cesare battisti

CESARE BATTISTI PUNTA A TORNARE LIBERO E CHIEDE DI VEDERE I PARENTI DELLE VITTIME - L’EX TERRORISTA, CONDANNATO ALL’ERGASTOLO IN VIA DEFINITIVA PER QUATTRO OMICIDI SENZA AVER MAI SPESO UNA PAROLA DI PENTIMENTO (ANZI HA PARLATO DI UNA "GUERRA GIUSTA"), HA CHIESTO DI ESSERE AMMESSO ALLA MEDIAZIONE PENALE, PREVISTA DALLA RIFORMA CARTABIA CHE PREVEDE DI POTER ACCEDERE A BENEFICI PENITENZIARI E PERMESSI PREMIO. ESPLODE L’IRA DEI PARENTI DELLE VITTIME…

Lirio Abbate per “la Repubblica” - Estratti

 

CESARE BATTISTI BRINDA

Per accelerare il riconoscimento di benefici penitenziari, di misure alternative al carcere, e permessi premio, il terrorista Cesare Battisti, condannato definitivamente all’ergastolo per quattro omicidi, ha avviato un progetto per chiedere di essere ammesso alla mediazione penale, che fa parte della giustizia riparativa.

 

Secondo l’iter di questo procedimento Battisti dovrebbe incontrare i familiari delle sue vittime, alla presenza di un mediatore, e intraprendere un percorso di “redenzione” alla fine del quale potrebbe ottenere anche misure alternative alla cella. I familiari delle vittime non sono obbligati a partecipare e quindi possono anche respingere la proposta di mediazione.

 

(...)

Tutto ciò rientra nella nuova riforma Cartabia che prevede che siano i centri territoriali a svolgere i percorsi di Giustizia riparativa, richiesti dal detenuto e concordati con i responsabili del progetto. Battisti, vista la lunga pena che deve ancora scontare, potrebbe attendere la creazione definitiva dei centri da parte delle commissioni locali, che avverrà già nei prossimi mesi. Intanto lui prepara il terreno.

CESARE BATTISTI LA MIA FUGA

 

L’ergastolano, che da un anno è stato “declassificato” da regime di alta sicurezza a “detenuto comune” che gli lascia ampi margini di manovra per i benefici penali, poche settimane fa ha fatto il suo ingresso nel carcere di Massa, una struttura ben gestita e organizzata, dove vi sono in prevalenza persone che devono scontare condanne definitive. È stato Cesare Battisti a chiedere e ottenere direttamente dal Dap (Dipartimento amministrazione penitenziario) di essere trasferito dal carcere di Parma a quello di Massa. Il Dap, «vista l’istanza presentata » l’ha accolta.

 

Alla base della richiesta del terrorista c’è il fatto che il carcere in cui si trova adesso è vicino a Grosseto dove vivono la sua compagna brasiliana e il figlio di dieci anni. In questo modo la breve distanza facilita i loro colloqui e gli incontri. I responsabili del Dap si sono dati da fare per facilitare questa situazione familiare. Da quanto si apprende da ambienti giudiziari che si occupano di terrorismo, il trasferimento sarebbe stato disposto senza alcun nulla osta della magistratura.

LUIGI BERGAMIN CESARE BATTISTI

 

Nel carcere di Parma Cesare Battisti aveva iniziato a lavorare al progetto per la richiesta di “mediazione”, ma il trasferimento lo ha interrotto e adesso si prepara a ripresentarlo alla direttrice del carcere di Massa.

 

Nel frattempo, è stato sistemato in una “camera di detenzione” che divide con un’altra persona, e questa nuova situazione in cui si trova non lo avrebbe soddisfatto, perché Battisti era abituato ad avere una cella tutta sua, con i suoi libri e pure un computer e una stampante a portata di mano e solo per lui.

Adesso nel carcere toscano il computer gli è stato messo a disposizione ma si deve spostare in biblioteca.

cesare battisti e un'amica a spasso per parigi

 

Nel frattempo rivede alcuni testi scritti, su cui sta lavorando per una casa editrice, e la sera si rilassa leggendo Kafka. Cesare Battisti ha 68 anni, è stato un membro del gruppo terrorista Proletari armati per il comunismo (Pac). Dopo il suo arresto, avvenuto a gennaio del 2019 con 37 anni di latitanza, davanti ai pm di Milano ha ricostruito la scia di sangue che risale alla fine degli anni Settanta, partendo dai quattro delitti, di cui due materialmente commessi da Battisti: quello del maresciallo di polizia penitenziaria Antonio Santoro, da lui ucciso a Udine il 6 giugno 1978 in quanto «perseguitava i detenuti politici»; quelli del gioielliere Pierluigi Torregiani e del commerciante Lino Sabbadin, che militava nel Movimento sociale, uccisi entrambi il 16 febbraio 1979 il primo a Milano e il secondo a Mestre. Infine, quello dell’agente della Digos Andrea Campagna, al quale ha sparato a Milano il 19 aprile 1978.

CESARE BATTISTI

 

(...) Oggi in carcere continua a sostenere che lui per 37 anni non è stato latitante ma “rifugiato politico” e tuttavia, pur riconoscendo la sua precedente militanza nella lotta armata, fatto da cui non si è mai dissociato o pentito, nel 2009 dichiarò la sua estraneità agli attentati e affermò di non avere mai sparato a nessuno. Adesso, con un ergastolo definitivo sulle spalle, punta ai benefici premiali per uscire dal carcere. In effetti è già nei termini per ottenere i permessi, e la mediazione penale potrebbe accelerarli. E rivederlo fuori dal carcere per i familiari delle vittime sarebbe l’ennesima beffa.

cesare battisti firma libricesare battisti a parigicesare battisti cesare battisti salone letterario in francia 2004

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?