grano

“I RUSSI CI RUBANO IL GRANO" - CENTINAIA DI MIGLIAIA DI TONNELLATE DI GRANO SONO STATE SOTTRATTE ALL’UCRAINA DAI SOLDATI RUSSI CHE LO STANNO TRASPORTANDO A MOSCA CON CAMION SOTTRATTI AI CITTADINI – IL VICEMINISTRO DELL’AGRICOLTURA DI KIEV: “E’ UN DIRITTO DI SACCHEGGIO, AUTORIZZATO DIRETTAMENTE DA PUTIN” - L'UCRAINA HA CENSITO L'ANNO SCORSO 32 MILIONI DI ETTARI COLTIVATI – UNA PESSIMA NOTIZIA PER LA CINA: IL GRANO PROVENIENTE DALL'UCRAINA COPRE IL 75% DEL TOTALE IMPORTATO DA PECHINO…

Riccardo Coletti per “la Stampa”

 

grano

Il grano ucraino, quello stoccato nei territori occupati dai russi, è in viaggio verso i depositi moscoviti. «Diverse centinaia di migliaia di tonnellate sono state sottratte dagli occupati - ha dichiarato Taras Vysotskiy, viceministro ucraino all'Agricoltura -. Lo stanno trasportato con camion sottratti ai nostri connazionali».

 

Un diritto di saccheggio, «autorizzato direttamente da Putin» - ha aggiunto Vysotskiy, che ricorda guerre ottocentesche. Un saccheggio fatto alla luce del sole usando mezzi pesanti con targa Ucraina su cui è stata disegnata la "Z".

 

tagliatelle con farina di grano saraceno

L'Ucraina ha censito l'anno scorso 32 milioni di ettari coltivati. Di questi 15 milioni solo a grano tenero e altri 9 a mais. L'Italia tutta, isole comprese, è 30 milioni di ettari.

Da "granaio d'Europa" a "granaio del Mondo" il passo è stato breve. Sono bastati due accordi con la Cina, il più importante nel 2006, per attivare una tratta commerciale via mare Odessa-Shangai. Lo si intuisce facilmente affacciandosi al porto d'Odessa. I silos di stoccaggio di grano e mais sono le strutture più imponenti. Così tanti, così giganteschi, da dover essere dislocati in ogni luogo "libero" della città costiera.

 

ITALIA - LE IMPORTAZIONI DI GRANO DA RUSSIA E UCRAINA

L'ingresso in questo mercato della Cina, poi, ha dato un ulteriore impulso: il grano proveniente dall'Ucraina copre il 75% del totale importato da Pechino.

Un export che per anni ha finanziato l'intera filiera produttiva. Ad inizio guerra il consiglio dei Ministri di Zelensky aveva optato per il blocco totale delle esportazioni agroalimentari. Un blocco revocato ad inizio aprile dirottando i prodotti dal Mar Nero alle strade ucraine. Per settimane si sono visti mezzi pesanti in viaggio da est verso ovest.

 

LA GUERRA COLPISCE ANCHE IL GRANO

Direzione Romania. Proprio il paese confinante aveva optato per un passaggio di prodotti agricoli ucraini senza dazi. Un accordo commerciale firmato di fretta e "bombardato" dai Russi. Due missili Kalibr hanno colpito il ponte di Zatoka, ad ovest di Odessa, interrompendo questa tratta commerciale. L'unica via rimasta passa per la Moldavia e costeggia il confini della Transnistria. Ora Kiev sta pensando ad una seconda via, decisamente più lunga e costosa, che tocca Leopoli e punta verso la Polonia.

grano

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...