carmelo chiaramonte

CHE PIATTI STUPEFACENTI! LO CHEF CARMELO CHIARAMONTE A PROCESSO PER LA CANNABIS NEI CIBI: "NON CAPISCO QUESTO ACCANIMENTO, IO SPERIMENTAVO LA CANNABIS IN CUCINA PER CURARE UNA DEPRESSIONE CHE MI AFFLIGGE DA DUE ANNI, DA QUANDO IO E LA MIA COMPAGNA ABBIAMO VISSUTO UN GRAVISSIMO LUTTO” – NELLA SUA CASA TROVATE PIANTE DI CANNABIS DI OLTRE DUE METRI

ALESSANDRA DAL MONTE per il Corriere della Sera

 

 

carmelo chiaramonte

«Sono uno chef piccolo, non milionario, non stellato, non ho un ristorante. Non capisco questo accanimento: io sperimentavo la cannabis in cucina per me, soltanto per me. Per curare una depressione che mi affligge da due anni, da quando io e la mia compagna abbiamo vissuto un gravissimo lutto». Carmelo Chiaramonte, 50 anni, siciliano di Trecastagni (Catania), cuoco freelance - anzi «cuciniere errante», come si definisce nel suo sito - e in passato comparso in diversi programmi tv, è stato arrestato dai carabinieri e poi rimesso in libertà in attesa di processo perché nella sua casa-studio di Pedara, sempre nel Catanese, deteneva due piante di cannabis alte due metri e mezzo, mezzo chilo di infiorescenze di canapa indiana e alcuni barattoli di cibi trattati alla marijuana.

 

«Due di olive, due di tonno - precisa lo chef - uno di liquore e uno di caffè, che ho consegnato spontaneamente ai militari: loro si erano concentrati sulle piante». Sull' etichetta c' era scritto «Santa Caterina SballOlives» e «Kannamang». «Sì, erano piccoli campioni per me. Sapevo di operare al di fuori della legge coltivando cannabis ma avevo bisogno di curarmi. E lo volevo fare in modo naturale, senza antidepressivi. All' inizio fumavo, poi ho provato con il cibo: diluivo i principi attivi nell' olio, e in effetti ho placato insonnia e ansia».

carmelo chiaramonte

 

Le accuse sono di coltivazione di stupefacenti e commercio di alimenti alterati. «Ma, come ha scritto il giudice nell' ordinanza, non ci sono indizi relativi alla vendita», dice l' avvocato difensore Rita Faro. Che in una nota spiega come «lo chef abbia di recente approfondito, in linea con un filone di ricerca internazionale, gli aspetti relativi all' effetto della cannabis nella terapia del dolore e, in particolare, quelli legati alla somministrazione alimentare».

 

«Sì - aggiunge lui -. Ho partecipato a numerosi convegni scientifici sulla terapia del dolore, parlando di cucina della gioia per i malati oncologici. Studio la cucina mediterranea dal terzo secolo avanti Cristo e so che i grandi filosofi hanno sempre usato sostanze naturali per entrare nel "momento magico". Oggi non si può non considerare il lato medicamentoso di queste piante». Il processo si terrà in febbraio. Chiaramonte è amareggiato: «Sono incensurato, mi avevano garantito che non sarebbero uscite le mie generalità e mi spiace leggere di spaccio o vendita. Non è vero. In Sicilia si monta tutto, vivo in una terra teatrale».

carmelo chiaramonte

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)