ovidio guzman chapo culiacan messico

IN MESSICO COMANDANO I NARCOS (MA QUESTA VOLTA LI HANNO FREGATI)  – LA CITTÀ DI CULIACAN È SOTTO ASSEDIO DEL CARTELLO DI SINALOA, DOPO L’ARRESTO DEL FIGLIO DEL CHAPO GUZMAN, OVIDIO – I SEGUACI DELL’UOMO, DETTO “EL RATON”, PRESIDIANO CON CHECK POINT LE STRADE E HANNO MESSO A FERRO E FUOCO GLI EDIFICI, PROVANDO A IMPEDIRE L’ESTRADIZIONE DEL LORO LEADER – VIDEO: GLI SPARI ALL’AREO MILITARE CHE PORTAVA VIA IL NARCOTRAFFICANTE 

 

 

 

Giuseppe Sarcina per www.corriere.it

 

ovidio guzman

Un’azione veemente, scontata e pianificata. Una città, Culiacan, messa sotto assedio dal potere narcos. Una battaglia con sparatorie e persino raid aerei per rispondere alla sfida lanciata dai seguaci del figlio de El Chapo finito in manette.

 

Sono state ore drammatiche scandite da una catena di eventi. All’alba di giovedì forze della Difesa, probabilmente imbeccate anche dall’intelligence Usa, hanno catturato Ovidio Guzman, detto el Raton. Su di lui una taglia milionaria offerta dagli Stati Uniti per una lunga lista di accuse, dal traffico di fentanyl al ruolo di leader del cartello di Sinaloa, un bandito con un conto aperto anche con la Giustizia – a volte clemente – del suo paese.

 

guerriglia dopo l arresto di ovidio guzman a culiacan, messico 8

Il ricercato era nel sobborgo di Jesus Maria, zona dove la madre dispone di una residenza e dunque in un “territorio non ostile”, di solito protetto da informatori e guardiaspalle. I militari hanno usato team scelti ed elicotteri (uno ha impiegato una mitragliatrice Mini-gun), quindi hanno messo in allarme il dispositivo di sicurezza certi di una rappresaglia. Che è arrivata.

 

guerriglia dopo l arresto di ovidio guzman a culiacan, messico 9

I sicarios, agendo con mosse studiate per queste occasioni, hanno creato una serie di blocchi attorno a Culiacan. Veicoli sono stati dati alle fiamme, hanno organizzato barricate e presidiato i loro check point con “miliziani” armati in modo pesante. E’ apparsa anche la loro “fanteria meccanizzata”: pick up blindati in modo sommario, spesso dotati di mitragliatrici e di lanciagranate. Si sono mossi in colonne per mettere a ferro e fuoco i quartieri, attaccare gli agenti, provocare caos e panico. Un nucleo ha invaso l’ospedale, altri si sono diretti verso l’aeroporto per impedire che il loro leader fosse estradato.

 

guerriglia dopo l arresto di ovidio guzman a culiacan, messico 6

 

Così hanno sparato su un jet passeggeri centrato sotto la carlinga e costretto ad interrompere il decollo. Altri, dotati di fucili ad alto potenziale Barrett, hanno “ingaggiato” i velivoli della Marina e dell’Aviazione. I video hanno mostrato un aereo tirare raffiche contro le posizioni tenute dai gangster, scene a testimoniare un conflitto aperto. Altre clip hanno documentato l’azione dei pistoleri, con elmetti, corpetti anti-proiettile, munizioni a bandoliera. Ostentazione che narra la realtà feroce.

 

guerriglia dopo l arresto di ovidio guzman a culiacan, messico 12

Le autorità hanno chiuso scuole e aeroporti regionali, quindi hanno esortato i civili a restare a casa per evitare conseguenze. Che pure ci sono state: almeno sei soldati uccisi, un colonello caduto in un’imboscata, decine di feriti. E’ presto per fare un bilancio definitivo.

 

I comandi hanno fatto affluire rinforzi per contrastare i narco-insorti e permettere il trasferimento, in aereo, di Ovidio. Lo hanno rinchiuso nella prigione di Altiplano, la stessa dalla quale il padre è fuggito nel 2015.

 

Lo spostamento è stato adottato al fine di scongiurare quanto è avvenuto nell’ottobre 2019: il boss era stato catturato e poi subito rilasciato in seguito alle minacce dei complici, episodio vergognoso spia di uno Stato fallito.

 

Questa volta il blitz non è stato vano e sono molte le speculazioni, una costante come le pallottole in certe vicende messicane.

 

 

OVIDIO GUZMAN DETTO EL RATON

Il figlio de El Chapo è stato scovato alla vigilia di un importante summit tra il presidente Obrador e Joe Biden dedicato ad un’infinità di dossier, a cominciare da quelli legati ai traffici illegali. Un’interpretazione sostiene che l’arresto è un “regalo” di Obrador alla Casa Bianca. Una seconda lettura è più dietrologica: i militari e gli americani hanno agito insieme per mettere il presidente o il “potere” profondo davanti al fatto compiuto. Difficile offrire ancora favori a Ovidio come tre anni fa.

 

Il padrino, peraltro, stava vivendo una situazione particolare. Guidava insieme ai fratelli una parte di Sinaloa ma era impegnato nella lotta con i grandi rivali di Jalisco e le fazioni dissidenti all’interno della sua “famiglia”. Faida totale e ampia che – quando serve – è utile per mascherare tradimenti, soffiate, baratti.

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