IL PRIME GIORNO DI SCUOLA DI AMAZON A ROMA – IL SERVIZIO DI CONSEGNA DELLA SPESA A DOMICILIO DI BEZOS HA DEBUTTATO NELLA CAPITALE (3 ANNI DOPO MILANO): COM’È ANDATA – RICICCIA LA SOLITA RETORICA SULLE PICCOLE BOTTEGHE COSTRETTE A CHIUDERE PER COLPA DI AMAZON (E INVECE LE MACCHINETTE AUTOMATICHE, I ''BANGLA'' E GLI ALIMENTARI CINESI?)
1 – SURGELATI, PASTA, DENTIFRICIO LA SPESA A CASA MIA IN UN' ORA
Estratto dell’articolo di Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica – Roma”
Giorno d' esordio, ore 11. Amazon Prime Now, già attivo a Milano, si è messo in moto ormai da tre ore anche nella capitale. Una flotta di furgoncini e fattorini appena assunti, messi sotto contratto proprio per sostenere il flusso di ordini pompato dal nuovo servizio, schizza da una parte all' altra della città dalle otto del mattino.
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Scatolame, carne e verdure, persino surgelati: con un click - e un sovrapprezzo di 7.99 euro per una consegna garantita entro un' ora dall' ordine - si può fare la spesa da remoto.
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Per partecipare alla prima basta una carta di credito. Proviamo: per le 11.13 il carrello virtuale è pronto, colmo di un mix di prodotti per testare l' affidabilità del servizio (in realtà del tutto simile a quello già offerto da alcune catene di supermarket).
Nel paniere finiscono cibi da freezer e da frigo, da dispensa. Per non farci mancare proprio nulla, inseriamo anche un dentifricio. Ora non resta che attendere.
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Scegliamo l' opzione a pagamento per ricevere tutto in entro un' ora. L' altra possibilità è quella di scegliere una finestra di due ore entro cui ricevere pacchi e pacchetti.
Selezionando la prima disponibile, quella tra le 14 e le 16, ci vorranno almeno 2 ore e 43 minuti. In un caso o nell' altro, l' attesa sarà scandita dagli sms del personal shopper: prima per dare conferma che la spesa a distanza è iniziata, poi per chiedere il permesso di poter sostituire un prodotto esaurito con un altro. Se non si risponde, il cambio è automatico.
L' importante è prestare attenzione al campanello. Anche per soccorrere il fattorino: per ogni tipo di cibo c' è uno scatolone carico di ghiaccio per tenere sotto controllo la temperatura. Così ci si ritrova con tre sacche targate Amazon e altrettante buste di carta paglia con lo sponsor di Poste Italiane.
Nella prima ci sono tutti gli acquisti che non hanno bisogno di finire in frigorifero, nelle altre due surgelati e cibi freschi. Il ragazzo delle consegne scava a velocità della luce nelle sue bisacce per controllare di non aver dimenticato nulla e rimette in sesto i contenitori per i prossimi ordini. Poi schizza via sul pianerottolo. Ci sono altre consegne, tempi da rispettare.
Ma anche qualche secondo per scambiare due chiacchiere: «Questo è il primo giorno - racconta con una buona dose di soddisfazione per il nuovo lavoro - e non si preoccupi per i tre pacchi. Prima ho dovuto portare sette casse d' acqua a un altro cliente, quindi questo è niente. Che le devo dire? Alla fine è una bella svolta».
(…) A patto che il servizio resista al traffico di Roma e alle variabili - spesso e volentieri impazzite - che ne determinano l' andamento. Un temporale, la metro in tilt, uno sciopero dei mezzi, l' ora del rientro dal posto di lavoro. Più che quella al cronometro, la sfida che Amazon dovrà affrontare sarà quella alla mobilità capitolina, ai suoi tempi e alle sue abitudini.
2 – LE BOTTEGHE UCCISE DAI PACCHI ONLINE
Estratto dell’articolo di Valerio Magrelli per “la Repubblica”
Lo aveva scritto quasi duecento anni fa un poeta francese: "La vecchia Parigi non esiste più". Lo aveva notato Baudelaire, pieno di tristezza per l' impressionante trasformazione che aveva visto avvenire sotto i suoi occhi: "Ahimè, la forma di una città / cambia più in fretta che il cuore di un mortale". Parole sante! E noi, guardando la Roma di oggi, non possiamo che confermarlo.
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L' atto principale di questa metamorfosi ha riguardato i piccoli esercizi commerciali (…).
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Grazie all' arrivo di super e iper-mercati, abbiamo visto tante botteghe storiche sparire, sostituite da bar, ristoranti o alimentari a gestione cinese, spesso consistenti in semplici macchine distributrici di cibo confezionato - rivenditori senza neanche un commesso!
Ma a questa triste fine del negozio di vicinato eravamo abituati da tempo. L' ultima novità consiste invece nell' ingresso di un gigante finanziario all' interno dei circuiti commerciali più modesti. Stiamo parlando di come l' immensa rete di Amazon sia arrivata fino al minimo rivenditore sotto casa. In questo vero e proprio "mondo di pacchi", la consegna degli acquisti sta ormai diventando appannaggio di un monopolio che smercia merce sull' intero pianeta.
Certo è scorretto giudicare l' evoluzione dei fenomeni socio-economici urbani sotto un' angolatura soltanto negativa. (…) Eppure resta difficile aderire fino in fondo a quanto sta avvenendo. Sembra difatti che stia tornando in auge l' antico meccanismo delle catene di montaggio descritte dal Chaplin di Tempi moderni. Ci aspetta una Roma di individui che, barricati in casa, fanno acquisti in rete e li ricevono a domicilio senza neanche più dover uscire. Con buona pace dei residui sogni comunitari.
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