pisello piselli neve ekaterinburg

CHE CAZZO SUCCEDE IN RUSSIA? – NELLA CITTÀ DI EKATERINBURG SONO COMPARSI ENORMI FALLI DI NEVE, CON TUTTI I PARTICOLARI ANATOMICI SCOLPITI AMOREVOLMENTE – TUTTO È NATO COME FORMA DI PROTESTA CONTRO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER LA MANCATA PULIZIA DELLE STRADE DALLA NEVE – LA PRIMA SCULTURA PISELLONICA È STATA ERETTA DI FRONTE AL TEATRO DELL'OPERA: ERA TALMENTE ALTA CHE PER DEMOLIRLA È SERVITO UN TRATTORE – E ORA IL FENOMENO SI STA DIFFONDENDO IN ALTRE CITTÀ RUSSE…

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa - Specchio”

 

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Il primo è stato eretto di fronte al teatro dell'opera e all'università, in una delle piazze principali di Ekaterinburg, ed era talmente alto e possente che per demolirlo è stato inviato un trattore. Poche ore dopo, sono spuntati ovunque: nelle piazze centrali e nei cortili delle periferie, nei parchi giochi dei bambini e sui cofani delle auto parcheggiate. Sono alti, bianchi, e con tutti i particolari anatomici scolpiti amorevolmente.

 

L'epidemia delle sculture di neve a forma di membri maschili ha assunto dimensioni tali da spingere il sindaco della città Alexey Orlov a parlare di una "disgrazia". Che ovviamente, dopo una pubblicità da parte del primo cittadino, è diventata virale.

 

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Nessuno sa chi è stato il primo buontempone a erigere un realistico ed enorme fallo di neve a Ekaterinburg: forse, era un segno di protesta contro le autorità comunali che, come al solito, avevano lasciato la capitale degli Urali sommersa dalla prima nevicata abbondante, o forse era un'espressione delle sue pulsioni segrete.

 

[...]

 

In Russia poi, dove la menzione dei genitali e del turpiloquio a esso legato è un tabù, il fallo bianco immacolato puntato fieramente verso il cielo diventa subito un simbolo di sfida e di accusa. Il vicesindaco Alexey Bubnov infatti ha gridato alla "provocazione" e ha chiamato in soccorso la polizia, individuando correttamente nella creatività dal basso una forma di protesta occulta.

 

pisello di neve a ekaterinburg 9

Il funzionario ha promesso di arrestare gli autori delle sculture e ha anche chiesto ai cittadini di inviargli segnalazioni fotografiche delle "aberrazioni" che spuntano come funghi in giro per la città (sarebbe curioso dare una sbirciata alla sua casella di posta elettronica).

 

Su Change.org è apparsa anche una petizione che chiede di fermare la "pseudocreatività" dei giovani per "non trasformare Ekaterinburg in una città del c***". Per ora ha raccolto soltanto poche decine di firme, mentre i milioni di like sui social stanno già diffondendo l'epidemia dei "snegochleny", i "membrinivei", in altre città russe colpite dalle prime nevicate dell'autunno.

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