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