sniffata di cocaina

PER USCIRE DAL TUNNEL DELLA COCAINA BASTA UNA "SCOSSA": SI TRATTA DI UNA STIMOLAZIONE CON IMPULSI MAGNETICI CHE LIBERA IL CERVELLO DAL DESIDERIO DI DROGA - OGGI LA DIPENDENZA DALLA COCA VIENE TRATTATA PRIMA COME MALATTIA CEREBRALE E SECONDARIAMENTE, MA SOLO SE NECESSARIO, COME DISTURBO MENTALE…

Maria Sorbi per il Giornale

 

cocaina

Niente bombardamenti di farmaci e nemmeno sedute di gruppo nelle comunità o lunghe terapie dallo psicanalista. Per uscire dal tunnel della cocaina basta una mini «scossa». Si tratta di una stimolazione con impulsi magnetici che di fatto liberano il cervello dal desiderio di droga e riattivano molti contatti sinaptici che la cocaina aveva messo fuori uso.

 

A rivoluzionare i criteri della disintossicazione è il metodo collaudato dallo psichiatra e tossicologo Luigi Gallimberti, partito dagli studi effettuati sui ratti del neurologo Antonello Bonci. Oggi la dipendenza da cocaina viene trattata prima come malattia cerebrale e secondariamente, ma solo se necessario, come disturbo mentale.

COCAINA

Per ora si tratta ancora di una sperimentazione, anche se in fase molto avanzata, ma i risultati ottenuti hanno destato l' interesse di molti istituti di ricerca che fanno capo all' Istituto superiore di sanità e alla Food and drug administration americana. «Al momento - spiega Gallimberti - abbiamo trattato oltre 500 pazienti con risultati incoraggianti.

 

In uno studio in corso di pubblicazione effettuato su 226 pazienti, osservati per un periodo di due anni, abbiamo verificato che circa un quinto hanno smesso di assumere la sostanza dal primo giorno di trattamento e non sono più ricaduti nella dipendenza. Gli altri, nell' arco di due anni, a parte un piccolo gruppo, hanno ridotto l' uso in maniera significativa passando ad esempio da un' assunzione alla settimana a una ogni due mesi.

Il paziente viene sottoposto a due sedute al giorno per cinque giorni consecutivi e a due sedute giornaliere un giorno alla settimana per altre dieci settimane.

 

cocaina

Durante gli ultimi tre mesi di trattamento le sedute vengono ridotte gradualmente. Di fatto al paziente viene appoggiata sul lato sinistro della testa una sonda che emette impulsi magnetici di una determinata frequenza, concentrati su un' area della dimensione di una moneta da due euro. «Il funzionamento del cervello di una persona dipendente da cocaina - spiega Gallimberti - si riduce anche dell' 80%, interessando soprattutto la corteccia posta dietro la fronte.

 

Poiché in tale zona del cervello hanno sede la coscienza, la capacità di prendere decisioni e la forza di volontà, tali funzioni risulteranno fortemente compromesse con conseguenze anche gravi.

 

La stimolazione magnetica, oltre ad allontanare il desiderio di cocaina, riporta il cervello al suo funzionamento precedente, prima della dipendenza».Il metodo è partito dalle ricerche del neurologo Antonello Bonci che nel 2013 negli Stati Uniti è riuscito a interrompere la ricerca compulsiva di cocaina nei ratti resi dipendenti dalla sostanza, attraverso la riattivazione delle aree cerebrali danneggiate dall' uso continuato di cocaina, cioè quelle pre frontali.

OVULI COCAINA

 

La metodologia impiegata negli studi sugli animali per ottenere questo risultato si chiama optogenetica, ed essendo invasiva non era replicabile nell' essere umano. L' èquipe del professor Gallimberti ha messo a punto un metodo per ottenere gli stessi risultati anche nell' essere umano, utilizzando una tecnologia sicura e non invasiva di stimolazione delle aree cerebrali, la rTms (stimolazione magnetica transcranica ripetitiva). In sostanza si agisce sulla memoria del piacere ipertrofica che, nell' uomo come nel topo, non cede né a trattamenti psicoterapici né a farmaci. La stimolazione magnetica aiuta ad allontanare il ricordo del piacere legato all' assunzione di stupefacenti e al tempo stesso riaccende la capacità di prendere decisioni e controllare gli impulsi.

 

COCAINA

 Il metodo di stimolazione magnetica viene effettuato in due centri, a Milano e a Padova, e sembra dare buoni risultati anche per combattere altre dipendenze, come ad esempio la ludopatia e l' alcolismo. I pazienti che si sono sottoposti al trattamento che disintossica hanno un' età che varia dai 18 ai 70 anni.

 

Solo il 16% dei 226 pazienti del campione studiato ha presentato lievi e transitori effetti collaterali, rapidamente regrediti. I pazienti affetti da epilessia non possono essere sottoposti al trattamento, pena il rischio della comparsa di crisi epilettogene.

 

Il ricovero in ospedale non è quasi mai necessario, se non per i pazienti che già hanno un quadro clinico molto compromesso, problemi di epatite o pancreatiti.

 

L' uso di farmaci è ridotto a tre mesi e si limita ai principi attivi che inibiscono la spinta a bere poiché l' alcol rende meno efficace l' effetto della scossa. Tuttavia se un paziente sta già facendo uso di antidepressivi, può continuare la sua cura senza problemi. In una minoranza di pazienti, la sospensione dell' uso della cocaina fa affiorare problematiche psicologiche che erano presenti già in precedenza e che richiedono un aiuto psicoterapeutico specifico.

 

COCAINA ROMA 2

Per cui dopo una prima disintossicazione «tecnica» del cervello, potrebbe essere necessario proseguire con una psicoterapia per affrontare le fragilità che hanno portato all' uso di droga. La platea di potenziali pazienti è molto ampia: si calcola che al mondo esistano oltre 22 milioni di consumatori abituali di cocaina.

 

Che, assieme a tutte le altre droghe di abuso, provoca più morti rispetto a quelli causati dal cancro. Dati allarmanti, che vengono resi ancora più gravi se si considera l' età, sempre più precoce, dei ragazzi che finiscono nella trappola della dipendenza.

cocaina

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!