CHISSA’ PER QUALE RAGIONE UNA MANINA HA FATTO USCIRE 13 MILIONI DI FILE DALLA APPLEBY, LA SOCIETA’ DI CONSULENZA LEGALE E TRIBUTARIA AL CENTRO DEI “PARADISE PAPERS” - IL GRUPPO, CON 60 PARTNER, OPERA NEI MEJO PARADISI FISCALI: BERMUDA, SEYCHELLES, ISOLE VERGINI BRITANNICHE E SINGAPORE
Fabio Sottocornola per il “Corriere della Sera”
Bermuda, Seychelles, British Virgin Islands, Singapore. Naturalmente, anche le isole Cayman. Sono solo alcune delle sedi, tutti paradisi fiscali, nei quali opera la Appleby, società che dichiara di prestare consulenza legale e tributaria a ricchi privati, imprese ma anche trust o istituzioni finanziarie che vogliono gestire i propri interessi o alcuni business milionari in zone offshore.
Quindi, al riparo da occhi indiscreti e dalla mano del Fisco. La società, che conta su 60 partner tra avvocati d' affari e consulenti, è finita al centro del nuovo scandalo dei Paradise Papers: da qualcuno dei suoi uffici (e di un' altra realtà simile, chiamata Asiacity Trust) provengono infatti gli oltre 13 milioni di file con attestazioni bancarie, scambi di mail, giri di fatture.
E poi i nomi, o meglio i codici di chi ha conti cifrati dove, appunto, non si pagano tasse. Un po' lo stesso ruolo che aveva avuto lo studio Mossack Fonseca nel precedente scandalo dei Panama Papers. Dal canto suo, ovviamente, la Appleby rigetta ogni accusa e fa sapere, attraverso il proprio sito Internet che non «c' è evidenza» che sia stato fatto qualcosa di illegale.