sturmtruppen bonvi bonvicini

“NON FATE LA GUERREN, FATE LA CAKKEN” - 50ANNI FA NASCEVA “STURMTRUPPEN”, LA FAMOSA STRISCIA DI FRANCO "BONVI" BONVICINI, CHE HA COME PROTAGONISTI DEI BUFFI SOLDATI TEDESCHI TORMENTATI DALLA STUPIDITÀ DEL MILITARISMO - L'AMICIZIA CON GUCCINI E SILVER, GLI ESORDI NELLA PUBBLICITA', IL CINEMA E QUEL RUOLO DA UFFICIALE TEDESCO CHIESTO PER GIRARE IN DIVISA SUL SET E GRIDARE...

franco bonvicini alias bonvi 3

Andrea Angiolino per “la Lettura - Corriere della Sera”

 

A 22 anni il sottotenente carrista Franco Bonvicini si congeda. L' amico Francesco Guccini lo fa assumere con lui alla Vimder Film, per il titolare Guido De Maria «un gruppo di amici che si diverte a fare pubblicità». Bonvi inventa slogan, recita in Come rubammo la bomba atomica di Franchi e Ingrassia, lavora a vari film tra cui Flashback su un fante tedesco in Appennino. Con Guccini sceneggia gli spot di Salomone il pirata pacioccone per l'amarena Fabbri. «Non so bene cosa facesse esattamente», ci dice De Maria.

 

sturmtruppen

«Era soprattutto bravissimo a portarmi via le modelle da davanti alla macchina da presa. Ne ricordo una francese, Andrea. Siamo lì sul set pronti a girare, e all' improvviso lei non c'è più. Bonvi se l'è portata in un circolo Arci a prendere l'aperitivo». Prima che autore di fumetti, Bonvi è personaggio lui stesso, epico e sopra le righe. Appassionato di storia bellica, veste alla militare e si diverte a parlare «tedeschese».

 

Nell'autunno 1968 De Maria cucina gnocco fritto per tutti. Serve per primo Bonvi, che esplode in un «Danke!». De Maria risponde «Bitte» e gli passa un altro pezzo. Di nuovo «Danke!» e «Bitte!», più e più volte, finché il doppiatore Mauro Mattioli sbraita: «Ehi, voi due, maledetten skizzaten, la volete smettere con queste menaten che ci avete rotto i cosiddetten?» Bonvi si illumina: «Ragazzen, mi è venuten un'idea!».

franco bonvicini alias bonvi

 

L'indomani torna con quattro vignette: soldatini in uniforme tedesca si passano proiettili ringraziandosi a vicenda e irritando un ufficiale. Sono nate le Sturmtruppen. Tormentate dal fango, dal pessimo rancio, dalla nostalgia di casa, ma soprattutto dalla stupidità delle gerarchie e da assurdi regolamenti, combatteranno all'infinito senza speranza un nemico invisibile. Al Salone dei Comics di Lucca vincono il concorso per una nuova striscia. Da maggio 1969 escono sulla rivista «Off-Side» e dall'8 luglio su «Paese Sera», sponsor del premio.

 

sturmtruppen

Bonvi si ispira al suo servizio di leva e, come scrive lui stesso, a «un po' di letture fatte qua e là:...Zuckmayer, Haek, il Comma 22 di Heller, Mario Rigoni Stern, Kirst, Lussu e - perché no? - Il deserto dei Tartari di Buzzati e Kaputt di Malaparte». Con umorismo a volte fine e altre grasso irride la follia della guerra, il patriottismo esasperato, i motti di Mussolini, ma anche la società di massa e la televisione. Per «Off-Side», «al di là di un facile simbolismo, la realtà è agghiacciante: tutti noi calziamo in testa l'elmo delle Sturmtruppen».

 

Gli amici lo aiutano. Mentre guida, il tranviere Enzo Meschiari inventa gag per lui. Ci racconta Guccini: «Bonvi mi chiamò nell'agosto del 1969, aveva vinto il concorso e aveva poche idee. Gli passai diverse battute e la prima sceneggiatura di Storie dello Spazio Profondo».

franco bonvicini alias bonvi

 

La fantascienza stimola Bonvi, che per Guccini «era modenese ma faceva finta di essere internazionale». A un contrabbandiere spaziale mette la divisa nazista: «Bonvi stravolge le sceneggiature, disegna quel che vuole», ironizza Guccini. «Un personaggio descritto in modo accuratissimo diventa un soldato tedesco e buonanotte». Bar con orchestrine e alieni anticipano Star Wars, dove le uniformi imperiali ricordano quelle germaniche.

Bonvi crea altre storie surreali.

il film sturmtruppen

 

Dà il suo volto al pistolero sbevazzone Buddy the Kid e al pazzo che in Andiamo all'Havana!, su idea di Guccini, dirotta un tram su Cuba. Anni dopo, in L' uomo di Tsushima, gli somiglierà un amaro Jack London che narra l' insensato viaggio della flotta russa dal Baltico al Mar del Giappone, verso l' inevitabile disfatta del maggio 1905.

 

Lasciata la pubblicità, Bonvi fonda uno studio. Si presenta l' aspirante fumettista Guido «Silver» Silvestri, che ricorda: «L'Autore Affermato volle vedere i miei lavori, preparati la sera prima. Non rimase impressionato né finse di esserlo, ma mi sbolognò un incarico che probabilmente gli pesava: disegnare una fontana per non so che ricorrenza dell' Accademia militare. Dovevo farla nel suo stile, che mi aveva illustrato sommariamente.

franco bonvicini alias bonvi 9

 

Ne patii in sonno e salute cercando di tracciare l'ovale maledetto di quella vasca, gli zampilli, le piccole onde concentriche Risultato: un fregaccio nero e orribile. L'Accademia lo rigettò sul muso dell' Autore Affermato. Ero costernato. L'Autore Affermato mi tirò una manata sulla spalla e scoppiò in una risata irrefrenabile: era Bonvi, ed ero già diventato suo amico». Per garantire fatturato, Bonvi e Silver producono molti episodi di Cattivik e Capitan Posapiano per «Tiramolla» e «Cucciolo».

 

sturmtruppen

Nel 1972 Giancarlo Governi della Rai vuole fare Gulp. I fumetti in tivù e chiama Bonvi, che con De Maria crea il detective Nick Carter. Gulp toglie pubblico a Mike Bongiorno, la seconda stagione arriva solo cinque anni dopo. Intanto Bonvi disegna 82 storie di Nick Carter per il «Corriere dei Ragazzi». Lo aiuta Silver, che ha una sua strip nel cassetto: Bonvi lo sprona a pubblicarla e Lupo Alberto entra nel firmamento del fumetto.

 

Sempre nel 1972, Nino De Tollis porta le Sturmtruppen a teatro. Per la prima volta in Italia si vedono uomini nudi sul palcoscenico: soldati che per protesta indossano solo elmo, stivali e giberne. La divisa resta su una gruccia. I giornali ne parlano anche all' estero.

L'anno dopo, Bonvi riceve il premio Saint-Michel come miglior autore europeo di fumetti. Chiude le Sturmtruppen alla striscia 1.370 perché la quotidianità non le renda «una barzelletta da "Settimana Enigmistica"» e va a Parigi ove collabora all'«Humanité».

 

franco bonvicini alias bonvi 8

Crea l' investigatore Milo Marat e le Cronache del dopobomba, cruda visione di un'umanità futura che divora sé stessa. Riprende «le Sturm» nel 1975, dopo una cena in cui Umberto Eco gli insegna dei trucchi per sceneggiare strisce seriali, e le racconta in prosa nel libro Ultime lettere delle Sturmtruppen. Nei fumetti tra i nuovi personaggi appare il fiero alleaten Galeazzo Musolesi: si chiama come la via sotto casa Guccini in cui, all' osteria Da Vito, si riuniscono i bolognesi più creativi. Le pareti pullulano di Ex Vito, foto autografe con l'aggiunta di aureole e alucce.

 

sturmtruppen 4

Le Sturmtruppen ispirano due film con Cochi e Renato, Teocoli, Boldi e le musiche di Jannacci. L' alto e biondo von Nibelunghen, che falsifica l'età per partire volontario, è paradossalmente Giancarlo Magalli, che ricorda: «Col caldo che faceva nella solfatara fuori Pomezia, resistere in divisa era un'impresa ardua. Bonvi aveva chiesto un ruolo da ufficiale tedesco perché questo lo autorizzava a girare in divisa per il set gridando "Stia puniten!" a chi stava in canottiera fra una ripresa e l'altra».

 

franco bonvicini alias bonvi 7

L'ultimo lavoro è una strip su un moderno presidio italiano in un deserto, per un diario scolastico che l'esercito regala in 120 mila copie. Per documentarsi, Bonvi va in Somalia e parla col nostro contingente. Per compenso ottiene un moschetto '91 restaurato e il grado di capitano. Gli piace lavorare per forze armate che dai tempi della sua leva sono cambiate «come dalla notte al giorno». Anche perché «io non combatto l' esercito, ma un certo modo di pensare. Il nonnismo, per esempio, o la tendenza di far pesare il grado sui gradi inferiori».

 

sturmtruppen 3

Il 10 dicembre 1995 Bonvi è atteso da Red Ronnie alla trasmissione Roxy Bar. Vuole vendere alcune tavole originali per aiutare l'amico e collega Magnus, disegnatore di Alan Ford, malato di tumore. Mentre cerca gli studi muore investito da un'auto. Ma i suoi soldaten sono ancora con noi: escono nuove raccolte, Modena inaugura un Bonvi Parken, forse arriverà un museo. Per le Sturm il congedo è ancora lontano.

franco bonvicini alias bonvi 4francesco guccini roberto roversi franco bonvicini alias bonvi sturmtruppen 7sturmtruppenfranco bonvicini alias bonvi 10franco bonvicini alias bonvi 5sturmtruppen 6sturmtruppen 5franco bonvicini alias bonvi franco bonvicini alias bonvi vasco rossi red ronniefranco bonvicini alias bonvi 6

Ultimi Dagoreport

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…