charles manson family

MUORI, CANE, MUORI - CHARLES MANSON IN FIN DI VITA. IL PROTAGONISTA DELLA STRAGE DI BEL AIR, QUANDO UCCISE SHARON TATE, MOGLIE DI POLANSKY, INCINTA DI 8 MESI – STA SCONTANDO L’ERGASTOLO – HA 82 ANNI, 45 ANNI TRASCORSI DIETRO LE SBARRE – DISSE CHE SI ERA ISTIRATO AD UNA CANZONE DEGLI BEATLES, ''HELTER SKELTER''

 

charles mansoncharles manson

Marco Respinti per Libero

 

Gli occhi sbarrati di Charles Manson sono diventati t-shirt e gadget, film e fumetti fatturando svariati milioni di dollari. Ora però l' assassino più pop del mondo sta male, malissimo. A 82 anni, 45 dei quali passati nella prigione statale di Corcoran, in California, per scontare una condanna all' ergastolo, è stato trasferito all' ospedale di Bakersfield, a un centinaio di chilometri. Nessun' agenzia sa dire cosa gli sia capitato. Il che alimenta la voglia di mistero sul conto di questo personaggio, tipico esempio di realtà che supera la fantasia.

 

Nato a Cincinnati, in Ohio, nel 1934 da un padre sconosciuto e da una madre prostituta e alcolizzata, è il simbolo più inquietante della controcultura dei Sixties. Cresciuto tra furti e rapine, finisce più volte in carcere e dietro alle sbarre comincia a interessarsi di occultismo e ipnosi. Libero nel 1967, si dà alla musica nel pieno della stagione psichedelica.

 

sharon tate 4sharon tate 4

A San Francisco crea una setta, The Family, composta soprattutto da ragazze, che, tra rapine, droga e sesso di gruppo, lo considerano un santone; del resto lui ogni tanto si definisce dio oppure una reincarnazione di Gesù. Ma in realtà è un fallito, frustrato perché il suo talento musicale più di tanto non convince. Quando nel 1969 passa alle maniere davvero forti, raggiunge il culmine propiziando prima, il 31 luglio, l' omicidio di Gary Hinman, un insegnante di musica, poi, il 9 agosto (a pochi giorni dalla Summer of Love dei freak di Woodstock), quello dell' attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, all' ottavo mese di gravidanza.

 

Sharon TateSharon Tate

Oltre alla Tate e al suo bambino, vengono efferatamente ammazzate altre quattro persone, e il giorno seguente ancora due. Manson dice d' ispirarsi a Helter Skelter, un brano del 1968 dei Beatles, che secondo lui è la stura alla diffusione del caos nel mondo. La sua fissa è infatti la guerra razziale, da scatenare assalendo i ricconi bianchi dei quartieri alti per poi far ricadere la colpa sui neri.

 

Nel marzo 1971 Manson, che non ha mai confessato le proprie responsabilità, viene quindi condannato a morte come mandante degli assassinii del 1969, salvo poi vedersi commutare la pena nel carcere a vita allorché, nel 1972, la California abolisce la pena capitale. Al processo si presenta con una X incisa sulla fronte che poi in carcere trasforma in una svastica.

 

Polaski e Sharon TatePolaski e Sharon Tate

Attorno a lui fioriscono rapidamente le teorie del complotto più pirotecniche. Lo si è voluto persino satanista, ma, nonostante alcuni contatti con quegli ambienti, il guru-assassino è piuttosto il frutto di un cocktail micidiale di sballo e invidia sociale, il prodotto - scrive il sociologo Massimo Introvigne in Satanism: A Social History (Brill, Leida 2016) - della sottocultura dello spaccio di droga e di una vita spesa per lo più in carcere.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...