catalogna indipendentisti

CHE CATA-ROGNA PER SANCHEZ: GLI INDIPENDENTISTI PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA SUPERANO LA SOGLIA PSICOLOGICA DEL 50%. IL PARTITO SOCIALISTA CATALANO DIVENTA IL PRIMO PARTITO IN TERMINI DI VOTI E SEGGI MA LA SUA CAPACITÀ DI COALIZIONE È SCARSA . NEL FRONTE COSIDDETTO UNIONISTA SORPRENDE IL SUCCESSO DELL’ULTRADESTRA DI VOX -AUMENTANO LE PREOCCUPAZIONI PER IL GOVERNO CENTRALE...

Bobo Craxi per huffingtonpost.it

 

catalogna voto

Aumentano le preoccupazioni per il governo di Pedro Sanchez, alla lotta contro la pandemia si aggiungerà la difficile gestione delle conseguenze del voto Catalano.

 

Si è votato in piena ondata pandemica in un giorno solo e il risultato elettorale ha confermato che nonostante la risposta giudiziaria dello Stato, la cupola politica arrestata ed esiliata, l’insuccesso della strategia separatista,  l’indipendentismo catalano è vivo e per la prima volta nella storia la sommatoria dei voti ai suoi partiti supera la soglia psicologica del 50%.

 

 

Il Partito Socialista Catalano diventa il primo partito in termini di voti e seggi ma la sua capacità di coalizione è scarsa; Podemos Catalana non raggiunge il 10 per cento, e dovrà probabilmente limitarsi a fare il controcanto al vincitore delle elezioni che è Esquerra Repubblicana la storica formazione catalana convertitasi all’indipendentismo che contendeva al centro-destra, ormai di timbro populista, JuntsxCat, la leadership del blocco separatista.

 

catalogna indipendentisti

L’indipendentismo potrebbe godere di una maggioranza piuttosto ampia grazie alla conferma della CUP (Candidatura d’Unitat Popular) forse una delle formazioni politiche più a sinistra e più nazionaliste d’Europa.

 

Nel fronte cosiddetto Unionista sorprende il successo dell’ultradestra di VOX, un partito nato dalla costola dei popolari che raccoglie i consensi di una nazionalismo di stampo franchista mai sopito e che rappresenta in gran parte la Catalogna dei lavoratori immigrati  spagnoli, minacciati dall’ondata separatista e identitaria imposta dall’indipendentismo.

 

Al Centro il Partito Popolare si salva dal rischio di scomparire dall’emiciclo parlamentare mentre piuttosto fragoroso è il capitombolo di Ciudadanos, la formazione neo-liberale di destra che aveva conquistato la prima posizione nelle scorse elezioni e che contendeva, dopo la ventata macroniana, addirittura al Partito Popolare a Madrid la possibile guida del Centro-destra.

catalogna indipendentisti

 

Le stelle di Albert Rivera e Ines Arrimadas hanno incominciato a spegnersi quando dalla lotta radicale, che essi interpretavano bene, si è passati alla necessità di offrire una proposta politica per la soluzione della crisi catalana.

 

Pedro Sanchez tornerà a far seder al tavolo gli indipendentisti che dimostrano di avere ancora vento nelle loro vele e cercherà una via di uscita almeno per rassicurarli su un indulto o su un’amnistia dei leader imprigionati ed esiliati.

 

Formalmente è il primo partito, ovvero il PSC rappresentato oggi dall’ex ministro di Sanchez Salvador Illa, che deve tentare di ottenere un’investitura al Parlament di Barcellona.

 

Nonostante il “cordone sanitario” che gli è stato messo dai partiti indipendentisti che hanno escluso di allearsi al governo con i socialisti, Illa può tentare di arrivare a ottenere almeno un’astensione benevola di esquerra repubblicana, la stessa che sostiene Pedro Sanchez al governo di Madrid ma ERC ha già escluso di volersi contaminare, il leader Junqueras, ritornato a piede libero durante la campagna elettorale nonostante debba scontare in carcere la sua pena ha già solennemente dichiarato “l’incompatibilità” con il PSC.

coronavirus catalogna

 

Il Parlamento Catalano vede una massiccia presenza della sinistra e un tripartito PSC-ERC-Podem supererebbe di gran lunga con 74 seggi la maggioranza che è di 68, eppure la Sinistra Nazionalista di Junqueras punta ad un accordo con la destra populista e radicale di Puigdemont per tornare a riaprire il conflitto politico con lo Stato Spagnolo.

 

La verità è che il fronte dell’indipendentismo superando per la prima volta la soglia del 50% si trova ad avere una forza politica e un sostegno popolare rinnovato. La pandemia e tutto il resto non hanno reso meno realistica la richiesta di verificare attraverso un Referendum negoziato con lo Stato Centrale la volontà esplicita del popolo catalano di ottenere un’agognata indipendenza.

 

PEDRO SANCHEZ

Pur rimanendo quasi immobile l’indicazione dell’elettorato ciò che sembra potersi muovere è la politica che si può quantomeno indirizzare verso soluzioni possibili. Pedro Sanchez a differenza di Mariano Rajoy non pensa affatto che l’epica separatista possa sgonfiarsi come un “soufflé”; essa ha una forza persistente e determinata che pone le radici nella lunga storia di conflitti e differenze fra l’Iberia Castigliana e quella Catalana e che si rinnova tuttavia nell’ondata identitarista che è seguita in tutta Europa a causa della Globalizzazione che ha determinato reazioni difensive sprigionatesi nell’identitarismo.

 

Il resto lo hanno creato gli errori, le incomprensioni, la mancanza di creatività istituzionale che avrebbe potuto assorbire da tempo gli spiriti nazionalisti offrendo delle soluzioni autonomiche o federative intermedie.

 

PUIDGEMONT

La pandemia esalta la necessità di mettere in comune i destini del mondo, e delle singole nazioni, le interdipendenze sono così vistose che rilanciare le piccole patrie ed un sovranismo d’antan appare anacronistico, eppure la vicenda Catalana ripropone l’obbligo di non sottovalutare i conflitti e le divisioni irrisolti nella storia.

 

Possono dirsi soddisfatti entrambi gli slogan prevalenti di questa rapida Campagna elettorale: “Voltare pagina” dicevano i Socialisti, “Lo torneremo a fare” dicevano i separatisti.

catalogna voto

 

La situazione fotografa uno stallo che necessita uno sforzo politico enorme da parte di Madrid affinché si esca dall’ulsterizzazione della Catalogna e si promuova una soluzione entro una cornice moderna ed europea.

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...