GIÙ QUELLE BRACCIA! – LA CASSAZIONE CONFERMA CHE FARE IL SALUTO ROMANO È REATO – LA SENTENZA FA RIFERIMENTO A QUANTO AVVENUTO A MILANO, IN OCCASIONE DELLA COMMEMORAZIONE DI SERGIO RAMELLI, MEMBRO DEL FONTE DELLA GIOVENTÙ UCCISO NEL 1975 DA UN COMMANDO DI AVANGUARDIA OPERAIA – TRE IMPUTATI, CONDANNATI A 40 GIORNI DI RECLUSIONE E 300 EURO DI MULTA, AVEVANO PRESENTATO RICORSO, CHIEDENDO COME ATTENUANTE “IL CORDOGLIO PER I MORTI”. MA PER I GIUDICI…
SALUTO ROMANO ALLA COMMEMORAZIONE DI SERGIO RAMELLI
(AdnKronos) – “I ricorsi omettono completamente di confrontarsi con il significato ideologico, di comunanza d'intenti e di vitalità delle azioni poste in essere dai 'camerati' oggetto di commemorazione, che secondo i giudici di merito caratterizza il richiamato rito del 'presente', dotato di particolare forza suggestiva e capacità di convinzione ideologica, nonché di palese ostentazione di una precisa e formale ritualità fascista, carica di significati ideologici, e che manifesta una piena adesione a detti valori".
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Così la prima sezione penale della Cassazione nel motivare la sentenza emessa lo scorso febbraio che ha confermato la condanna a un mese e 10 giorni e 300 euro di multa della Corte di Appello di Milano nei confronti di alcuni imputati per aver fatto il saluto romano durante una commemorazione per Sergio Ramelli, ucciso nel 1975, e per Enrico Pedenovi e Carlo Borsani.
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"La genericità dei ricorsi delle difese si coglie in maniera plastica - scrivono i supremi giudici - dalla mancanza di critica specifica alla ritenuta capacità di suggestione e proselitismo - sia nei confronti dell'opinione pubblica presente nelle vie cittadine, sia degli altri partecipanti alla commemorazione che non hanno preso parte alle ostentazioni compiute dagli imputati - della condotta caratterizzata dal raduno, in forma di schiera paramilitare, di numerosi militanti che hanno posto in essere il rito dell'appello, altrimenti detto del "presente", secondo la descrizione contenuta nel dizionario di politica edito dal Partito nazionale fascista nel 1940".
RADUNO PER COMMEMORARE SERGIO RAMELLI A MILANO
"Deve quindi concludersi - si legge - che, in considerazione del precetto costituzionale che, lungi dal riconoscere valore all'ideologia fascista, la osteggia e ne stigmatizza le manifestazioni, dette manifestazioni non rientrano nell'ambito di operatività della circostanza attenuante".
RADUNO PER COMMEMORARE SERGIO RAMELLI A MILANOUn raduno a Milano in ricordo di Sergio Ramelli SERGIO RAMELLImussolini saluto romano