via antonini palazzo milano

"IL RIVESTIMENTO DEL PALAZZO DI VIA ANTONINI NON ERA APPROPRIATO" - COM'È POSSIBILE CHE UN EDIFICIO NUOVO VADA IN FIAMME COSÌ? SECONDO ANGELO LUCCHINI, DOCENTE DI ARCHITETTURA TECNICA AL POLITECNICO DI MILANO, È UN PROBLEMA DI MATERIALE COMBUSTIBILE UTILIZZATO PER L'ESTERNO: "LA LEGGE DEVE OBBLIGARE AD AVERE INVOLUCRI IGNIFUGHI, MENTRE ORA LE LINEE GUIDA DEI VIGILI DEL FUOCO HANNO SOLO VALORE DI RACCOMANDAZIONE. ALMENO NON È FINITA IN TRAGEDIA COME A LONDRA PERCHÉ..."

Andrea Pasqualetto per www.corriere.it

 

 

palazzo di via antonini a milano a fuoco 9

Il professor Angelo Lucchini, docente di Architettura tecnica al Politecnico di Milano, è esperto di edifici alti e complessi e di questioni legate alla sicurezza e al fuoco.

 

Professore, com’è possibile che di questi tempi un edificio di recente costruzione vada a fuoco così?

«Premessa: io posso fare solo delle ipotesi sulla base di quel che vedo e di quel che leggo. Mi viene da dire una cosa: visto che il fuoco pare si sia propagato solo all’esterno, se qualcosa non ha funzionato riguarda esclusivamente l’involucro e in particolare il suo rivestimento. Significa cioè che il sistema di sicurezza interno ha funzionato».

 

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All’esterno però il palazzo si è acceso come un fiammifero. Perché?

«Perché il rivestimento è stato realizzato con materiale combustibile, in grado di reagire rapidamente all’innesco che, per quanto è dato sapere, pare sia avvenuto a un piano alto».

 

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Si può usare il materiale combustibile per il rivestimento?

«Per le facciate è inappropriato e non si concilia con i requisiti di sicurezza rispetto al fuoco previsti dal Ministero dell’Interno per gli edifici civili».

 

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Esiste un obbligo?

«No, le linee guida preparate dai Vigili del fuoco per il Ministero, fatte peraltro molto bene, hanno valore di raccomandazione. È però auspicabile che, anche alla luce di questo caso milanese, si acceleri il passaggio a un livello obbligatorio».

 

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Qui pare siano stati utilizzati dei pannelli di polistirene...

«Io non so che materiale sia stato utilizzato per il rivestimento. La cosa evidente è la sua notevole reattività al fuoco, dato che l’incendio si è esteso in brevissimo tempo ai livelli inferiori di entrambe le facciate principali».

 

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Esiste un impianto di sicurezza che impedisca questo tipo di incendi?

«Diciamo che di norma non c’è la necessità di proteggere le facciate con questo genere di impianti in quanto i materiali stessi dovrebbero salvaguardarne la sicurezza».

 

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Anche la Grenfell Tower di Londra si era incendiata velocemente...

«Effettivamente c’è una forte analogia fra i due eventi. Nel caso milanese fortunatamente non vi sono stati problemi di evacuazione grazie al probabile rispetto delle regole costruttive sulla compartimentazione che hanno evitato alle fiamme di aggredire i piani interni. A Londra invece no ed è stata una tragedia».

 

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